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Sempre più i cani vengono vissuti come veri e propri membri della famiglia, la cultura cinofila sta sensibilizzando gli appassionati e sempre più i pet-owner vogliono sentirsi coinvolti in progetti inerenti al loro benessere. AkitaLab infatti, nasce dall’amore dei suoi fondatori verso la razza Akita e la loro voglia di aiutare nella loro tutela e cura.
Con questo progetto si vuole approfondire e studiare quali potrebbero essere le cause delle patologie più diffuse nella razza e ampliare, attraverso diverse iniziative, l’interesse sulla salute a livello nazionale.
Con questa premessa viene delineata l’identità di AkitaLab attraverso la creazione di una Associazione che mixa un’insieme di competenze per offrire delle soluzioni a delle problematiche serie nel campo cinofilo. Gli studi verranno finanziati dalla Associazione ed i suoi sostenitori attraverso una rete di partnership ed eventi e vendite online coordinati da AkitaLab.
L’attività dell’associazione prosegue su due binari paralleli: da un lato la ricerca e la gestione pratica di fare, ritirare e testare i prelievi; dall’altro l’organizzazione di campagne di comunicazione, seminari e attività ludiche.
AkitaLab e’ un’associazione privata, apartitica, senza finalità di lucro, che non riceve finanziamenti dallo Stato e opera su tutto il territorio italiano grazie al sostegno generoso dei suoi soci e all’impegno dei suoi volontari.
RICERCA ATTUALMENTE IN CORSO SULLA VITAMINA DPER CUI SI RICERCANO FONDI:
1. Titolo: Vitamina D e cani di razza AkitaGiapponese, screening sulla popolazione in Italia.
2. Proponente
Cognome, nome: AkitaLab nella figura del suo referente Dr.ssa Chiara Tomiazzo
Email: info@akitalab.it
3. Motivazioni alla base del progetto (razionale) e bibliografia a supporto:
La razza Akita presenta un’importante predisposizione per patologie autoimmuni di vario genere, vitiligine, oculopatie ed epilessia idiopatica.
Recenti studi in umana hanno collegato tutte queste problematiche a carenze di Vit D, a volte come causa altre volte come conseguenza delle cure necessarie per la patologia stessa, come nel caso del Fenobarbitale per l’epilessia.
In umana si è visto che la carenza di Vit D può peggiorare le condizioni cliniche e può ulteriormente aggravarsi a causa delle patologie stesse, in una sorta di feedback negativo con ulteriore peggioramento dello stato clinico del paziente.
Nel cane non vi è sintesi di Vit D attraverso l’esposizione solare ma il suo assorbimento avviene totalmente e solamente attraverso l’alimentazione. Essendo una vitamina Liposolubile presente sullo strato esterno dei mangimi commerciali non è detto che l’ossidazione dovuta a mal conservazione o invecchiamento dell’alimento non ne comprometta la biodisponibilità, inoltre attualmente molti proprietari optano per un’alimentazione casalinga in cui le fonti di Vit D (fegato e grassi) sono spesso carenti.
L’1,25(OH)2D3 ha due differenti modalità d’azione entrambe mediate dal suo specifico recettore (VDR - vitamin D receptor): una genomica di lungo periodo, legata alla proprietà del sistema biologico 1,25(OH)2D3-VDR di regolare la trascrizione di oltre il 3% del genoma umano, inclusi molti geni implicati nei processi di regolazione dell’apoptosi cellulare, ed una non- genomica a breve termine (Erben RG et al. Mol Endocrinol 2002; 16: 1524–37; Dusso AS et al. Am J Physiol Renal Physiol 2005 289: F8-28).
Le attività biologiche endocrine e paracrine dell’1,25(OH)2D3 sono sistemiche e pleomorfe: oltre alla capacità di regolazione del metabolismo calcio-fosforico e dell’omeostasi scheletrica, il sistema biologico vitamina D-VDR è in grado di regolare i processi di proliferazione e differenziazione di differenti tipologie di cellule. In particolare, diversi studi epidemiologici e sperimentali hanno dimostrato la capacità del sistema biologico vitamina D-VDR di prevenire l’insorgenza di malattie croniche e/o multifattoriali e di modulare le funzioni del sistema immune e di altri sistemi endocrini, in primis il sistema renina-angiotensina e il sistema insulina-glucagone (Norman AW Am J Clin Nutr 2008 88:491S-9S; Haussler MR et al. Nutr Rev 2008 66: S98-112; DeLuca HF Am J Clin Nutr 2004; 80: 1689S- 96S).
