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Ci sono animali selvatici che muoiono a causa dell’inquinamento dei loro habitat. Animali investiti. Animali vittime dei bracconieri. Animali che perdono la propria casa, animali che muoiono sotto gli occhi di tutti, animali invisibili.
Ma noi li vediamo. Noi siamo dalla parte degli animali.
Adottare un animale, vuol dire regalargli una possibilità di vita.
Sostenere il centro territoriale di prima accoglienza della fauna selvatica in difficoltà di Torre Guaceto, vuol dire dare una possibilità di vita a tutti quegli animali che rischiano di morire a causa dell’uomo.
Sono loro in nostri selvaggi.
Torre Guaceto è una Riserva Naturale dello Stato e Area Marina Protetta localizzata in Puglia e conosciuta in tutto il mondo.
Negli anni, noi del Consorzio di Gestione abbiamo ottenuto tanti premi per il lavoro che svogliamo sul campo per la tutela dell’ambiente e degli animali, ma questa volta, non possiamo farcela da soli, abbiamo bisogno anche del tuo aiuto per riuscire a dare il meglio ai selvaggi dimenticati, gli animali selvatici che strappiamo a morte certa in natura, in strada, e curiamo presso il nostro centro territoriale di prima accoglienza della fauna selvatica in difficoltà.
Tanti ne abbiamo salvati e tanti altri ne vogliamo ancora salvare, ma abbiamo bisogno del tuo aiuto per riuscire a farlo.
Chi ci aiuterà a portare avanti il nostro progetto di recupero e cura della fauna selvatica, simbolicamente, adotterà i nostri animali ed entrerà a far parte della grande famiglia di Torre Guaceto. Una famiglia nella quale nessuno deve rimanere indietro ed anche il più piccolo degli esseri viventi è importante e merita tutte le nostre attenzioni.
L’applicazione in campo medico-veterinario di conoscenze e tecnologie sempre più avanzate aumenta sensibilmente la percentuale di successo dell’attività di soccorso, cura e reintroduzione in natura della fauna selvatica.
Vi raccontiamo la storia di alcuni dei nostri selvaggi!
Nino il volpino lo abbiamo recuperato a maggio 2019. La sua è una storia che tocca il cuore. Aveva poche settimane di vita quando siamo accorsi per portarlo al sicuro. Così piccolo, era rimasto solo, la sua mamma non tornava in tana da giorni. La fame lo aveva spinto ad uscire allo scoperto pur di trovare un po’ di cibo. La sua vita era in serio pericolo. Nino è cresciuto con noi, seguito con amore e dedizione dallo staff del centro territoriale di prima accoglienza della fauna selvatica in difficoltà di Torre Guaceto, in particolare da Andrea, l’operatore che, poi, lo ha liberato una volta diventato abbastanza grande e lo ha seguito in natura, con discrezione, per alcune settimane, fino a quando Nino non si è sentito abbastanza sicuro da abbandonare quello che per alcuni mesi è stato il suo luogo sicuro, il luogo della vita, il nostro centro recupero.
Anacleto è un piccolo, ormai non troppo piccolo, di gufo. Lo abbiamo recuperato a luglio 2019. Aveva pochi giorni di vita, quando gli operatori della Riserva lo hanno notato a terra. Anacleto voleva volare, ma era troppo piccolo per farlo. Sono tanti, troppi i pulli che, seguendo l’istinto, già ad appena 20 giorni di vita si lanciano dal nido per i primi tentativi di volo, ma poi muoiono perché, una volta caduti a terra, non riescono a tornare al sicuro e vengono predati. Per Anacleto siamo arrivati in tempo e lo abbiamo ricoverato presso il nostro centro territoriale di prima accoglienza della fauna selvatica in difficoltà di Torre Guaceto. Piano piano, il piccolo è cresciuto, ci ha mostrato il suo bel caratterino da animale notturno ed è diventato un giovane bello e maestoso. Anacleto è ancora con noi, sta bene, in primavera festeggeremo il suo ritorno alla natura.
Gina e Gilda fortunatamente non leggeranno il racconto della loro storia, perché, dobbiamo dirvelo, in realtà, potrebbero essere Gino e Gildo, non lo sapremo mai, ma loro non sanno dei nostri dubbi e questo ci rincuora. La maggior parte dei rapaci non mostra dimorfismo sessuale, ossia un aspetto, una livrea differente a seconda del sesso di appartenenza, quindi, non sappiamo se siano femmine o maschi, ma l’unica cosa importante è che queste due poiane le abbiamo salvate e sono tornate in natura. Abbiamo soccorso le piccole e le abbiamo ricoverate presso il centro territoriale di prima accoglienza della fauna selvatica in difficoltà di Torre Guaceto in estate. Gina è stata notata a giugno 2019, in un paesino della provincia da alcuni contadini, questi erano intenti a lavorare nei campi, quando l’hanno vista, prima, planare sulle loro teste e, poi, precipitare al suolo. Ci hanno chiamati e noi siamo accorsi. Un mese dopo abbiamo recuperato Gilda, era caduta dal nido. Le piccole sono cresciute e dopo 2 mesi le abbiamo liberate. Ma ce ne hanno messo di tempo prima di volare via da animali liberi, dopo la reimmissione in natura, infatti, sono tornate a farci visita ogni giorno per alcune settimane, volevano ancora essere accudite e sfamate dagli operatori del centro, i loro amici.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili.
Utilizzo sostenibile del mare: conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile.
Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.
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