Una campagna di
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Il programma di residenza artistica presso la NARS Foundation previsto dal primo Ottobre a fine Dicembre 2024 a New York promuove la sperimentazione e favorisce lo scambio culturale. Un team di curatori si occupa di seguire la permanenza negli studios, assicurando incontri con professionisti al momento attivi in campo artistico sul territorio e per questo motivo credo fortemente nella mia partecipazione a questa esperienza di ricerca. L'intento è di crescere, diffondendo e commercializzando quanto più possibile il mio lavoro grazie ad una rete di nuovi contatti e conoscenze oltre oceano.
Il progetto ABC, il cui titolo prende deliberatamente spunto dall’articolo ABC Art scritto dalla giornalista Barbara Rose nel 1965 sulle prime manifestazioni di arte minimalista in America, sviluppa una serie di lavori che dallo scorso autunno accostano alla materia di scarto (prevalentemente gommapiuma e tessuti) materiali pesanti e di origine industriale. All'approccio site-specific si aggiunge così alla mia ricerca un nuovo metodo di lavoro che prescinde dal luogo specifico ma dialoga con l'ambiente, favorendo l'esperienza e la relazione attiva con il pubblico.
La necessità di costruire installazioni s’inserisce di fatti nello storico di un percorso professionale che dalla danza e dallo studio del teatro culmina nelle arti visive con l'intento di comunicare un sistema di eco-forme ed eco-pensieri, per amore dello spazio, e per cui il “less is more”.
Nell'occhio di vetro, nell'odio di seppia, il sole d'inverno, Installation view, 2024
L'ispirazione per le mie opere nasce comunque principalmente sulla scia delle avanguardie artistiche esplose dagli anni Sessanta del 1900 in poi prevalentemente negli USA e in particolare a New York: la New Dance, gli Happenings, le arti performative in generale e quelle avanguardie minimaliste e concettuali che trovano terreno fertile in gallerie come la Castelli Gallery e diffusione grazie alla promozione di personaggi quali Seth Siegelaub, Lucy Lippard e Susan Sontag. Artisti come Robert Morris, Alan Kaprow, Yvonne Rainer, Donald Judd, Sol Lewitt, Robert Smithson, Richard Serra, Dan Flavin, Frank Stella o ancora prima Jasper Johns, Barnett Newman, Robert Rauschenberg, Clase Oldenburg e tantissimi altri ancora “nascono e crescono" a New York. Sarebbe perciò un privilegio, durante il periodo di ricerca, fare visita alle istituzioni artistiche della città a me più vicine e incontrare professionisti dal confronto e dalle critiche con i quali potrebbe scaturire un nuovo produzione.
La mostra conclusiva del percorso di residenza è prevista il 15 Dicembre negli studios di NARS. Di rientro dalla residenza sono programmati, da Febbraio 2025, una lezione di spiegazione della mia ricerca presso il dipartimento Fashion and Textile dell'Accademia di Belle Arti NABA di Milano e un articolo dal titolo Essenziale Americano. L'esperienza di residenza di Letizia Scarpello a New York per il magazine Inside Art.
Freschi Pensieri, Installation view, 2021
ABC non solo come ritorno alle origini della materia ma come pratica, attraverso l’esperienza della site-specificity, in un’epoca in cui l’ecologia non si occupa esclusivamente di ridurre lo spreco ma si costituisce come forma di un pensiero critico che nella cultura contemporanea rimuove e riusa lo spazio e le esperienze. Nelle forme, nelle materie, ecologia visiva, ecologia di pensiero.
Ad Aprile 2024 ho ricevuto gli esiti dal bando di partecipazione alla residenza artistica presso la NARS Foundation di New York, che avverrà da questo prossimo Ottobre fino a Dicembre.
Per renderla possibile, ho lanciato questa campagna di crowd-funding.
Lo studio per il progetto di residenza sarebbe fornito dall’organizzazione della fondazione ma per tutto il resto dovrò auto sostenermi.
Ad oggi sono pochi gli artisti Italiani invitati a lavorare e studiare negli Stati Uniti e ancora meno quelli che hanno la possibilità di vivere in città così confrontandosi con un panorama contemporaneo importante e diverso.
Per questo motivo credo sia fondamentale per me partire, ancora più perché consapevole di quanto la mia ricerca sia fortemente influenzata dalla storia artistica di New York.
Se credi nell'importanza di sostenere l'arte, puoi partecipare alla colletta o, se lo vuoi acquistare una mia opera aiutando la realizzazione di ABC.
Nel 2015 inizia il mio percorso professionale, dopo alcuni progetti di mostra locali, con una residenza artistica presso la storica associazione no profit ViaFarini di Milano, della durata di sei mesi.
