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Alice da grande (dal racconto Piazza Re di Roma)

Una campagna di
Bruna Mandolino

Contatti

Una campagna di
Bruna Mandolino

Alice da grande (dal racconto Piazza Re di Roma)

Alice da grande (dal racconto Piazza Re di Roma)

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  • Raccolti € 625,00
  • Obiettivo € 4.420,00
  • Sostenitori 4
  • Scadenza 7 giorni rimanenti
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Arte & cultura
  • Obiettivi
    17. Partnership per gli obiettivi

Una campagna di 
Bruna Mandolino

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Il Progetto

ALICE DA GRANDE

  • Scritto e interpretato da Bruna Mandolino
  • Regia Paolo Ricchi
  • Musiche originali di Maurizio Ponziani

Che esperienze potrebbe fare Alice cresciuta, orfana del paese delle meraviglie, e precipitata nel traffico e nel caos esistenziale e rotatorio di una famigerata Piazza di Roma?

Alice da grande è uno spettacolo multimediale e fiabesco che racconta in chiave surreale gli scontri col difficile e ormai precario mondo del lavoro, il bisogno di ricerca e di autenticità nella propria vita, i disagi della scelta creativa.

In questa favola irrequieta eppure fiduciosa, c’è anche un gatto del Cheshire che si dilegua non appena il quotidiano incalza. Sfuggendo lascia però una traccia da inseguire: una coda guizzante e appena percettibile, come un sogno, che le permette ad Alice di “attraversare lo specchio”

Uno spettacolo onirico, che racconta il viaggio della protagonista alla ricerca della creatività perduta. “Alice da grande” si inscrive nell’alveo di quel realismo magico di buzzatiana memoria, fra realtà e magia.

Una scena essenziale, sulla quale si collocano una seduta che è un trono metafisico scolpito nel legno, abiti appesi, una valigetta, un dialogo musicale, e l’attrice che dà a ciascuno di questi oggetti e a sé stessa un ruolo via via corporeo, etereo, danzante, clownesco, raccontando una storia che è un percorso di consapevolezza ma anche una vertigine sognante, attraverso immagini in video, corpo e voce. Il racconto ruota e si snoda intorno a Piazza re di Roma, che è luogo fisico e dell’anima.

Alice da Grande è un sequel di una piccola Alice nel paese delle Meraviglie che una volta cresciuta si muove stordita ma piena di energia in una città non città, capitombolando, e danzando nella caduta, nella selva dei sogni, delle ambizioni, e dei progetti, e di quella difficoltà che gli attori e i poeti hanno nel riconoscersi cittadini della modernità. Alice da grande è anche una surreale e graffiante critica dell’alienazione da contemporaneità.

Multinazionali onnivore annientano l’individuo, mentre nell’emarginazione sociale risorgono prepotenti le necessità più profonde: arte, istanze creative, bisogno di abbracciare la complessità, liberazione graduale dall’approvazione, ricerca di autenticità.

NOTA DI REGIA di Paolo Ricchi sullo spettacolo ALICE DA GRANDE

“Gli uomini hanno abitudini. Le donne anche. (….) Tutti hanno sane abitudini che concernono il
loro sopravvivere quotidiano. Io, non so perchè, no!”
(da “Piazza Re di Roma”, di Bruna Mandolino)

Mediamente, quando in teatro si leva il sipario su un monologo femminile, ci aspettiamo contenuti
che riguardino la condizione della donna, vuoi dal punto di vista della violenza di genere, anche
psicologica, vuoi dal punto di vista della discriminazione sociale. E sul filo rosso che collega questi
due aspetti.

Stavolta, invece, l'argomento è diverso. In ALICE DA GRANDE si parla della alienazione e della
conseguente normalizzazione dell'individuo nel mondo del lavoro, a scapito della creatività e dello
sviluppo delle qualità personali. Il viaggio di andata e ritorno che si compie nella piece, tuttavia, è
compiuto da una donna ben specifica, qui assimilata alla ben nota Alice di Carroll. E quindi donna
“fiabesca” per dna personale, priva degli automatismi necessari alla vita pubblica e privata della
nostra società tecnologica, e portata nonché esposta per natura a lottare con la “materia” in ogni sua
derivazione.

