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DA VENT'ANNI CON IL TERRITORIO: CINEMA E CULTURA PER LA DIFESA DELL'AMBIENTE ED IL RECUPERO DELLA MEMORIA.
Valsusa Filmfest da vent’anni sul territorio, cinema e cultura per il recupero della memoria storica e la difesa dell’ambiente. Un festival itinerante da Condove a Bardonecchia, saltellando da un Comune all’altro, coinvolgendo scuole, associazioni, cooperative attraverso un lungo lavoro di radicamento sul territorio. Facciamo parte di una schiera infinita di piccoli festival disseminati lungo la penisola, realtà che mantengono viva la cultura diffusa, elemento caratteristico dell’Italia. Si chiamano Festival ma sono lontani anni luci dai tappeti rossi e dagli sfarzi del cinema, sono indipendenti e danno spazio e voce a documentaristi, produzioni e registi attenti al territorio. Festival abituati ad organizzare i famosi matrimoni con i fichi secchi e, più di recente, capaci di realizzare veri miracoli.
Il progetto del Valsusa Filmfest nasce dalla consapevolezza di vivere in un territorio molto vivace, sia culturalmente che politicamente. In questi anni si è impegnato per diffondere la cultura della comunità e del confronto., in una valle alpina che ha saputo da sempre accogliere altre culture, testimoniato dal patrimonio artistico presente sul territorio, acquisendo la capacità elaborare le modificazioni che via via nel tempo si sono rese necessarie. Le Alpi non più viste come barriera ma come cerniera. Una montagna in movimento, viva, fuori da ogni retorica. La montagna come memoria e come innovazione, come radici e come futuro, ricerca e palestra di vita. La montagna come leggerezza, divertimento, solitudine. Come silenzio.
Ai primi di gennaio sarà pronto il nuovo bando per la 19° edizione: fra le novità un incontro a cui siete tutti invitati, il 16 gennaio con i Perturbazione e il loro cantante, Tommaso Cerasuolo uno dei fondatori del festival. Sarà l’occasione per conoscere le new entry nell’organizzazione del Festival: Erwin Durbiano, Marinella Bertolo, Lisa Ariemma, Simone Franchino per gli eventi collaterali. Giorgio Pesando ed Elisa Vota già impegnati in Teatro Senza Confini con Fabulara, per il concorso Videoclip. Daniele Croce docente all’Istituto Federico Fellini di Torino e apprezzato regista con numerose collaborazioni Rai curerà il concorso cortometraggi.
Il gruppo cresce e si arricchisce. Siamo quelli che lavorano (gratis) e si impegnano per far conciliare lavoro e quotidiano, facendo i conti con una macchina organizzativa sempre più importante in una valle che vede i suoi abitanti partecipi e attivi, la pratica politica spesso diventa un tutt’uno con l’impegno sociale Il Valsusa Filmfest ringrazia tutti coloro che vorranno contribuire per sostenere il festival: vogliamo farlo insieme a voi! Sul sito possibile partecipare con la piattaforma crowdfunding, oppure attraverso la raccolta lanciata in questi giorni.
Il Valsusa Filmfest nasce dall’incontro di alcuni amici con la passione per il cinema, l’attenzione all’ambiente, l’amore per la propria Valle, per la ricerca storica, per la memoria. Il Valsusafilmfest è un progetto che nasce da alcune considerazioni: la valle di Susa è sempre stata un territorio molto vivace, sia culturalmente che politicamente. La sua posizione geografica di confine ha spesso creato quelle condizioni indispensabili per superare il rischio di una certa chiusura tipica provinciale. Valle di transito, dunque, ma anche una Valle che ha saputo confrontarsi con altre culture ed elaborare modificazioni che via via nel tempo sono state necessarie, soprattutto per la presenza dei primi nuclei di immigrazioni.
Un territorio che per tradizione vede i suoi abitanti partecipi e attivi - come durante gli anni della Resistenza e della lotta di Liberazione che videro una massiccia presenza di partigiani in queste zone- attenti alle trasformazioni, a tutto ciò che succede, dove la pratica politica spesso diventa un tutt'uno con l'intervento sociale.
Negli ultimi anni, in seguito alla chiusura delle fabbriche e alla mancanza di nuovi posti di lavoro, la Valle è diventata un dormitorio. Sempre di più individuata come un corridoio di passaggio; vissuta come un'area da sfruttare, dalla massa cittadina in fuga dalla città, la quale si riversa, spesso con poco rispetto, provocando danni con una "cultura" da predatori, nelle zone più belle dei nostri paesi. La conferma che esiste una possibile risposta al degrado progressivo di questo territorio sta nel fatto che il progetto Valsusafilmfest ha avuto un positivo riscontro.
Un progetto con un segnale forte, capace di mettere insieme i 'ragazzi' di un tempo e quelli di oggi, attraverso strumenti nuovi, linguaggi di ricerca.
Valsusafilmfest vuol continuare a proporsi come strumento che metta in luce e valorizzi lo straordinario patrimonio collettivo della memoria storica, attraverso il recupero di quella orale che ancora esiste in Valle. Una rassegna che parli di rispetto dell'ambiente, di difesa del territorio, che sia di stimolo nel cogliere immagini di una Valle inedita. Il festival ogni anno è dedicato ad un personaggio, ha un tema fisso, e ospita un regista.
UNKATAHE, logotipo del Valsusa Filmfest (trasformato in un mezzo animale e mezzo cinema) è una divinità degli indiani del Nord America, che protegge dai cattivi spiriti del male.
Un simbolo con origini pellerossa per meglio rappresentare gli abitanti della valle, ben decisi a non finire come gli Indiani, sconfitti e relegati in riserve.
Il Valsusa Filmfest vuol far conoscere, con sguardi diversi, la realtà quotidiana della valle, e come le nuove generazioni intendono raccontare con la cinepresa fatti non solo del nostro tempo ma anche della nostra storia.
Una rassegna che metta in luce e valorizzi lo straordinario patrimonio collettivo della memoria storica attraverso il recupero di quella orale, che ancora esiste in molte famiglie.
Una rassegna che parli di rispetto dell’ambiente, di difesa del proprio territorio, che sia di stimolo nel cogliere immagini di una valle inedita.
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