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#sognodunquesono
Il lockdown da Covid-19 ha messo tutt* davanti a una dura prova emotiva.
Per non lasciar accumulare le emozioni negative di questa delicata fase, un gruppo di randoms-da-quarantena capitanato da tre psicoterapeute (Daniela Moscufo, psicologa psicoterapeuta e psiconcologa; Ilaria Pellegrini, psicologa e psicoterapeuta; Giulia Radi, Ph.D. psicologa e psicoterapeuta), ha portato avanti un’esperienza di Social Dreaming virtuale basato sui film.
Introduzione
L’idea è nata da persone che vivevano sole (o quasi) durante il lockdown. Per far sì che il distanziamento fisico non diventasse anche distanziamento sociale, tre psicoterapeute che padroneggiavano la tecnica, hanno avviato un’esperienza aperta a tutt* di Social Dreaming basato sui film sulla piattaforma gratuita Zoom.
Il Social Dreaming, letteralmente “sognare sociale”, è una tecnica di lavoro di gruppo ideata nel 1998 da Gordon Lawrence, il quale ricorre ai sogni non tanto quali strumenti di comprensione di sé e del proprio rimosso attribuita loro dal caro Freud, quanto per il loro potere di raccontare la realtà sociale che i sognatori vivono e abitano.
Abbiamo scelto i film come attivatori del Social Dreaming, “perché permettono alle persone di evocare ciò che non c’è rendendolo presente” (Goisis, 2006), così da riuscire a cogliere il significato inconscio collettivo che veniva attribuito al lockdown.
Struttura
Il gruppo di sognatori e sognatrici si è allargato con il passaparola (amici di amici di amici) fino a diventare un assembramento stabile di diciassette elementi, 10 donne e 7 uomini tra i ventinove e i quarantasette anni, ciascun* in isolamento, ma in collegamento, dal nord al sud della penisola.
Uno screenshot da una delle sessioni online di Social Dreaming
Ogni settimana veniva scelto a rotazione un film proposto da un membro del gruppo. Per aiutarci a sognare, abbiamo scomodato l’industria del cinema giapponese, quella turca e greca, il cinema d’essay e quello indipendente italiani e l'immancabile Hollywood, per un totale di 10 film.
La raccomandazione ai/lle partecipanti era guardare il film di sera, prima di andare a dormire, e lasciar fare il “lavoro sporco” all’inconscio durante la notte.
Il giorno dopo la visione del film, sempre di sera (si sa che l’“ombra” abbassa le difese coscienti) avveniva l’incontro gruppale tra sognatori e sognatrici, dove i sogni raccontati dei partecipanti venivano tessuti insieme fino a formare una trama ben definita dalle tre psicoterapeute moderatrici.
La locandina di uno dei film che hanno ispirato il lavoro del Social Dreaming ("Miracle in cell. N.7", 2013)
Risultati
La trama collettiva di ciascun incontro, è andata a creare una narrazione a episodi, che potremmo sintetizzare così: la quarantena (identificata come antitesi, secondo la dialettica hegeliana) sarebbe sprecata se alla sua conclusione tornassimo all’equilibrio “pre-Covid” (tesi). Piuttosto, essere costretti/e a fermarci ha permesso a ciascun* di noi di analizzare la propria quotidianità e vedere quello che non funziona (perché c’è sempre qualcosa che non funziona) ed è nata in tutt* l’esigenza di una sintesi. In sostanza, non possiamo tornare alla “normalità”, perché la normalità era il problema.
Il messaggio lanciato durante il lockdown di Marzo/Aprile 2020 dal collettivo di artisti audiovisivi Delight Lab
L’incontro
E qui subentra il ruolo del “caso”, se caso lo vogliamo chiamare. Una serie di coincidenze ci hanno portato ad imbatterci in Bottega Tempo, un’associazione toscana che si occupa di promozione della salute mentale e di combattere lo stigma contro la malattia mentale e di sostenere l'emancipazione della persona con disagio o sofferenza mentale.
