La memoria è un valore fondamentale per definire la qualità della nostra vita civile. Obiettivo del progetto proposto è mantenere l’attenzione, in particolare delle giovani generazioni, su fatti che non devono rimanere chiusi in una teca museale ma devono essere memoria e analisi per affrontare il mondo di oggi e di domani.
Il progetto
Vogliamo raccontare delle storie per promuovere la conoscenza e la diffusione della cultura romanì e in questo modo contrastare il pregiudizio e la discriminazione che confinano questo antico popolo, la sua storia la sua cultura ai margini fisici, sociali e culturali della nostra società. Pregiudizio e discriminazione che hanno toccato il culmine nei campi di concentramento nazifascisti. Ma oggi il genocidio dei Rom - il Porrajmos o Samudaripen – non pesa sulle coscienze, non c’è rimorso né vergogna e questo non ha rimosso la discriminazione che anzi nel tempo, con campagne d’odio e di disinformazione, si è trasformata in un muro invalicabile.
Quindi storie per tutti ma soprattutto per i giovani, coloro che saranno i cittadini di domani e che guardano al mondo con curiosità e ancora con innocenza ma non sempre con sufficienti strumenti critici per affrontare temi così sconvolgenti come lo sterminio razziale, il pregiudizio e la discriminazione.
Il progetto racconta la storia di Angela, bambina di padre sinto, una dei 40 bambini dell’orfanotrofio di Mulfingen, nella Germania nazista, che furono oggetto della ricerca di Eva Justin, l’assistente di Robert Ritter, direttore del Centro di ricerca per l’igiene e la razza, che dal 1936 condusse una campagna in tutto il Reich tedesco per l’individuazione di “zingari” e di “zingari di sangue misto" da destinare allo sterminio. Angela sfuggirà al viaggio verso Auschwitz di cui saranno vittime gli altri bambini e solo 50 anni dopo sarà in grado di rievocare la sua storia che Michail Krausnick ha raccolto e noi proponiamo nella prima edizione italiana.
Autore
UPRE ROMA, associazione a maggioranza rom, crede che la cultura sia un luogo d’incontro, di dialogo e di rispetto. Cultura sono anche le storie raccontate e noi ci siamo scelti questo obiettivo: raccontare storie di persone che hanno un nome e un volto, che possiamo riconoscere e di cui possiamo ascoltare la vicenda umana. Storie da raccontare a grandi e piccini perché non si perda il sentimento di fratellanza che ci lega indipendentemente dal colore della nostra pelle, dalle convinzioni politiche, religiose e dalle condizioni economiche. Con questo spirito abbiamo già pubblicato la storia del pugile sinto Johann Trollmann che ridicolizzò l’ideologia nazista e quella di Else, la bambina di 8 anni che sopravvisse ad Auschwitz, due storie, il pugile e la bambina, che ci ricordano cos’era il nazifascismo e che ci aiutano a superare pregiudizi e discriminazioni.
Perché e come sostenere il progetto
Le risorse che riusciremo a raccogliere saranno utilizzate per sostenere le spese per diritti, traduzione, editing, stampa e distribuzione del libro. Abbiamo previsto una serie di ricompense in cambio del tuo sostegno.
Ecco cosa devi fare se vuoi aiutarci:
1. Entra nella sezione "ricompense" e scegli in base al contributo che intendi donare.
2. Puoi scegliere la modalità di pagamento che più ti è comoda (pay pal, carta di credito o bonifico)
3. Inserisci i tuoi dati e l'indirizzo dove ti verrà recapitata la ricompensa. E' doveroso specificare che il libro sarà disponibile non appena completata la stampa. Nel frattempo non mancheremo di tenervi informati e aggiornati passo dopo passo.
Per info e dettagli: upreroma@gmail.com
Ricompense
10 €: Un GRAZIE di cuore!
15 €: 1 copia del libro “Tientelo per te! La storia di Else, la bambina che sopravvisse ad Auschwitz”, inviata a domicilio.
Else Matulat cresce ai bordi della città di Amburgo. C’è la guerra, ma Else fa una vita normale, va a scuola, gioca con le sue amiche. Ma non sa che i suoi genitori non sono i suoi genitori naturali e che i nazisti l’hanno classificata come «zingara di sangue misto». All’inizio del 1944 Else ha otto anni e una notte viene prelevata e deportata ad Auschwtiz insieme a migliaia di Sinti e Rom. Il padre adottivo, operaio al porto di Amburgo, non rinuncia a ritrovarla e sfidando la burocrazia del regime riesce a liberarla. Dopo 50 anni Else riesce a raccontare la sua storia. Michail Krausnick raccoglie e Lukas Ruegenberg illustra il racconto di una bambina sopravvissuta all’orrore dell’epoca più buia dei nostri tempi dedicato ai bambini di oggi, per conoscere il Porrajomos o Samudaripen, il genocidio di Rom e Sinti, e per respingere pregiudizio e discriminazione nei confronti di chi è solo diverso da noi.
20 €: 1 copia del libro “Buttati giù, zingaro! La storia di Johann Trollmann e di Tull Harder” inviata a domicilio.
Il sinto Johann “Rukeli” Trollmann, il pugile danzante, per il suo stile elegante è il beniamino del pubblico nella Repubblica di Weimar. All’apice della forma diventa un pretendente al titolo di campione nazionale nei pesi mediomassimi, ma ha un difetto: i nazisti hanno preso il potere e lui è uno “zingaro” e il suo stile non è “ariano”. Ma nel giugno del 1933 combatte e vince il suo match per il titolo. I nazisti, che controllano la federazione di pugilato, gli tolgono il titolo. La risposta di “Rukeli” sarà un gesto straordinario di scherno del razzismo del regime. La sua carriera è finita, così come è finita la convivenza di rom e sinti nella Germania nazista che dal 1942 saranno perseguitati perché “razza” da sterminare come la “razza” ebraica. “Rukeli” finisce nel campo di concentramento di Neuengamme dove incrocia Tull Harder, il grande centravanti dell’Amburgo e della nazionale tedesca. L’eroe del calcio è l’opposto di Rukeli: di famiglia borghese, entra nelle SS, impiegato nei Lager partecipa allo sterminio di massa di Rom e Sinti. Due destini opposti che si incrociano nello stesso Lager. La fine di Rukeli sarà l’ultima espressione dell’orgoglio e della dignità dello “zingaro”.
25 €: 1 copia del libro “Angela non va ad Auschwitz” (la consegna sarà possibile non appena sarà terminata la stampa del libro) inviata a domicilio.
50 €: 1 copia di “Buttati giù, zingaro", 1 copia di "Tientelo per te" e 1 copia di "Angela non va ad Auschwitz" inviate a domicilio.
100 €: 2 copie di “Buttati giù, zingaro", 2 copie di "Tientelo per te" e 2 copie di "Angela non va ad Auschwitz" inviate a domicilio.
500 €: Rivolto a persone, gruppi o associazioni attente alla tutela delle minoranze. Diventi co-editore del libro “Angela non va ad Auschwitz” e il tuo logo apparirà nella quarta di copertina con la dicitura: "con il contributo di:"…”.
Commenti (0)