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Due registe si accorgono che il loro cuore ha imparato a chiudersi di fronte al dolore. Le due intraprendono un per corso di cura personale nella città di Milano attraverso un’indagine sul dono. Quando si imbattono nella storia di Pippa Bacca comprendono la potenza del suo messaggio d’amore e di solidarietà e ne vengono completamente travolte e trasformate.
Chiara e Milena, due registe, si ritrovano a condividere il dolore delle loro perdite e si rispecchiano l’un l’altra. La chiusura dei loro cuori si riflette nella struttura della città di Milano in cui vivono e che scrutano, alla ricerca di una connessione tra le sue parti: osservano gli edifici, blocchi sconnessi e non comunicanti tra loro. Decidono di intraprendere un’indagine sulla capacità di donare dei milanesi e dunque ricercano, tra i fiorai della città, la ragione prima che spinge la gente a donare al prossimo. Interfacciandosi con i compratori di fiori, le due riscontrano molta paura e chiusura rispetto all’estraneo e si rendono conto della forte sfiducia che, nel tempo, ha appesantito i loro animi, facendo crescere in loro l’incapacità di aprirsi al prossimo. Durante la loro esplorazione si imbattono nella bellissima storia dell’artista milanese Pippa Bacca, che una delle due registe conosceva personalmente da bambina. Giuseppina Pasqualino di Marineo, in arte Pippa Bacca, è una nota artista milanese, nipote di Piero Manzoni, passata alla storia soprattutto per il suo ultimo lavoro. Pippa ha realizzato una performance, viaggiando in autostop e vestita da sposa, con l’intento di portare un messaggio di pace nei paesi colpiti dalla guerra. Il suo viaggio purtroppo si è interrotto in Turchia, luogo in cui è stata uccisa.
Chiara e Milena ripercorrono e rivivono la ferita del femminile legata a una morte cosi tragica, ritrovando però, attraverso le testimonianze video di Pippa, le parole di sua sorella Rosalia e degli amici, la bellezza del suo messaggio eclissato dalla cronaca nera. E’ nella vita di Pippa, più che nella sua morte, che scoprono un tesoro. Pippa nel film presta occhi e cuore alle due registe, le quali imparano a prendersi cura di loro stesse e a onorare i doni che esistono dentro e intorno a loro. Tra passato e presente si intrecciano percorsi lontani ma vicini, il viaggio di Chiara e Milena e quello di Pippa si parlano e si sostengono. Abbracciando fino in fondo la sua visione, iniziano a rivivere attraverso i suoi stessi occhi. Le due registe ritrovano nella città di Milano, l’occasione per connettere le persone che la abitano e riscattare la loro voglia di mettersi in gioco e di donare all’altro. Attraverso la riscoperta di atti comunitari e scegliendo di sposare un atteggiamento di fiducia e apertura al posto di quello più familiare di paura verso l’altro; le due donne imparano a navigare le possibilità che il cuore offre a chi sceglie di aprirlo.
Questo film è un film che parla d’amore, di un amore che possiamo scegliere di condividere con il prossimo.
Giuseppina Pasqualino di Marineo, in arte Pippa Bacca, è una nota artista milanese, nipote di Piero Manzoni, passata alla storia soprattutto per il suo ultimo lavoro. Pippa ha realizzato una performance - Brides on Tour (2008) - viaggiando in autostop e vestita da sposa, con l’intento di portare un messaggio di pace e di fiducia nel prossimo nei paesi colpiti dalla guerra. Il suo viaggio purtroppo si è interrotto in Turchia, luogo in cui è stata uccisa.
Nel film Ancora troppo giovani per un cuore così pesante, le due registe Chiara Marini Ferretti e Mile Inge Grigolo si imbattono nella storia dell’artista, che una delle due registe conosceva personalmente da bambina. Pippa nel film presta occhi e cuore alle due registe, le quali imparano a prendersi cura di loro stesse e a onorare i doni che esistono dentro e intorno a loro. Tra passato e presente si intrecciano percorsi lontani ma vicini, il viaggio di Chiara e Milena e quello di Pippa si parlano e si sostengono.