In medicina umana ma anche in veterinaria, livelli serici di 25OHD3 sono considerati un indice attendibile delle riserve funzionali di vitamina D (Holick MF N Engl J Med 2007 357: 266-81). Sebbene non esistano al momento criteri accettati universalmente, la maggioranza degli esperti concorda nell’identificare una condizione di sufficienti riserve funzionali di vitamina D, il riscontro di livelli serici di 25OHD3 uguali o superiori a 30 ng/ml. Livelli circolanti di 25OHD3 compresi tra 20 e 30 ng/ml identificano una condizione di insufficienti riserve funzionali di vitamina D mentre livelli circolanti di 25OHD3 inferiori a 20 ng/ml identificano una condizione di severo deficit di vitamina D (Holick MF. N Engl J Med 2007 357: 266-81). Secondo recenti stime, una condizione di severa ipovitaminosi D si osserva in circa il 50% della popolazione mondiale, con una prevalenza crescente all’aumentare dell’età (Holick MF. Mayo Clin Proc 2006 81:353-73)
Ulteriori studi sulla materia:
The effect of diet on serum 25‑hydroxyvitamin D concentrations in dogs
An Immunohistochemical Study of Vitamin D Receptor Expression in Canine Cutaneous Mast Cell Tumours
D.S. RussellK.M. RassnickH.N. ErbM.M. VaughanS.P. McDonough
The importance of vitamin D in systemic and ocular wellness
La importancia de la Vitamina D para el bienestar sistémico y ocular
Stuart P. Richera, Joseph J. Pizziment
Pathogenesis of Vogt-Koyanagi-Harada (VKH) disease
Xianglong Yi,1,2 Peizeng Yang,corresponding author2 Min Sun,1,2 Yan Yang,1,2 and Fuzhen Li
Vitamin D3 metabolism in dogs
H.A.W Hazewinkel ,M.A Tryfonidou
Department of Clinical Sciences of Companion Animals, Faculty of Veterinary Medicine, Utrecht University, Yalelaan 8, 3584 CM Utrecht, The Netherlands
Hypocalcaemia associated with low serum vitamin D metabolite concentrations in two dogs with protein-losing enteropathies
R. J. Mellanby1,†, P. J. Mellor1, A. Roulois1, E. A. Baines1, A. P. Mee2, J. L. Berry2 andM. E. Herrtage1
Chronic adaptation of dog parathyroid function to a low-calcium-high-Sodium-Vitamin D-deficient diet
M. Cloutier1, M. Gascon-Barré2 andP. D'Amour M.D.1
Dietary Vitamin D Dependence of Cat and Dog Due to Inadequate Cutaneous Synthesis of Vitamin D
K.L. HowH.A.W. HazewinkelJ.A. Mol
Department of Clinical Sciences of Companion Animals, Faculty of Veterinary Medicine, Utrecht University, The Netherlands
Serum 25-hydroxyvitamin D concentrations in dogs – correlation with health and cancer risk
K. A. Selting1,*, C. R. Sharp2, R. Ringold3, D. H. Thamm4 andR. Backus1
J Vet Intern Med. 2014 Jan-Feb;28(1):109-15. doi: 10.1111/jvim.12239. Epub 2013 Nov 7.
Relation of vitamin D status to congestive heart failure and cardiovascular events in dogs.
Kraus MS1, Rassnick KM, Wakshlag JJ, Gelzer AR, Waxman AS, Struble AM, Refsal K.
Low 25 (OH) vitamin D levels are associated with autoimmune thyroid disease in polycystic ovary syndrome.
Muscogiuri G1, Palomba S2, Caggiano M3, Tafuri D4, Colao A5, Orio F4,6.
Clin Exp Dermatol. 2015 Jul 24. doi: 10.1111/ced.12733. [Epub ahead of print]
Serum 25-hydroxy vitamin D level in patients with pemphigus and its association with disease severity.
Moravvej H1, Mozafari N1, Younespour S1
J Osteoporos. 2015;2015:729451. doi: 10.1155/2015/729451. Epub 2015 Jun 1.
Oral Calcidiol Is More Effective Than Cholecalciferol Supplementation to Reach Adequate 25(OH)D Levels in Patients with Autoimmune Diseases Chronically Treated with Low Doses of Glucocorticoids: A "Real-Life" Study.
Ortego-Jurado M1, Callejas-Rubio JL2, Ríos-Fernández R2, González-Moreno J3, González Ramírez AR4, González-Gay MA5, Ortego-Centeno N2.
Medicine (Baltimore). 2015 Sep;94(39):e1639. doi: 10.1097/MD.0000000000001639.
Lower Serum 25-Hydroxyvitamin D Level is Associated With 3 Types of Autoimmune Thyroid Diseases.
Ma J1, Wu D, Li C, Fan C, Chao N, Liu J, Li Y, Wang R, Miao W, Guan H, Shan Z
Turk J Med Sci. 2015;45(4):837-41.
A case-control study: evaluation of vitamin D metabolism in patients with vitiligo.
Takci Z, Tekin Ö, Ertuğru DT, Karadağ AS, Akin KO.
J Clin Res Pediatr Endocrinol. 2015 Jun 5;7(2):128-33. doi: 10.4274/jcrpe.2011.
