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Il BìFoto, Festival Internazionale della Fotografia in Sardegna nasce nel 2011 da un’ idea di Stefano Pia e Vittorio Cannas, in collaborazione con i volontari dell'Associazione Culturale BìFoto che, ogni anno, lavorano ad un unico obiettivo: promuovere la cultura fotografica in Sardegna. Nel corso delle otto passate edizioni sono stati ospitati fotografi del panorama nazionale e internazionale accanto ai quali è stato dedicato un importante spazio ai talenti emergenti. Per far crescere ancor più il loro progetto, i curatori hanno deciso di affiancare al Festival alcuni momenti didattico-culturali quali workshops, letture portfolio, presentazione di libri, musica, incontri formativi con professionisti, escursioni fotografiche, tovole rotonde/convegni sulla storia e lo stato della fotografia in Sardegna, mostre ed esposizioni di macchine fotografiche e foto d’epoca, dimostrazioni interattive del funzionamento della camera oscura, ecc...
La nona edizione, che inaugurerà il 03 maggio 2019, mira a consolidare il lavoro di organizzazione, curatela e sensibilizzazione alla fotografia condotto finora, ma si pone un obiettivo ancora più ambizioso: allargare fisicamente gli allestimenti dal solo comune di Mogoro (OR), luogo dove finora si è svolto il festival, a tutto il territorio dell'Unione dei Comuni Parte Montis e creare un festival diffuso e di comunità che porti l’arte fotografica in strada e non circoscritta ad un immobile, rendendo tutti i piccoli paesi di Mogoro, Masullas, Simala, Gonnostramatza, Siris e Pompu (OR) dei veri e propri musei a cielo aperto.
Il tema è stato suggerito, come ormai consuetudine, dal titolo di una nota canzone del panorama cantautorale italiano. Saranno infatti le note dell’eclettico e barbuto Vinicio Capossela a fare da filo conduttore alle mostre, le quali si interrogheranno (come faremo tutti noi e i visitatori) sul quesito: “Che coss’è l’Amor?”. Una domanda per nulla scontata, se si pensa che alcune lingue, come l’arabo, declinano questo sentimento in mille modi diversi…estasi, passione, amore fisico, delle volte impossibile, filosoficamente platonico, verso tutto o proprio niente. Si può amare un uomo, una donna, un animale, la propria terra, gli amici e la famiglia, il riflesso di uno specchio, un libro, una canzone, il profumo del caffè che riporta alla mente un ricordo caro…
Dal 25 ottobre 2018 al 25 febbraio 2019 è aperta, inoltre, la partecipazioneal Premio BìFotoper tutti i nuovi talenti che vogliono proporre il loro progetto fotografico ed esporre gratuitamente durante la manifestazione. Ogni concorrente può presentare da un minimo di uno ad un massimo di tre progetti fotografici (dalle 8 alle 12 fotografie cadauno), corredati da una breve biografia e una descrizione del lavoro svolto. Il concorso ha come filo conduttore il tema dell’intero Festival, "Che Coss'è l'Amor?", declinabile senza vincoli o limiti. Il concorso premierà i 3 progetti fotografici migliori, scelti da una giuria di professionisti del settore in base ai seguenti parametri: attinenza delle immagini con il tema scelto, forza del racconto, originalità del lavoro svolto, qualità artistica delle immagini. I tre fotografi selezionati saranno invitati ad esporre nei giorni del Festival e il loro lavoro comparirà nel catalogo, che ogni anno produciamo, curato dalla Soter editrice. A questo link, la call ed il regolamento per poter concorrere:
http://www.bifotofest.it/premio_bi_foto_fest_2019_che_coss_e_l_amor-n3137
La questione è semplice: portare avanti un progetto nato tra amici, quasi per gioco, si è trasformato oggi in un impegno grande e oneroso. Nonostante la collaborazione di preziosissimi volontari, di Sandro Iovine e FPmag (da anni media partner del festival), di Salvatore Picciuto (MyPhotoPortal) ed il sostegno dell'Unione dei Comuni Parte Montis, il BìFotoFest ha ormai acquisito un interesse internazionale che richiede sempre più spese da sostenere. Spese per stampe e allestimenti di qualità, per traduzioni e materiale informativo, per progettare eventi didattico-culturali e metterli in pratica.
Abbiamo deciso di abolire il costo del biglietto d'ingresso di 3€ che fino allo scorso anno eravamo costretti a richiedere...perchè vogliamo che il BìFotoFest e il linguaggio fotografico arrivino a più persone possibili per stimolarli sull' importanza di essa come mezzo per “leggere” e affrontare il mondo. Infatti, grazie alla soggettività con cui il messaggio fotografico viene interpretato, questa arte si presta, più di ogni altra, ad essere fruita da chiunque, senza limiti di età e d’estrazione socio-culturale.
Perchè crediamo che in questo momento storico sia importante continuare a scrutare il mondo attraverso l’occhio di qualcuno “altro da sè”, di immedesimarsi nel racconto, entrare in empatia con il soggetto ritratto, scoprire bellezze o difficoltà di luoghi vicini e lontani...e sentirsi parte attiva nella costruzione della società futura.
In un territorio con un forte indice di spopolamento come quello della regione storica della Marmilla, il BìFotoFest si propone come esempio di resistenza e di reazione giovanile all’emigrazione dalla Sardegna, essendo una vetrina imperdibile per nuovi talenti fotografici sardi e nazionali...e per ribadire, ancora una volta, che la cultura è ricchezza per tutti.
N.B. I gadgets messi a ricompensa sono delle edizioni 2013, 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018. I cataloghi sono la pubblicazione cartacea che ogni hanno produciamo come resoconto del Festival e in cui si ritrovano i progetti fotografici dei fotografi che hanno esposto in quella data edizione.
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