Trattandosi della ripresa di uno spettacolo già realizzato, ho scelto di non intervenire nelle scelte di
fondo preesistenti, ossia la multimedialità della messinscena nei suoi aspetti visivi e musicali.
Permangono intatti, pertanto, i filmati onirici realizzati dalla stessa autrice Bruna Mandolino e la
parte musicale dal vivo, composta e suonata da Maurizio Ponziani.

Compito che mi sono dato è stato quindi mediare tra la pagina scritta e il racconto recitato, tra la
Mandolino autrice e la Mandolino interprete, tra biografia e spettacolo. Concretamente calibrando la
recitazione affinché ragionamento e poesia fossero compensati da sentimento e ironia. Al fine di
restituire il testo nelle molteplici sfaccettature che lo innervano.

Un famoso filosofo tedesco, nell'800, diceva e scriveva che “l'uomo è ciò che mangia”, volendosi
riferire al predominio della “materia” sullo spirito. Come dire, banalmente: se mangi bene, non solo
non muori di fame, ma sei più sano, più bello, più buono e più intelligente, più tutto. In una epoca in
cui la lotta contro la fame riguardava la maggioranza della popolazione della vecchia Europa, tale
posizione filosofica era addirittura rivoluzionaria. In tempi più vicini, mutatis mutandis, si è spesso
sentito dire, a proposito delo stesso predominio di cui sopra, che “l'uomo è quello che fa”....
In questo testo, e mi auguro in questo spettacolo, sembra di poter cocludere che invece, ci piaccia o
meno, l'uomo fa, o torna gradevolmente a fare, esattamente quello che è.

Scheda tecnica

  • Impianto Luci con minimo 15-18 pezzi (Pc o Led)
  • Impianto Fonico con mixer per messa in onda musica con cavo AUX e N.1 radio Microfono ad archetto.
  • 1 videoproiettore
  • 1 schermo gigante per il videoproiettore
  • 1 pianoforte oppure 1 tastiera (piano digitale 88 tasti)

COSA FINANZIEREMO CON LE VOSTRE DONAZIONI? 

(dettagli non definitivi)

  1. spese di agibilità per 3 persone (attrice, musicista e tecnico) x 3 gg:€1100
  2. spese ufficio stampa €520
  3. noleggio proiettore e maxischermo x 3 gg  €1400
  4. foto di scena €200
  5. riprese video €300
  6. affitto archetti x3gg €100
  7. tecnico €300
  8. stampa libro “Alice da grande, Piazza Re di Roma e altri racconti” raccolta di racconti dell’autrice €500

Man mano daremo notizia delle spese coperte coi fondi raccolti 


Info:3207211853

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In quanto tale, non solo avrai un ringraziamento speciale sulla nostra pagina social, non solo sarai rappresentato come sponsor principale su tutti i nostri materiali pubblicitari, video e trailer compresi, non solo avrai post e interviste dedicate sui nostri social, ma potrai addirittura diventare parte dello spettacolo! Come? Alice parla spesso della dimensione urbana di Piazza Re di Roma, e ne parla come metafora di un luogo da cui partono tutte le strade, le “mille possibilità della tua vita”, un limbo dell’anima in cui ogni scelta è ancora possibile, ma realmente si ferma a guardare e commentare le vetrine fisiche della piazza…se hai un negozio a Piazza Re di Roma…questo spettacolo è proprio per te! Sarà il tuo quel negozio che Alice osserva e commenta! Sarai parte di una narrazione che sono certa ti piacerà! E naturalmente sarai inserito nell’ebook, col tuo logo e fotografia, e nel libro cartaceo di cui avrai una copia omaggio, se raggiungiamo il budget per stamparlo

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Commenti (1)

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    Mino Bruna sei una grande Artista a tutto tondo, sei bravissima e ti impegni al massimo su tutto ciò che ami, non ti arrendi mai ed è per questa tua forza che ammiro e ti sostengo, e ti sprono ad andare sempre avanti... Un abbraccio affettuoso 🤗 Mino

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