.una comunicazione importante in tempi di epidemie.
Come tutti sapete, stiamo vivendo giorni diffcili a causa dell'epidemia di coronavirus. Il recente dpcm del 4 marzo porta alla sospensione delle attività in molti teatri. Le date di debutto di ART previste al teatro ARGOT di Roma sono dunque sospese a data da destinarsi. Abbiamo prolungato i tempi di questo crowd nella speranza di poter recuperare la possibilità di mostrarvi il nostro lavoro.
Qualora non si verifichino le condizioni per andare in scena, sarà nostra premura rimborsarvi la donazione fatta.
Vi ringraziamo dell'affetto e attenzione che ci avete accordato. Vi terremo aggiornati. A presto.
.il testo.
Yasmina Reza - autrice, tra gli altri, de "Il Dio Del Massacro", portato al cinema da Roman Polanski con il titolo "Carnage" - ha scritto un testo teatrale su tre amici. Si intitola ART. Ruota attorno ad un quadro – un’opera di arte contemporanea, concettuale. Il quadro è ovviamente un pretesto, l’elemento estraneo che rompe il delicato equilibrio che regola il rapporto tra le vite dei tre amici.
Serge ha comprato un quadro costosissimo. È completamente bianco.
Marc non comprende l’acquisto.
Yvan pensa che in fondo chissenefrega, ma con affetto.
Basta questo a scatenare risentimenti, accuse, sospetti, confessioni, rese dei conti, tragicomici confronti finali.
Bianco su bianco, il quadro appeso alle loro spalle tradisce il centro vuoto attorno al quale sono prese le nostre vite.
.il progetto.
Siamo tre amici. Facciamo (più o meno) lo stesso lavoro. Ci conosciamo da tempo. Da tempo ci troviamo a condividere passioni, divertimento, tempo libero, tempo occupato, vita privata, scelte e obblighi. Ci siamo imbattuti in questo testo che metteva in scena proprio tre amici. Abbiamo pensato alla possibilità di un cortocircuito, di metterci a specchio con i tre protagonisti dell’opera teatrale. Di fare un esorcismo, in fondo; un rito che ci permetta di essere orribili tra di noi, ma per finta, sperando questo basti a non farlo accadere davvero. E abbiamo inoltre avvertito, forte, la possibilità che mettere in scena il testo di Yasmina Reza ci offriva: quello di non dover spiegare niente – di noi, del testo, del contesto, delle motivazioni, dei retropensieri – Era già tutto lì. C’era solo da andare in scena.
C’è qualcosa che precede tutte le parole che i tre si dicono o che pensano tra sé e sé, c’è un condiviso che si sfalda facendoci vedere come in fondo quando si condivide un’esperienza-come la vita stessa - quello che accade davvero è di stare nella stessa curvatura di spazio e tempo e niente più. Ovvero, che ogni evento è un’epifania per noi e noi soltanto, che dare senso alle cose è una pratica individuale e che starsi vicini non basta. Bisogna anche fare lo sforzo di vedere che insistiamo solamente sullo stesso piano e accettare che siamo diversi. Profondamente.
E si ride, certo amaramente, di come ci si può perdere a volte anche dietro una superficie trasparente.
.l'idea.
Che non tutto si riesce a condividere.
Che ci voglia un’Arte per vivere.
Che l’Arte non si capisce fino in fondo.
Che resta sempre uno spazio di confusione, un incerto insondabile, un’impressione, l’idea che qualcosa ce lo dobbiamo mettere noi, per darle un valore, all’ Arte. Come si fa con le persone, che non si capiscono mai fino in fondo, che ci sorprendono o deludono o cambiano, pensiamo: com’è cambiato.
E quel pezzo in più lo stiamo mettendo noi.
Che pure questo non riuscire, questa impossibilità, questa frattura, si possa condividere.
.le collaborazioni.
ART vanta due collaborazioni fondamentali: quella con VALENTINA GALLUCCIO, video artista e illustratrice. e quella con RRUNA, per i costumi.
Alle spalle dei tre protagonisti, sulla parete di fondo, proiettato per tutto il tempo dello spettacolo, il lavoro visivo dell’artista VALENTINA GALLUCCIOfornisce il connotato emotivo, la vibrazione quantistica che sposta il piano del discorso verso quanto c’è di imponderabile, anche dietro la costruzione logica più rigorosa, quell’ elemento irrisolvibile che resiste ad ogni simbolizzazione, ad ogni tentativo di riduzione – e assimilazione.Quel bianco che non è bianco. O che è più bianco di un altro bianco. E in cui ci si può perdere. https://vimeo.com/valentinagalluccio Il brand RRUNA, marchio che racconta l’arte attraverso la moda e le cui collezioni sono disegnate in esclusiva da un’artista diverso per ogni stagione, ha deciso di collaborare al nostro progetto fornendo i costumi per lo spettacolo.Anche per i costumi, dunque, abbiamo deciso di allontanarci dal quotidiano, di seguire una strada segnata dalla sinergia tra arte e messa scena, trovando in questa scelta un ulteriore rimando al titolo dell’opera di Yasmina Reza.
.perché sostenere il nostro crowdfunding.
Senza la possibilità offerta dal finanziamento condiviso, non avremmo mai nemmeno potuto pensare di sviluppare questo progetto. Si tratta di una scommessa, in fondo, giocata su un tavolo al quale speriamo vogliate avvicinarvi anche voi. Buttiamo il cuore oltre l'ostacolo. E l'ostacolo è sempre quello: la difficoltà di reperire mezzi e strumenti per realizzare un lavoro che abbia a che fare con l'arte. Qui il testo ci viene incontro e ci è sembrato pradigmatico della nostra situazione, di artisti che hanno bisogno - costitutivamente - di una comunità alla quala rivolgersi. Dunque, per fare ART, abbiamo bisogno proprio di voi. Ci sembra bellissimo. E semplice. Così.
.credits.
ART
di Yasmina Reza
Regia : Riccardo Festa
con: Michele Cesari | Riccardo Festa | Marco Palange
Animazione Video: Valentina Galluccio
Costumi : RRUNA
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