Il lavoro di Bottega Tempo ( https://www.facebook.com/BottegaTempo) potrebbe essere sintetizzato nel video prodotto in occasione dell'anniversario del 13 maggio 1978, in cui venne promulgata la legge n. 180, meglio conosciuta coem “Legge Basaglia” ha l'obiettivo di ricordare a tutti che il sistema manicomi è stato smantellato perché la mentalità e la sensibilità delle persone sono cambiate. Il primo mattone del manicomio siamo noi e la nostra mentalità, che può permettere o impedire certi trattamenti disumani. E' stato scelto il linguaggio grafico del cartoon e sono state adottate parole semplici per raggiungere con il nostro messaggio il più ampio pubblico possibile, parlando al cuore delle persone invece che al “ruolo” che svolgono nella società. Qui il link al video: https://www.youtube.com/watch?v=8FJsD0hfo-E
Proprio durante la quarantena, l’associazione (per mano dell'artista Valerio Giovannini) si è occupata di animare i sogni della quarantena dei volontari e delle volontarie che lo volevano. Qui il link a uno dei video: https://vimeo.com/417960960
E poiché nessun incontro è un incontro casuale, questo ci ha permesso di scrivere a quattro mani un progetto a metà tra arte e psicologia sociale: creare un cortometraggio per animare il vissuto emotivo gruppale durante il lockdown.
Perché supportare il nostro progetto?
Poiché l’uno è un gruppo informale di lavoratori e lavoratrici nel sociale e l’altra un’organizzazione senza scopo di lucro, immaginerete che nessun* di noi naviga nell’oro (né ci interessa farlo).
Crediamo però fortemente nella dignità del lavoro, che come tale deve essere retribuito, e adeguatamente. Dopo un lavoro di autofinanziamento, siamo qui a chiedere una piccola quota alla collettività per realizzare un lavoro di utilità sociale. Vogliamo valorizzare il vostro contributo al nostro progetto attraverso una serie di ricompense:
- Con un contributo di 10 Euro, avrete in omaggio una bevuta presso il Cirkoloco di Firenze, "per immergervi nella sua frizzante realtà"!
- Con un contributo di 20 Euro, inviandoci la descrizione di un vostro sogno, al termine della raccolta fondi, vi invieremo un disegno originale ispirato alla tua immagine onirica firmato dall'artista Valerio Giovannini.
- Con un contributo di 35 Euro, avrete accesso ad una sessione di Social Dreaming gratuita.
- Con un contributo di 50 Euro, avrete accesso ad uno sconto sull'intero ciclo di Social Dreaming.
- Con un contributo di 100 Euro, avrete diritto alle tre ricompense precedenti + una menzione speciale nei titoli di coda del cortometraggio.
Animare una serie di incontri di Social Dreaming come quelli avvenuti durante la quarantena ha infatti la funzione di raccontare e cercare di afferrare, attraverso il linguaggio artistico (un linguaggio molto affine a quello dell’inconscio), l’impatto profondo sulla collettività di questo momento storico senza eguali in cui il mondo intero si è fermato
CHE TU POSSA VIVERE IN TEMPI INTERESSANTI!
CHE TU POSSA FARE BEI SOGNI!
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ENGLISH VERSION
ANIMATING THE UNCONSCIOUS
The lockdown due to Covid-19 has subjected everyone to a severe emotional test.
In order not to let the negative emotions of this complex phase accumulate, three psychotherapists (Daniela Moscufo, psychologist psychotherapist and psycho-oncologist; Ilaria Pellegrini, psychologist and psychotherapist; Giulia Radi, Ph.D. psychologist and psychotherapist) led a group of “randoms-from-quarantine” in a virtual Social Dreaming experience based on movies.
Introduction
The idea came from people living alone during the lockdown. To ensure that physical distancing did not become social distancing, three psychotherapists who mastered the Social Dreaming technique started a free online (via Zoom) Social Dreaming experience based on movies.
Social Dreaming is a group work technique conceived in 1998 by Gordon Lawrence, who uses dreams not only as tools for understanding oneself and one's own repression attributed to them by Freud, but for the their power to tell the social reality where dreamers live and inhabit.
