Una campagna di
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Alla Casa dei Beni Comuni di Belluno c'è un disegno dell’artista Kiki Skipi: due persone con una casa viva in testa.
Noi la Casa in testa ce l'abbiamo da anni, è un sogno e progetto comune, il nostro chiodo fisso. Da tempo immaginiamo e lavoriamo per un luogo aperto che rappresenti un'alternativa reale, uno spazio di incontro e mutualismo, un giardino di idee. Lo facciamo ballando e pensandoci anche in ufficio, in fabbrica, a scuola – il piede va a ritmo e neanche ce ne accorgiamo.
Mancano pochi STEP all'apertura!
È passato poco più di un anno dall’inizio dei lavori. Nel frattempo abbiamo realizzato le prime iniziative presso la Casa (pranzi sociali, momenti musicali, presentazione di libri e film, eventi di street art, permacultura, workshop etc...) ed ora, per continuare con il progetto, abbiamo bisogno di attivare questa seconda raccolta fondi.
LEGGI QUI IL PROGETTO DI CASA DEI BENI COMUNI
Un passo dopo l'altro vogliamo dare Casa alle numerose idee che abbiamo in testa: costruire un luogo dove incontrarsi e scambiare saperi, raccontarsi e divertirsi. Un posto che sia caldo d'inverno, colorato, rumoroso, accogliente, indipendente e consapevole. Un presidio di allegro mutualismo in tempi di crisi.
Chiediamo – a te che hai già creduto in noi, che ci hai conosciuti quest'estate, o che per la prima volta ti imbatti nel nostro progetto, e qualcosa ti stuzzica – di aiutarci con un contributo, grande o piccolo che sia.
STEP 1A qualcuno piace caldo: Impianto di riscaldamento e caldaia (il clima alpino sa farsi sentire).
STEP 2Energia libera tutti: Acquisto di un generatore di corrente, per portare ovunque le nostre iniziative.
STEP 3A bigger splash: messa a punto dei bagni.
STEP 4 È la stampa, bellezza!: Apparecchiature/Hardware per la realizzazione della redazione di BellunoPiù, il nostro sito d'informazione indipendente.
STEP 5 I know my kitchen: Sistemazione cucina per pranzi sociali.
STEP 6 Stampatelo bene in testa: Sistemazione del laboratorio di stampa serigrafica.
STEP 7 Puoi dirlo forte: Impianto audio per lo stabile principale.
La Casa dei Beni Comuni di Belluno è un collettivo che si incontra, discute, pratica, lotta, costruisce. Persone differenti, non solo per età, che immaginano e realizzano progetti il cui denominatore comune è la non rassegnazione alle narrazioni dell’esistente.
Che si tratti di tutela dei beni comuni, dell’ambiente, di lavoro, cultura, informazione o diritti (intesi come allargamento dei diritti e tutela di quelli esistenti) elemento comune è l’antifascismo, l’anticapitalismo, l’antisessismo.
La CDBC gestisce parte degli spazi dell’ex Caserma Piave a Belluno, e sta portando avanti, da un paio di anni, un progetto di auto-recupero di questa parte di città. Recupero e riappropriazione che restituisce un bene abbandonato alla vita della comunità e produce valore sociale.
La Casa è quindi un luogo simbolico e fisico, dove si mette in pratica la comunità, come risposta alla precarietà e all'individualismo.
NASCE IL PROGETTO DI AUTO-RECUPERO DELLA CASA DEI BENI COMUNI
L’ex Caserma versava in stato di abbandono da circa quindici anni, e la natura aveva iniziato a riprendersi strade, piazze, hangar ed edifici. La ristrutturazione è iniziata con il primo crowdfunding da 10.000 euro con il quale, grazie alla generosità di chi ha creduto al progetto, all’epoca solo un’idea, è stato possibile svolgere importanti migliorie allo stabile.
Guarda il video del del primo crowdfunding nella gallery!
I lavori sono andati avanti anche grazie alle donazioni di materiale utile ed al lavoro, specializzato o meno, che attiviste, attivisti e cittadini hanno messo a disposizione: socializzazione di competenze e condivisione.
Lo spazio giorno dopo giorno prende forma, diventando la struttura pienamente fruibile che sarà.
Ecco alcuni dei lavori fatti: disboscamento e sfalcio, rifacimento di parte del tetto attraverso la sostituzione di tegole danneggiate, abbattimento tramezze interne, ripristino pavimenti, apertura di due uscite di sicurezza ed installazione delle rispettive porte antipanico, apertura di una porta interna, adeguamento dell’impianto elettrico, sostituzione finestre dell’hangar, bonifica muri perimetrali, imbiancatura esterni, rifacimento di malte fini e intonaci all'interno e all'esterno.
Nell’estate del 2015 l’ex caserma ha visto nuovi colori grazie a Clorofilla, festival di arti pubbliche condivise, durante il quale artisti muralisti internazionali hanno dipinto i muri dello spazio e di alcune parti della città.
E' stata un'esperienza magica che ha colorato i muri della ex caserma ma anche alcuni muri della città. Vogliamo ripetere quest'esperienza di condivisione e diarte pubblica e condivisa arrivando a CLOROFILLA 2016 con uno spazio sociale ancora più adatto a tutte le iniziative che verranno messe in atto!
Dai un'occhiata ai video di Clorofilla 2015 nella gallery!
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