Poco dopo inauguro nel 2017 la mia prima mostra personale per lo spazio no profit t-space di Milano il cui progetto, titolato The Beauties viene curato dal direttore Rui Wu. Per questa occasione un’unica opera installativa composta da più sculture interagisce attivamente sia con il pubblico che con i curatori del progetto, realizzando una narrazione che a più episodi cambia il display della mostra durante il periodo di esposizione.
Sempre nel 2017 vinco il bando di selezione per la residenza artistica Highlights di The Blank diretta da Stefano Raimondi a Bergamo e nel 2019 realizzo il mio secondo progetto di mostra bi-personale con l’artista Valentina Furian, The Dark Mouth, come conclusione di un percorso di ricerca nella città di Bergamo, a BACO Base Arte Contemporanea, spazio a cura di Mauro Zanchi e Sara Benaglia.
Nello stesso periodo lavoro ad un progetto di installazione site-specific per il secondo piano del centro culturale Macao di Milano, grazie alla direzione del collettivo Leel (ora non più attivo) e al testo critico della curatrice Ginevra Bria. L’opera ambientale Troppo Umano resta ad oggi uno degli interventi più significati per la mia crescita artistica.
Agli anni 2019/2020 risalgono la mia partecipazione su invito a Palinsesti, rassegna artistica a cura di Giorgia Gastaldon (San Vito al Tagliamento, Pordenone), la partecipazione al progetto web The Colouring Book a cura di Rossella Farinotti e Gianmaria Biancuzzi, l’invito alla mostra collettiva Straperetana organizzata da Monitor Galleria e curata da Saverio Verini con l’artista Matteo Fato e la selezione per il Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee a cura di Carlo Sala.
Nel 2021 prendo parte ad un progetto di residenza, Spring Break Spring, a Fuerteventura, su invito del duo artistico The Chinese Whisperers (Simona Andrioletti e Riccardo Rudi) e poco dopo vinco il bando di selezione per la realizzazione di una performance per la Sala Santa Rita di Roma, curata da PalaExpo sotto la direzione dell’artista Cesare Pietroiusti. Spring Cleaning si conferma ad oggi come l’unica azione performativa da me fino ad ora realizzata e come l’opera più radicalmente concettuale da me pensata.
Sempre nell’autunno del 2021 vengo selezionata per un progetto di ricerca di un mese sul teatro sperimentale in Russia, indetto dal Viafarini in collaborazione con l’Istituto di Cultura di Mosca e con sede al Winzavod Center for Contemporary Art della città.
Nel 2022 entro a fare parte dell’associazione culturale e collettivo SenzaBagno di Pescara, lavorando al progetto per la mostra collettiva Moving with_in the complex: Indipendent curating a cura di Co-atto con Untitled Association, a Milano e a Fino a Tardi, a cura di Saverio Verini, per la galleria Labs Contemporary di Bologna.
Dall’agosto 2022 SenzaBagno realizza In fondo a destra, un progetto di nove mostre personali, a cadenza mensile, nella città di Pescara che si conclude il 29 Aprile 2023. L’iniziativa rappresenta la mia prima esperienza di curatela e risulta particolarmente formativa grazie al coinvolgimento degli artisti invitati in mostra: Stefano Arienti, Bruna Esposito, Flavio Favelli, Marta Pierobon, Cesare Pietroiusti, Namsal Siedlecki, Giovanni Termini e Italo Zuffi.
Nel 2023 vinco Il Premio D’Amore grazie alla mia precedente partecipazione alla fiera The Others di Torino e per un mese mi trasferisco in città. Qui realizzo Attraverso, installazione esposta lo scorso Ottobre, in fiera a Torino eora di proprietà del comitato PDA.
Lo stesso insieme di materie saranno per me il punto di partenza per la costruzione dell’ultima mostra personale, inaugurata negli spazi della galleria A Pick Gallery a Torino lo scorso febbraio. Il titolo del progetto, curato da Osservatorio Futura, con cui ho avuto il piacere di dialogare in precedenza in occasione di un’intervista per la Quadriennale di Roma sarà Nell’occhio di vetro, nell’odio di seppia, il sole d’inverno.
Acquistando una ricompensa sosterrai il progetto ABC così comprando un'opera che ti verrà spedita a casa insieme ad un certificato di autenticità.
Stampa su carta semi-opaca
Edizione di 10
50x70 cm
Edizione 2024
200€
Stampa su carta semi-opaca
Edizione di 10
50x70 cm
Edizione 2024
200€
Stampa su carta semi-opaca
Edizione di 10
50x70 cm
Edizione 2024
200€
Stampa inkjet su tela
30x40 cm
2022
1100€
Stampa inkjet su tela
30x40 cm
2022
1100€
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
Utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili.
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