Una campagna di
COORDINAMENTO PRECARI AUTOCONVOCATI DELLA SCUOLAContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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La scuola pubblica vive oggi una reale emergenza sociale, rappresentata da 150mila docenti precari che ogni giorno garantiscono l’apertura e il funzionamento delle pubbliche istituzioni della conoscenza.
A fronte dell’aumento del numero degli alunni per classe, diminuisce ogni anno, quello del personale docente e ATA: una dinamica assurda che contribuisce a dequalificare il servizio didattico e a rendere i nostri istituti luoghi sempre meno sicuri.
Il recente Decreto 29 ottobre 2019, n. 126 apre il percorso che porterà al bando di un Concorso ingiusto e dequalificante per tutti. Ingiusto perché è una goccia nel mare, che mettendo a bando solamente 24 mila posti condannerà a rimanere precari la maggior parte dei partecipanti con alle spalle molti anni di esperienza, utilizzati nella scuola fino a quando la scuola ne aveva bisogno e ora lasciati nella precarietà. Dequalificante perché un quiz non valuta né capacità né competenze e risulta meramente nozionistico, rasentando il limite dell’umiliazione.
Solo attraverso l’organizzazione dal basso e l’attivismo dei lavoratori, degli alunni e delle loro famiglie possiamo dire NO all’ennesimo provvedimento “toppa” che NON tutela il diritto al lavoro per noi docenti, nè la qualità dell’istruzione e della conoscenza per gli studenti, i vostri figli e i cittadini di domani.
Abbiamo costituito un coordinamento autoconvocato che sta mettendo in campo da qualche mese in tutta Italia presidi territoriali, sollecitando colloqui e tavoli di confronto con MIUR, Uffici Scolastici Regionali e Prefetture ma questo non basta, è il momento di scendere in piazza e di farlo massivamente con uno sciopero nazionale per dire NO ad un concorso, ormai imminente, che non valorizza i docenti e non garantisce continuità e qualità dell’educazione pubblica. Per organizzare uno sciopero nazionale servono risorse basiche per pianificare e realizzare una campagna di comunicazione capillare che metta in rete i coordinamenti di varie città d’Italia e noleggiare la strumentazione necessaria che ci permetterà di portare in piazza le nostre e vostre ragioni per difendere un bene comune come la scuola pubbblica
Chiediamo:
Stabilizzazione di tutti i precari della scuola
Salari europei
Aumento dei finanziamenti per l’edilizia scolastica
Sblocco triennale e quinquennale dei neoassunti
Chiamiamo le lavoratrici e i lavoratori della scuola, gli studenti e le famiglie a mobilitarsi in difesa del diritto fondamentale alla conoscenza per preservare un bene comune e necessario: una Scuola Pubblica, sicura e di qualità per tutti.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
Buona occupazione e crescita economica: promuovere una crescita economica inclusiva, sostenuta e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti.
Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.
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