Una campagna di
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La Compagnia Oltremura, composta dalle detenute-attrici della sezione femminile della Casa Circondariale Pagliarelli, si esibirà fuori delle mura del carcere con “In stato di grazia”, in un unico spettacolo in programma al Teatro Biondo il 20 dicembre alle 21. Un sogno che per realizzarsi necessita di tutto il vostro sostegno.
In vista del debutto dello spettacolo in uno dei più importanti teatri della città è partita la raccolta fondi per sostenere i costi di produzione dello spettacolo e a dare continuità al progetto portato avanti da oltre tre anni dall’associazione Mosaico e dalla Compagnia Oltremura.
Lo scorso ottobre, la compagnia teatrale formatasi all’interno dell’Istituto penitenziario Antonio Lo Russo Pagliarelli di Palermo e diretta da Claudia Calcagnile, ha portato in scena in anteprima nel teatro del carcere lo spettacolo In stato di grazia, destando una grande curiosità tra il pubblico oltre che una grande partecipazione. Si tratta della terza pièce prodotta dal 2015, anno di inizio dei laboratori di teatro nella sezione detentiva femminile palermitana.
Da oltre tre anni l’associazione Mosaico realizza un laboratorio di teatro permanente con circa settanta donne di diverse nazionalità ed età, detenute della sezione femminile della Casa Circondariale Pagliarelli. La Compagnia Oltremura ha come obiettivo quello di rendere il carcere luogo di cultura e di produzione teatrale attraverso un lavoro di costante ricerca.
La campagna di raccolta fondi, attiva fino al 31 dicembre, servirà a supportare il percorso della compagnia Oltremura, affidato interamente alla volontaria disponibilità dei componenti dell’associazione Mosaico, che spendono tempo ed energie nel progetto a titolo gratuito, visto che, ad oggi, le uniche risorse economiche sulle quali abbiamo potuto contare sono donazioni di privati e piccole campagne di autofinanziamento.
Il salto dal teatro di un carcere ad un Teatro aperto alla città ha bisogno di essere sostenuto non solo dal pubblico curioso di conoscere un linguaggio così inedito, ma anche da chi vorrebbe sostenere la nostra convinzione: crediamo fortemente nella possibilità che le donne impegnate nei nostri laboratori possano dare un importante contributo al mondo del teatro. Le detenute della Compagnia non hanno tutte quelle sovrastrutture e tecnicismi degli attori, così portano in scena l’autenticità delle loro vite, complicate e difficili, con una potenza davvero straordinaria. Le protagoniste hanno trovato nel teatro un nuovo modo per esprimere sé stesse e dare un nuovo significato allo spazio che le circonda. La loro capacità di essere completamente sé stesse è l’aspetto più interessante del progetto.
In stato di grazia
Volti, corpi, storie e stralci di poesia si fondono in un'unica voce che in silenzio precipita buia, senza quiete, verso un matrimonio che si deve celebrare.
Marianna, madre che piange la morte del figlio, moglie che cerca la via di fuga dalla costrizione, rincorre il tentativo di andare oltre se stessa, di sentirsi altrove, per poi trovarsi nuovamente immutata, dissimile, replicabile, come carta ricalcabile. Le performer in scena non recitano, ma incarnano le qualità di Marianna fino a rimandare al pubblico l'interrogativo di una soluzione.
Difficile dire dove finisce la vita di Marianna e comincia l'autobiografia delle attrici di quest’opera che è al tempo stesso momento di verità e riflessione sulla loro condizione.
Compagnia Oltremura
Regia: Claudia Calcagnile
Assistente alla regia: Francesco Paolo Catalano
Costumi: Concetta Chillemi, Patty Owens
Disegno Luci: Vincenzo Cannioto
Scenografia: Giuseppe Accardo
Consulenza Musicale: Gaia Quirini
Grafica: Sonia Burgì
Comunicazione: Maghweb
Con la collaborazione di: Carla Munnia, Lidia Papotto e Nunzia Lo Presti
Immagine: Francesco Paolo Catalano
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