Il film è per noi un’occasione di confronto con il messaggio d’amore di Pippa che ci mette continuamente in discussione. Nello sviluppo della narrazione infatti intessiamo uno scambio epistolare con l’artista: le nostre voci rincorrono la sua e la cercano nel tentativo di comprendere quanto effettivamente, sia possibile avere fiducia e affidarsi al prossimo, ieri come oggi.
Procediamo con entusiasmo nella ricerca incoraggiate dal suo modo aperto e appassionato di vivere, intessiamo connessioni e relazioni con le persone, proprio seguendo i suoi passi ma incontriamo anche la realtà cruda che ci riporta alla sua morte e al tema della violenza come a riflessioni circa i confini, il privilegio, e il tema dell’accoglienza dell’altro. Il racconto si muove in uno spazio emotivo molto sottile che connette le persone, in un andare e venire tra il tema dell’amore (anch’esso un privilegio per chi lo ha esperito) e il tema della fiducia; mettendo in discussione se è davvero possibile un mondo in cui ci si fida del prossimo. Accogliamo il messaggio di Pippa dialogando con le sue contraddizioni e osservando le risposte non sempre gentili da parte del mondo al nostro tentativo di apertura e amore incondizionato.
Quello che però accade attraverso l’incontro con Pippa è meraviglioso: riscopriamo questo nostro spazio interno di pura creazione e sperimentazione. Entriamo in contatto con una sorgente che ci spinge ad essere buffe e creative, a parlare con la gente e a farla cantare. Ogni volta che conosciamo una nuova storia di Pippa ci si illumina il cuore, perché è come se Pippa fosse un memento: l’arte può spaccare la convenzione, può scardinare la regola e creare nuove modalità di stare al mondo che impattano la qualità delle nostre vite e delle nostre relazioni. Il film mette in discussione l’individualismo, facendosi strumento di un possibile cambiamento. Crediamo che la sua storia sia molto attuale anche oggi a distanza di 14 anni dalla sua morte e che diffonderla possa risvegliare coscienze e seminare fiducia nei cuori della gente.
Ci mancano poche scene da girare per ultimarlo, poi ci imbarcheremo nella traversata in mare aperto quale è la post produzione; il montaggio audio e video.
Chiediamo a chiunque voglia sentirsi un pelo più leggero, che sia per una giornata afosa o per un cuore spezzato, di darci quello che può per ultimare questo film. Crediamo fortemente che i cambiamenti avvengano dal basso, dal popolo, da noi; ed è per questo che vogliamo rendervi partecipi della costruzione di questo film, cercando di intessere una connessione tra chiunque ne venga a conoscenza.
Per ogni donazione, verrà inviato un pensiero. Ci spenderemo per preparare piccole azioni di gentilezza da divulgare tra i donatori, in maniera che si crei una rete solida di buoni propositi. Potremmo chiedervi di bussare alla vicina e portarle qualcosa di buono, di ascoltare la storia di una persona a cui normalmente non rivolgete la parola, di abbracciare qualcuno che ne ha bisogno. Piccoli gesti che possono alleggerire i cuori in una qualsiasi giornata, a voi e a chi li riceverà! Un modo semplice per attivare piccoli cambiamenti intorno a noi e ricordarci che essere gentili non costa nulla!
Vi chiederemo anche di documentare, se ne avete voglia, il gesto di gentilezza fatto, noi lo ripubblicheremo nelle nostre pagine social e attiveremo insieme una rete di gentilezza!
Vorremo arrivare a raccogliere un budget di 5.000 €, per poter ultimare le ultime scene da girare, e coprire la parte di post-produzione (montaggio, color correction e post audio).
Chiara Marini Ferretti | Instagram
Documentarista, video artista e performer. Dopo una formazione umanistica mi sono specializzata in regia documentaristica presso la Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano e in Arti performative. Ho realizzato una docu-serie sull’identità di Genere “Sui Generis-Storie di genere nel loro genere” e due documentari nel formato di mediometraggio, in co-regia: "I Figli si baciano soltanto quando dormono”, selezionato a numerosi festival nazionali tra cui il Festival dei Popoli e “Nelle funne scorre nel sangue”, in collaborazione con Bruno Bigoni. Nel frattempo sboccia il mio amore per la videoarte alla quale mi dedico appassionatamente: ho realizzato una serie di lavori che hanno al centro la performatività del corpo. Ho lavorato come performer all’ultima retrospettiva di Marina Abramovic a Londra presso la Royal Academy of Arts e collaboro con diverse gallerie tra cui l’Hangar Bicocca.