We chose movies as activators of Social Dreaming, "because they allow people to evoke what is not there by making it present" (Goisis, 2006), to be able to grasp the collective unconscious meaning attributed to lockdown.
Structure
The group of dreamers has expanded through word of mouth until it became a stable gathering of seventeen, 10 women and 7 men between twenty-nine and forty-seven years, from the north to the south of the Italian peninsula, each one in isolation, but in connection.
A screenshot from one of the Social Dreaming sessions
Each week a different member of the group suggested a movie. To help us dreaming, we bothered the Japanese, Turkish and Greek movie industries, the Italian essay cinema, Hollywood and the independent cinema, for a total of 10 movies.
The recommendation given to the participants was to watch the movie in the evening before going to sleep, and let the unconscious do the "dirty work" during the night.
The next evening (as we know the night lowers the consciousness’ defences), the dreamers meeting took place and the shared dreams were woven together into a collective meaning by the three facilitator psychotherapists.
The poster of one of the movies watched for the Social Dreaming ("Miracle in cell. N. 7", 2019)
Results
The collective plot of each encounter created an episodic narrative, which we could summarize as follows: quarantine (identified as antithesis, according to the Hegelian dialectic) would have been wasted if at its conclusion we would return to the "pre-Covid" balance (thesis). Instead, being forced to stop ourselves, has allowed each of us to analyse our everyday life and focus on what was not working (because there is always something that doesn't work), pushing everybody towards the need for a synthesis. In short, we can't go back to "normality", because normality was the problem.
The message launched during lockdown from the Delight Lab group of artists
The encounter
Here comes the role of "chance”. A series of coincidences led us to get to know the work of Bottega Tempo, a Tuscan association promoting mental health, fighting the stigma against mental illness, and supporting the emancipation of people with mental struggle or mental illness.
The video produced by Bottega Tempo ( https://www.facebook.com/BottegaTempo) for the anniversary of 13 May 1978, when the Law n. 180 (the law closing asylums) was enacted, has the aim to remind everyone that the asylum system was dismantled because the mentality and sensitivity of people changed. The first brick of asylum is made by us and our mentality, which can allow or stop certain unhuman treatments. We chose the cartoon graphic language and used simple word so that our message could reach the widest audience, speaking to the heart of people instead of the role they play in society.
During the quarantine, the Bottega Tempo (by the hand of Valerio Giovannini, artist) also animated the lockdown dreams of some volunteers. Here is the link to the video: https://www.youtube.com/watch?v=8FJsD0hfo-E
Since no encounter happens by chance, this experience allowed the group to write a joint project halfway between art and social psychology and create a short movie animating the emotional group adventure during the lockdown. Here is the link to one of the videos: https://vimeo.com/417960960
Why supporting our project?
Since one of the partners is an informal group of workers in the social sector and the other is a non-profit organization, you will imagine that none of us sail in gold (nor we do care). Despite this, we strongly believe in the dignity of work, which should be paid, and adequately.
After a self-financing campaign, we are here to ask the community for a small fee to support this work of social utility. We would like to enhance your contribution to our project through the provision of rewards:
- With a contribution of 10 Euro, you will have a free drink at Cirkoloco in Firenze, "to experience the sparkling atmosphere"!
- With a contribution of 20 Euro, by sending us the description of your dream, at the end of the crowdfunding campaign, we will send you and original draw inspired to your dream, made by the artist Valerio Giovannini.
- With a contribution of 35 Euro, you will get a discount on a Social Dreaming cycle.
- With a contribution of 100 Euro, you will get the three rewads above + a special mention on the movie credits.
Animating a series of Social Dreaming encounters, such as those that occurred during the quarantine, means grasping, through the artistic language (a very similar language to the unconscious one), the deep emotional impact on the community of this complex historical moment.
MAY YOU LIVE IN INTERESTING TIMES!
MAY YOU HAVE SWEET DREAMS!
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.
Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
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