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L’Associazione Latinoamericana di Cremona, che quest’anno festeggia i 30 anni di attività, è sempre stata impegnata in progetti e iniziative di grande valore sociale, culturale, e artistico.
Il 2020 ci ha messo a dura prova: oltre alle conseguenze sanitarie ed economiche, il Covid-19 ha impattato fortemente sull’arte e sulla cultura. Come molti altri operatori del settore culturale, ci troviamo oggi a dover fronteggiare un futuro pieno di incognite...ma noi non ci arrendiamo e, con il vostro aiuto, riusciremo a dare nuova linfa al nostro progetto diventando, in questo modo, un vero e proprio di Centro di Produzione Culturale.
Alle conseguenze inevitabili generate dalla prolungata interruzione delle attività, si aggiunge la difficoltà di doversi adattare a scenari completamente nuovi. Inoltre, nonostante le iniziative virtuali adottate durante il lock-down, la chiusura prolungata dei luoghi della cultura ha inevitabilmente indebolito il legame con il pubblico.
In questo contesto, ferito da parole come solitudine, assenza, isolamento e distanziamento sociale, nasce questo progetto con tutta la forza che l'arte ci offre per dare un nuovo significato alla realtà e trasformare il dolore, per quanto arduo sia, in frutti maturi di una nuova primavera.
«Potranno tagliare tutti i fiori ma non potranno mai fermare la primavera»
Abbiamo avviato questa raccolta fondi per sostenere tutte le iniziative che verranno organizzate nel corso dell'anno dalla nostra Associazione ed, in particolare, quelle che vorremmo realizzare per le celebrazioni del 30° anniversario.
Per celebrare i 30 anni di ALAC, infatti, abbiamo in serbo delle iniziative molto ambiziose che vogliamo mettere in campo per questo progetto:
La trasformazione di un’area della nostra sede in una sala di registrazione polifunzionale (che servirà non solo per la realizzazione di progetti discografici ma anche per la trasmissione radiale);
La digitalizzazione dell’intero archivio dell’associazione con la conseguente pubblicazione di un libro e di un video documentario;
L’allestimento di una mostra d’arte latinoamericana insieme alla ristrutturazione di un’ala della nostra sede in uno spazio espositivo fruibile da diversi artisti locali e internazionali;
Il consolidamento di uno spazio di lettura all’interno del chiostro del Vecchio Ospedale di Cremona, dove ha sede la nostra Associazione.
Le due parole chiave che spiegano il progetto sono: prossimità, ovvero favorire il coinvolgimento del pubblico attraverso la realizzazione di iniziative artistiche fruibili da tutti, e creatività, per interpretare le nuove domande e i nuovi bisogni emersi e più in generale, per ripensare l’organizzazione delle attività culturali prevedendo il ricorso alle nuove tecnologie.
I progressi in ambito tecnologico e la pandemia stessa hanno sottolineato con maggiore forza l’importanza delle nuove tecnologie nelle attività quotidiane di tutti noi, compreso il settore della cultura. Riteniamo indispensabile rimanere al passo con i tempi, ed applicare l’utilizzo delle nuove tecnologie anche in ambito culturale, così da riuscire a rendere la cultura accessibile davvero a tutti, soprattutto in un momento storico nel quale l’accesso ai luoghi della cultura ci è stato spesso negato. Trasformarci in un Centro di Produzione Culturale ci permetterà, ad esempio attraverso la produzione e diffusione di contenuti digitali, di ricostruire un legame diretto con le persone, che sono la vera anima di un centro culturale.
Pertanto, gli obiettivi che intendiamo raggiungere con questo progetto sono:
Un centro culturale è uno spazio di incontro, azione, confronto e scambio, che rappresenta una risorsa unica e di fondamentale importanza per il tessuto sociale. Il suo ruolo diventa ancora più importante durante il periodo di distanziamento sociale poiché costituisce luogo di prossimità e di vicinanza.