Il corpo è al centro della mia ricerca artistica, motore di una trasformazione catartica per chi la vive e insieme per chi la fruisce. La mia pratica cinematografica tanto quanto quella performativa lavorano sull’incontro come atto politico di cambiamento.
Milena Inge Grigolo | Instagram
Di origini cilene e italiane, fin da piccola mi sono appassionata di cinema, teatro e arti visive.
Nel 2015 ho fatto parte della manifestazione “Food moves the world” esibendomi all’Expo Milano con un monologo. Negli anni successivi entro a far parte della compagnia del Teatro della Contraddizione, dove mi esibisco in più riprese. Nel 2018 mi iscrivo alla triennale della scuola di Cinema Luchino Visconti, specializzandomi negli ultimi due anni in suono, con una tesi sull’ecologia sonora partendo da studi di paesaggi sonori e antropologici della selva della Sierra Nevada, in Colombia. Finita l’università lavoro un po nella presa diretta sui set milanesi, ma poi decido di candidarmi per un bando del Teatro alla Scala dove sono stata formata e attualmente lavoro come operatrice di camere remotate e assistenza alla regia per la piattaforma streaming del teatro.
Si può dire che le due tematiche più care della mia poetica e pensiero siano sicuramente il legame con il femminile, a livello generazionale e spirituale e la tematica naturale della terra e di tutti gli ambienti non antropocizzati.
Emma Meneghelli | Instagram
Emma, cresciuta in un ambiente artistico tra il padre pittore e la madre grafica, ha sviluppato sin da giovane un profondo amore per l'arte.
Ha poi seguito la sua passione per il cinema, senza mai abbandonare la pittura.
Nutre un favore per i soggetti umani e i ritratti.
Experience Lago Maggiore | Instagram
Experience Lago Maggiore vi ospita in una delle destinazioni più belle d’Italia. Il loro obiettivo è quello di offrirvi un’esperienza indimenticabile, lontana dai soliti itinerari turistici. Volete esplorare il Lago Maggiore in modo autentico e coinvolgente? Experience Lago Maggiore organizza crociere in barca a vela e aperitivi al tramonto in musica navigando, tour in bicicletta con guide locali, lezioni di cucina con cuochi appassionati, visite alle aziende agricole locali, esperienze artistiche e di wellness.
Laura Maggiore Howald | Instagram
Laura Maggiore Howald è una fotografa svizzero-italiana i cui interessi spaziano dalla psicologia umana alla relazione con il mondo naturale. Si è laureata in fotografia presso IED Milano e ha seguito il master in Editoria Visiva presso CFP Bauer. Sperimenta, oltre che con la fotografia, tramite video, cianotipie, libri autoprodotti, tintura e stampe naturali. I poster realizzati con cianotipia sono la sua interpretazione degli ideali di Pippa Bacca e del progetto di Chiara e Milena.
Lidia Lidia | Instagram
Lidia Lidia è un'artista residente nel Regno Unito, si occupa di arte transmediale focalizzata sull'intersezione tra arte visiva, performance e attivismo. Nella sua ricerca artistica indaga le esperienze umane condivise e le preoccupazioni quotidiane. Lidia crede in un'arte che possa modellare la società, per questo motivo è sempre alla ricerca di spazi e metodi alternativi per condividere le sue opere con un pubblico variegato.
Astrid Ardenti | Instagram
Astrid Ardenti è fotografa e filmmaker. Ha studiato Cinema presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e si è diplomata come documentarista alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano. Ha studiato foto-giornalismo con il reporter argentino Carlos Bosch a Buenos Aires dove ha realizzato alcune serie fotografiche durante le manifestazioni di Ni una menos. I suoi cortometraggi, presentati in alcuni festival internazionali, parlano di memoria e assenze.
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