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Il nostro documentario racconta la splendida storia di Stefano Gheller, seconda persona in Italia ad ottenere il permesso al suicidio assistito su suolo italiano, il primo in Veneto. Racconteremo Stefano tramite interviste a tutti gli amici che ruotano attorno alla sua vita, materiale di repertorio che possa narrare delle sue battaglie e scene oniriche, che accendano il faro contro questa grande ingiustizia. Stefano, pur avendo maturato la decisione di morire da anni, ha voluto evitare il viaggio in Svizzera, rimanendo a combattere nel suo paese di nascita. L'arco narrativo del documentario inizierà con l'esposizione del personaggio di Stefano e della sua storia, proseguirà con il racconto delle sue battaglie approfondendo soprattutto la voglia di vivere di Stefano. Il documentario si chiuderà con il suo sguardo autentico nei confronti della vita.
49 anni, residente a Cassola (Vi). Fin dalla nascita ha combattuto con la distrofia muscolare, malattia condivisa anche dalla madre e dalla sorella. Stefano da anni porta avanti varie battaglie: l'assistenza affettiva, l'abbattimento di barriere architettoniche per disabili, l'assegno di disabilità insufficiente e il diritto di poter scegliere sul fine vita. Stefano è una persona circondata da amore e serenità, cosa che gli permette tutt'ora di provare a mandare avanti una vita dignitosa. La scorsa estate, dopo svariati anni, è riuscito a soddisfare il suo desiderio di fare un bagno in mare, ma il suo più grande sogno resta quello di volare a New York, prima di porre fine alla sua vita. Nelle settimane scorse il suo caso è rimbalzato sulle principali testate giornalistiche e grazie alla sua caparbietà è riuscito ad ottenere la visita del presidente della regione Veneto Luca Zaia, ottenendo la promessa della creazione di uno stabilimento balneare che possa essere al servizio di tutti i disabili.
Il progetto parte con lo scopo di rendere questa storia il più conosciuta possibile, cosi da poter provare ad accendere un faro su delle persone troppo spesso dimenticate. Un sondaggio di SWG parla di un 56% di italiani a favoredell'eutanasia, con un ulteriore 37% a favore in caso di determinate condizioni fisiche; nonostante questi numeri, ancora non vi è una legge chiara in merito. Questa è la nostra grande esigenza, aprire ancor di più un dibattito sulla tematica. Questa è anche la volontà di Stefano, che si è approcciato al nostro documentario con il suo consueto entusiasmo, e la voglia di rendere note le sue coraggiose battaglie quotidiane. Abbiamo iniziato le riprese da indipendenti ma con il vostro aiuto si potrebbe fare un grosso passo in avanti. Sogniamo di produrre un documentario che possa fare il giro del mondo, magari, cambiandolo.
Il ricavato di questo secondo crowdfunding sarà destinato alla post-produzione, l'ultima fase di lavorazione del documentario. Essa implica un montaggio audio-video e di color grading, svolto da professionisti del settore. Infine, una parte della somma raccolta sarà destinata anche alle colonne sonore che accompagneranno l'esperienza audiovisiva nel suo complessivo. Cercheremo inoltre di acquisire immagini e video di repertorio sulla politica, per provare a mandare provocazioni. In più vorremmo dedicare una parte del budget ad attività di comunicazione e distribuzione.
Per un documentario di questo taglio le spese generalmente si aggirano almeno sugli 80 -100 mila euro e Noi stiamo affronntanto questo percorso di produzione con 20 mila euro.
Massimiliano Fumagalli: giovane regista e sceneggiatore ventiduenne di Nova Milanese, ha frequentato l'Accademia 09 di Milano ad indirizzo regia cinematografica. Si è dedicato soprattutto ad attività di scrittura e direzione di svariati cortometraggi, ha collaborato come assistente alla regia in “Fernanda” produzione Rai in lavorazione. É pronto a mettere il suo sguardo creativo al servizio di questa splendida storia.
Virginia Rosaschino: giovane produttrice ventunenne di Milano, ha frequentato anch'essa l'Accademia 09 di Milano ad indirizzo regia. Fin dagli inizi la sua precisione l'ha portata a dedicarsi alla parte più organizzativa dei progetti, provando quindi a rendere possibile tutte le idee dei creativi. Ha svolto mansioni di aiuto-regia in svariati cortometraggi, ha portato a termine un mediometraggio come co-regia e co-produzione e ora è all'opera per un lungometraggio.
Alessandro Conconi: giovane operatore e direttore della fotografia di Bergamo. Ha collaborato come operatore in diverse produzioni televisive Rai, ma la sua grande passione rimane il documentario, dove può osservare con uno sguardo autentico gli eventi.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.
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