Una campagna di
Antonio DamascoContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.
Il tuo contributo servirà a sostenere un progetto ambizioso. Scegli la ricompensa o la somma con cui vuoi sostenerlo e seleziona il metodo di pagamento che preferisci tra quelli disponibili. Ti ricordiamo che il progettista è il responsabile della campagna e dell'adempimento delle promesse fatte ai sostenitori; sarà sua premura informarti circa come verranno gestiti i fondi raccolti, anche se l'obiettivo non sarà stato completamente raggiunto. Le ricompense promesse sono comunque garantite dall’autore.
L'isola di Espérer
L'immaginifica storia di Espérer è una favola amara che Antonio Damasco – drammaturgo e attore del Teatro delle Forme - ha scritto per le sue bambine e messo in scena in quell'estate torrida del 2015 quando uomini, donne e bambini – gli scarti del mondo – trovarono rifugio sugli scogli di Ventimiglia.
Erano tempi cupi. Cattivi. Impauriti. Senza prospettiva.
Soldati di Sollucchero e gendarmi di Rien-ne-Va-Plus spingevano e respingevano uomini, donne e bambini che trovarono riparo, se così si può dire, su un pugno di scogli lambiti da un mare che non aveva colpe.
Fu così che nacque Espérer. Da una partita a ping pong dove, al posto delle palline, c'erano uomini, donne e bambini. Palleggiati nell'indifferenza, da una parte e dall'altra.
Stanchi dei tempi cupi, ora vogliamo mettere in scena la storia di cosa è successo, 35 anni dopo, di quegli scogli, di quegli uomini e di quelle donne. E di tutti coloro che li raggiunsero, nel corso degli anni, per abitare Espérer. Un'isola che si è staccata dalla terraferma per diventare la città di Espérer.
Una città in cui è sufficiente esistere, per esistere.
Espérer è in viaggio e accoglie nuovi abitanti.
Vi chiediamo di aiutarci a raccontare la storia di Esperer in giro per l’Italia.
Il 29 maggio cominceremo da Torino - la nostra città di Esistenza. Saremo a #OffTopic - in Via Pallavicino 35 - un luogo di intrecci, incontri e pensieri collettivi.
Poi proseguiremo il viaggio in Val di Susa , dove ci sono i nuovi scogli delle rotte di chi vuole andare.
Quindi Palermo, Napoli... risaliremo per la penisola fermandoci ovunque riusciremo, per dare voce alle esistenze di chi vorrà raccontarci la sua storia.
Un mese dopo l'inizio del viaggio, il 23 giugno, ci sarà una tappa speciale al Suq Festival di Genova. Esperèr sarà sopra una zattera, in mezzo al porto, e racconterà la sua storia con i volti dei suoi tanti abitanti. Ci saranno anche i vostri
Dopo, forse, saremo così tanti che continueremo il viaggio.
Saranno il Teatro delle Forme ed i suoi artisti a dare voce ad Esperer. Nel viaggio accoglieremo artisti, poeti, narratori. Chiunque vorrà donarci una storia. Ci aiuteranno i giovani di Goodness Factory, visionari e coraggiosi come si deve essere.
Ci fermeremo nelle piazze delle città e faremo crescere Espérer di nuovi abitanti. Anche voi lo diventerete se vorrete sostenerci donando ma anche accogliendoci quando arriveremo.
Vi chiediamo aiuto per far crescere questa città.
Che poi è quella che vorremmo raccontare ai nostri figli, e ai figli dei nostri figli.
Abbiamo dei regali da offrirvi.
Un certificato di esistenza che regaleremo a tutti coloro che vorrano raggiungere Espérer. Ci racconterete ciò che vorrete ed entrerete nell'anagrafe di Esperér, la città del mondo.
Quindi vi regaliamo la storia di come è nata, Espérer, 35 anni fa. E’ una storia cattiva, sappiatelo. Perché erano tempi cattivi.
Alice Tortoroglio l'ha disegnata con i colori dell’arcobaleno, perché 35 anni fa cercavamo i colori per rendere meno tristi i bianchi e i neri.
Anche i suoi disegni sono in regalo.
Vi chiediamo di diventare, insieme a noi, cittadini di Espérer.
Perché è bello esistere, non vi pare?
Commenti (11)