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Un muro, tre culture, tre memorie, tre street artists: Un viaggio nel cuore meticcio di Tor Pignattara
Un viaggio emozionante nell’essenza profonda di un quartiere complesso, contraddittorio, stratificato, in uno dei momenti di maggiore tensione e intolleranza. Nato dal meticciato di culture italiane, Tor Pignattara ha attraversato la prima e la seconda guerra, ha resistito e combattuto il nazifascismo, si è reinventato nel dopoguerra, divenendo oggi un vero e proprio laboratorio della nuova Roma.
Tutto raccontato dalla viva voce di tre famiglie, quella italiana dei Caporello (storica famiglia di macellai del quartiere), quella cinese di Liu (fuggita dal paese d’origine per amore di una figlia - la stessa Liu - che stava nascendo e che, nella Cina dell’epoca, voleva dire perdita del lavoro e miseria), e quella bengalese di Rupali (unica cristiana nella quasi totalità musulmana residente a Tor Pignattara).
I tre artisti di fama internazionale, Diavù, Lucamaleonte e Nicola Alessandrini, incontrano ognuno la famiglia che ispirerà l’opera del murale collettivo. Durante la lavorazione di questo, le voci del quartiere si uniranno al racconto attraverso le loro urgenze e impressioni, donando all’intero film il suo volto universale.
Si sono occupate del progetto testate quali Artribune, la Repubblica e la rubrica Insieme del Tg2. Di seguito i link:
David Capone
Realizza da anni interviste e documentari nell’ambito dell’arte e del sociale, per il progetto indipendente Dioniso Punk.
Si è già occupato di emergenze e meraviglie di quartieri quali Scampia, in Napoli, e Pigneto e San Lorenzo in Roma.
La lavorazione di quest’ultimo docu-video coincide col passaggio dalla videocamera Jvc Everio di sempre a un mezzo professionale, con conseguente richiesta di editing idoneo. Le quote raccolte tramite Produzioni dal Basso serviranno a finanziare null’altro che questo. Per ulteriori dettagli o chiarimenti, si prega di scrivere a info@dionisopunk.com.
Tra le ricompense, locandina-stencil (ed. limitata) realizzata da Diavù.
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