Dobbiamo reinventarci pratiche culturali accessibili e capillari che sono e saranno indispensabili per evitare che le disuguaglianze, rese ancora più profonde dalla crisi pandemica del 2020, diventino definitivamente irreparabili.
Per questo le figure dell’artista e dell’operatore culturale, in quanto custodi della cultura, sono oggi più che mai necessarie nella nostra società nella quale si impegnano in prima persona nel mettere l’arte al servizio della comunità. Condividendo esperienze, competenze e prospettive ci invitano a ripensare il significato di partecipazione, in un momento buio per i luoghi tradizionali della cultura.
Convinti che l'espressione artistica debba occupare una posizione centrale nella società, proponiamo un “movimento” diretto alla comunità per creare nuovi luoghi d’appartenenza in cui, grazie all'emozione, si possa immaginare l'esistenza di altri mondi possibili.
Sono proprio questi centri, che racchiudono la ricchezza dell’attivismo civico e della cultura collaborativa, a dare una risposta alla solitudine e al distanziamento di questi tempi.
Sono questi anche i motivi per i quali abbiamo scelto la modalità del crowdfunding: perché crediamo nella forza dell’attivismo dal basso e vogliamo coinvolgere tutti voi nella realizzazione di questo progetto.
The Latin American Association of Cremona, which celebrates 30 years of activity this year, has always been involved in projects and initiatives of great social, cultural and artistic value.
The year 2020 has put everyone around the world to the test: in addition to the health and economic consequences, Covid-19 has strongly impacted art and culture. Like many other operators, we are now facing an uncertain future. Still, we are not giving up and, with your help, we will be able to give new life to our project and become a real Cultural Production Center.
In addition to the inevitable consequences generated by the prolonged interruption of activities, there is the difficulty of having to adapt to completely new scenarios. Moreover, despite the virtual initiatives adopted during the lock-down, the prolonged closure of cultural venues has inevitably weakened the bond with the public.
In this context, wounded by words such as loneliness, absence, isolation and social distancing, this project was born with all the strength that art has to offer us, to give new meaning to our reality and transform pain, however arduous it may be, into ripe fruits of a new spring.
«They may cut all the flowers but they will never stop the spring»Pablo Neruda.In celebration of ALAC's 30th anniversary, we have some very ambitious initiatives in store that we want to put into play for this project:
The two keywords that explain our project are: proximity, i.e. encouraging the involvement of the public through artistic initiatives open to the general public, and creativity, to interpret the new demands and new needs that have emerged and, more generally, to rethink the organization of cultural activities through the aid of new technologies.
Advances in technology and the pandemic itself have strongly underlined the importance of new technologies in the daily lives of all of us, including the cultural sector. We believe it is essential to keep up with the times, and apply the use of new technologies in the cultural sphere as well, so as to succeed in making culture truly accessible to all, especially when free access to cultural venues is often denied. Transforming ourselves into a Cultural Production Center will allow us, for example through the production and dissemination of digital content, to rebuild a direct link with the people, who are the true soul of a cultural center.
Therefore, the objectives we intend to achieve with this project are:
A cultural center is a space for meeting, action, confrontation and exchange, which represents a unique resource of fundamental importance for the social fabric. Its role becomes even more important during the era of social distancing, as it constitutes a place of proximity and closeness.
We must reinvent accessible and capillary cultural practices that are vital to prevent inequalities, made even deeper by the pandemic crisis of 2020, from becoming irreparable.
For this reason, the figures of the artist and the cultural operator, as custodians of culture, are now more necessary than ever in our society, since they are personally committed in putting art at the service of community. By sharing experiences, skills and perspectives they invite us to rethink the meaning of participation, in a dark moment for the traditional places of culture.
Convinced that artistic expression must occupy a central position in society, we propose a "movement" directed at the community to create new places of belonging in which, thanks to emotion, we can imagine the existence of other possible worlds.
It is precisely these centers, which encapsulate the richness of civic activism and collaborative culture, that provide an answer to the loneliness and distancing of these times.
These are also the reasons why we chose crowdfunding; because we believe in the strength of activism from below and we want to involve all of you in this project.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.
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