Una campagna di
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A Lequio Berria, provincia di Cuneo, c'è un bosco. Come ce ne sono tanti. Per il momento. Sì, perché di boschi ce ne sono sempre meno, vittime di attività speculative che ne minano l'esistenza. I residenti nel territorio di Langa e Alta Langa, chi ci lavora e gli osservatori più attenti assistono quotidianamente alla progressiva scomparsa di aree boschive e di altre formazioni naturali dalle nostre colline, colline che essendo un po' più periferiche di altre sono colpite da costante disinteresse.
Partendo da questa constatazione è nata tra alcuni cittadini e cittadine la forte esigenza di mobilitarsi, di attivarsi per difendere le nostre radici, il nostro paesaggio e il nostro patrimonio naturale. La campagna di raccolta fonti ha uno scopo piuttosto semplice: diventare proprietari di 4 ettari di bosco per poterlo proteggere da attività depredatorie ma soprattutto per far conoscere tale bellezza alle persone che apprezzano la natura, e che intendono viverla per come si presenta. Come espresso nel nostro statuto, nell'area acquistata sarà vietata – per sempre – ogni attività di abbattimento e, in generale, ogni attività antropica estrattiva-intensiva.
Oggi sappiamo qual è il ruolo fondamentale del bosco nel costituire un patrimonio di biodiversità universale - microbiologica, vegetale e animale, nel conservare e generare umidità e catalizzare perturbazioni, nel mitigare temperature sempre più bollenti e purificare l’aria che respiriamo, nel trattenere il suolo delle nostre colline e creare humus e infine nell’ospitare il prezioso tartufo bianco di Alba. Il bosco poi compensa quanto l’agricoltura chiede all’ambiente in termini di uso di fitofarmaci e diserbanti, poiché conserva tutti gli elementi che permettono ad un paesaggio agrario di rigenerarsi continuamente e quindi convivere con le attività umane.
Veniamo inoltre da una storia millenaria di mutua collaborazione, conoscenza e rispetto con i nostri boschi: da lì provenivano i materiali per le nostre case, il legname da ardere, le farine di castagne, ghiande di quercia e le noci, i nostri mobili, i manici per gli attrezzi, il cibo per gli animali.
Il bosco, in passato, costituiva un bene comunitario, con norme di pubblica tutela e utilizzo, e le pratiche agricole venivano armonizzate in sistemi agro-silvo pastorali che lo hanno custodito fino a noi, dove le aree coltivate si confondevano e si contemperavano nel paesaggio boschivo. Anche per questo è stata assegnata al nostro territorio la nomina dell’UNESCO a patrimonio mondiale dell’umanità.
Oggi, sulle nostre colline sempre più ricche ma, purtroppo, allo stesso tempo sempre meno vissute e preservate, questo rapporto di mutua collaborazione e rispetto si sta perdendo, lasciando spazio a sempre più frequenti estirpi per la trasformazione in aree coltivate che coinvolgono anche i boschi storici ed abbattimenti irrispettosi che conducono il bosco a degenerare in boscaglia, anche a causa di interessi economici oramai fuori controllo. Ci rimangono solo le rive, “inutili” fazzoletti di bosco abbandonati a loro stessi, a cui non si da valore in quanto non generatori di reddito. Non viviamo e non conosciamo più abbastanza i nostri boschi.
Langa silvaticaI want to be tree nasce con l’obiettivo di custodire e preservare il patrimonio boschivo, e più in generale tutte le aree incolte ad alto interesse ambientale di Langa ed Alta Langa, siano essi prati stabili, zone umide, sorgenti d’acqua o “rive”. Come organizzazione senza fini di lucro il nostro obiettivo non è commerciale: vogliamo difendere queste aree per garantire alle future generazioni lo stesso patrimonio naturale, lo stesso paesaggio e la stessa biodiversità che ci sono stati tramandati, perché la presenza e la custodia dei boschi rende più sano un territorio.
Il nostro interesse è di proteggere aree ad interesse ambientale di Langa ed Alta Langa da dinamiche di mercato ed estrazioni di risorse con modalità poco sostenibili, e custodirle come bene collettivo e naturalistico a disposizione della cittadinanza, affinché il territorio stesso possa riappropriarsi di questo patrimonio in tutte le sue forme. Vorremmo che le nostre Langhe possano diventare un modello, un esempio virtuoso di gestione e valorizzazione boschiva in armonia con le attività agricole.
Sul modello di altre esperienze “sorelle” come ad esempio Canale Ecologia, sempre in provincia di Cuneo, la preservazione del patrimonio boschivo e naturalistico verrà attuata attraverso l’acquisizione di terreni sostenuta da raccolta fondi, donazioni private, 5 x 1000.
Perché da tante piccole gocce d’acqua, se trovano il letto, la direzione giusta, si può creare un fiume che con il suo scorrere lento e inesauribile ci possa portare verso nuovi orizzonti.
Se ti interessano queste tematiche e vuoi partecipare alla difesa dei boschi del nostro territorio, partecipa alla campagna con una donazione e diventa anche tu attore del cambiamento che vorresti per le nostre Langhe. Per conoscerci meglio visita il sito https://www.langa-silvatica.org/
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
Lotta contro il cambiamento climatico: adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.
Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.
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