Vitamin D Deficiency and Hashimoto's Thyroiditis in Children and Adolescents: a Critical Vitamin D Level for This Association?
Evliyaoğlu O1, Acar M, Özcabı B, Erginöz E, Bucak F, Ercan O, Kucur M.
Rev Bras Reumatol. 2015 Jul 26. pii: S0482-5004(15)00080-7. doi: 10.1016/j.rbr.2015.06.003. [Epub ahead of print]
[On lupus, vitamin D and leukopenia].
[Article in Portuguese]
Simioni JA1, Heimovski F1, Skare TL2.
Iran J Public Health. 2014 Nov;43(11):1544-9.
Evaluation of Vitamin D Status in Newly Diagnosed Pemphigus Vulgaris Patients.
Zarei M1, Javanbakht MH1, Chams-Davatchi C2, Daneshpazhooh M2, Eshraghian MR3, DE-Rakhshanian H1, Djalali M1.
Endocrine. 2015 Sep;50(1):231-8. doi: 10.1007/s12020-015-0547-4. Epub 2015 Feb 11.
Prospective population-based study of the association between vitamin D status and incidence of autoimmune disease.
Skaaby T1, Husemoen LL, Thuesen BH, Linneberg A.
Mini Rev Med Chem. 2015;15(11):953-63.
Vitamin-D in the Immune System: Genomic and Non-Genomic Actions.
Trochoutsou AI, Kloukina V, Samitas K, Xanthou G1.
Can J Physiol Pharmacol. 2015 May;93(5):395-7. doi: 10.1139/cjpp-2014-0308. Epub 2015 Feb 4.
Vitamin D: a panacea for autoimmune diseases?
Bizzaro G1, Shoenfeld Y.
4. Obiettivi da raggiungere, risultati attesi:
L’obbiettivo da raggiungere è di testare quanti un campione attendibile della popolazione di Akita in Italia per studiare la situazione all’interno della razza e i livelli di Vit D presenti, inoltre si vuole vedere se la predisposizione alle patologie sopraindicate possa essere dovuta ad una carenza di tale Vit D. In caso di risposta affermativa vogliamo, inoltre, valutare se la presenza di vitiligine/depigmentazione, in alcuni soggetti, possa essere correlata all’ipovitaminosi con relativa predisposizione alle patologie autoimmuni (come da studi in medicina umana). Il successivo step sarà capire se tale carenza è frequente anche in altre razze, a causa della medesima alimentazione, o se è dovuta ad una difficoltà intrinseca della razza ad assorbire la vitamina stessa.
5. Utilizzatori / beneficiari dei risultati derivanti dal progetto:
Se si dimostrasse una carenza di Vit D nei soggetti Akita si potrebbe procedere ad un’integrazione della stessa, sotto monitoraggio del Medico Veterinario curante, preventiva per i cani sani e nel tentativo di migliorare le condizioni cliniche, nei soggetti che già presentano patologia di vario genere.
Non è da escludere la stessa problematica anche in altre razze con problematiche simili agli Akita.
6. Piano di attività:
Il primo step consiste nella raccolta di campioni di siero, in quantità sufficiente per un’analisi statistica rappresentativa, ai fini del dosaggio del metabolita D3-25OH insieme ad un’accurata anamnesi dell’alimentazione, stato di salute e farmaci utilizzati da ciascun soggetto. Si raccoglierà, inoltre, DNA dei soggetti per un eventuale studio dei recettori VDR.
Poi si procederà all’analisi dei dati ai fini di stabilire se l’eventuale carenza di Vit D è realmente presente in modo significativo, all’interno della popolazione, oppure casuale. Nella terza fase si cercherà la correlazione tra carenza di Vit D, depigmentazione/vitiligine, patologie riscontrate ed alimentazione.
Se l’alimentazione risulterà significativa si procederà ad analisi degli alimenti per vedere se la concentrazione di Vit D indicata è reale anche dopo apertura del sacco (nel caso di cibo commerciale) e suo utilizzo per un determinato periodo. In caso di alimentazione naturale si andrà a calcolare la quantità di Vit D nella razione media delle diete attualmente consigliate ai proprietari.
Per la fase di raccolta dei campioni si calcola un tempo di circa 3 mesi.
Per l’elaborazione dei dati circa 2 mesi.
Per l’eventuale analisi dei mangimi circa 18mesi.
Per lo studio del gruppo di controllo (raccolta campioni e analisi dei dati) 5mesi
7. Materiali e metodi che si intendono utilizzare:
Materiali: raccolta di siero da cane a digiuno nella quantità di 2ml congelato è quindi inviato al laboratorio in 24ore in fase di scongelamento, vetkard per il DNA, scheda di anamnesi accurata.
Metodi: invio dei campioni in laboratorio Idexx per dosaggio Vit D3-25OH e valutazione dei risultati mediante studio statistico.
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