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Birthplace è la ricapitolazione di un percorso, un “risalire la corrente” della memoria per tornare al luogo di nascita, dove il potenziale è al massimo e le possibilità infinite, e poi fare di questo luogo il punto di partenza di una nuova vita qui ed ora. Nuova perché più intensa, perché mi vede più consapevole delle possibilità, più capace d’amare, più presente a me stesso e agli altri, più creativo. È uno specchio di quanto successo nella mia vita: partito dal Salento, giunto oltreoceano, poi finalmente l’incontro con me stesso e infine un “ritorno” che mi ha fatto vedere ogni cosa in modo nuovo.
L'intenzione di questa musica è quella di far emergere, fra le tante emozioni, soprattutto due: una, quella che nella mia testa io chiamo “estasi”; è l’emozione che provo nella contemplazione della bellezza assoluta che sorge quando io e il mondo facciamo la pace: mi succede soprattutto quando smetto di fuggire e, nel mio luogo di nascita, alzo gli occhi leggermente al cielo, tornando a vedere il miracolo della vita, me sospeso tra cielo e terra, tra tramonti e albe infinite, montagne profonde, cattedrali della natura, la condivisione di tutto questo con gli altri, nello scrigno della relazione. L’altra emozione è quella della gratitudine per il miracolo compiuto dalla vita ogni volta che scopro un modo nuovo, creativo, meraviglioso di superare una difficoltà che temevo letale, che fino a quel momento mi aveva tenuto sotto scacco, e che ora, grazie al miracolo, vedo da un punto di vista completamente nuovo.
Le parti tematiche (che sono il “seme” dei brani) nascono da idee provenienti da “appunti di viaggio”: note vocali prese al volo durante i frequenti viaggi che accompagnano la mia vita, ma talvolta anche da stati di ispirazione prodotti da circostanze particolarmente emozionanti della vita, momenti in cui il canto e il suono sembrano una perfetta opportunità di relazione con sé stessi. Intorno a queste "idee seme" ho sviluppato la parte armonica dei brani, utilizzando una tecnica mista (tonale, modale, atonale) nello sforzo costante di tenere vicini i rispettivi piani espressivi in una danza sempre più complessa e, allo stesso tempo, concreta.
L’idea musicale ha bisogno di prendere forma e diventare suono. A tal fine ho scelto di condividere il lavoro con Dario Congedo e Luca Alemanno, una coppia ritmica che ha già maturato anni di collaborazione in un ampio spettro di stili e circostanze musicali. Il lavoro di costruzione del sound del trio è stato veloce ed entusiasmante. La prontezza, la raffinatezza e l'intelligenza musicale di questi musicisti è un gioiello. A questa line-up si aggiunge la voce di Carolina Bubbico, ospite su due tracce del disco: momenti in cui è necessario il canto vero e proprio, la voce, a sottolineare l'origine interiore di queste melodie. Ho pensato a Carolina perché ha una voce che è contemporaneamente di bambina e di donna, innocente e saggia insieme, un simbolo del viaggio nel tempo che è qui rappresentato.
Il booklet del cd conterrà le illustrazioni create da Benedetta Longo per questa musica: si tratta di dieci tavole per nove brani, un viaggio attraverso l’immagine che tenta un movimento in ascesa. Una scala di cui ogni traccia diviene un gradino, un nuovo orizzonte che trova nella precisione del simbolo e nell’ evanescenza dell’acquerello la ricerca della musica.
L’intento è quello di partire dal silenzio, una preparazione all’ascolto e quindi da una tavola senza nome e senza corrispettivo nella musica. Le tavole successive sono dedicate ad ogni singolo brano e percorrono quel ritorno “a casa” di cui sentiamo costantemente il richiamo.
Le riprese, il missaggio ed il mastering di questo lavoro non possono che essere affidate alle mani attente e preziose di Valerio Daniele, la cui attenzione per l'autenticità del suono e dell'esecuzione è ben nota fra gli addetti ai lavori. La grafica del cd, costruita ad arte per accogliere le tavole create da Benedetta, è curata da Enrico Rollo.
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English version:
Birthplace is the recapitulation of a path, "tracing the current" of memory to return to the place of birth, where the potential is at its highest and the possibilities endless, and then make this place the starting point of a new life here and now. New because more intense, because it sees me more aware of the possibilities, more capable of loving, more present to myself and others, more creative. It is a mirror of what has happened in my life: I started from Salento, arrived overseas, then finally the meeting with myself and finally a "return" that made me see everything in a new way.
The intention of this music is to bring out, among the many emotions, especially two: one, the one that in my head I call "ecstasy"; it is the emotion I experience in contemplating the absolute beauty that arises when I and the world make peace: it happens to me especially when I stop running and, in my birthplace, I raise my eyes slightly to heaven, returning to see the miracle of life, suspended between heaven and earth, between sunsets and infinite dawns, deep mountains, cathedrals of nature, sharing all this with others, in the chest of the relationship. The other emotion is that of gratitude for the miracle accomplished by life every time I discover a new, creative, wonderful way to overcome a difficulty that I feared lethal, which until then had kept me in check, and what time, thanks to miracle, I see from a completely new point of view.
The thematic parts (which are the "seed" of the songs) are born from ideas from "travel notes": vocal notes taken on the fly during the frequent journeys that accompany my life, but sometimes also from states of inspiration produced by circumstances particularly exciting moments of life, moments in which singing and sound seem like a perfect opportunity for relating to oneself. Around these "seed ideas" I developed the harmonic part of the pieces, using a mixed technique (tonal, modal, atonal) in the constant effort to keep the respective expressive levels close together in an increasingly complex and at the same time concrete dance.
The musical idea needs to take shape and become sound. To this end I have chosen to share the work with Dario Congedo and Luca Alemanno, a rhythmic couple that has already matured years of collaboration in a wide spectrum of musical styles and circumstances. The construction work of the trio sound was fast and exciting. The readiness, refinement and musical intelligence of these musicians is a jewel. To this line-up is added the voice of Carolina Bubbico, guest on two tracks of the album: moments in which it is necessary the actual singing, the voice, to emphasize the inner origin of these melodies. I thought of Carolina because she has a voice that is both a child and a woman, innocent and wise together, a symbol of time travel that is represented here.
The CD booklet will contain the illustrations created by Benedetta Longo for this music: it consists of ten tables for nine tracks, a journey through the image that attempts a rising movement. A staircase whose every trace becomes a step, a new horizon that finds the search for music in the precision of the symbol and in the evanescence of the watercolor.
The intent is to start from silence, a preparation for listening and then from a table without name and without consideration in music. The following tables are dedicated to each single piece and cover that return "at home" of which we constantly hear the call.
The shooting, mixing and mastering of this work can only be entrusted to the careful and precious hands of Valerio Daniele, whose attention to the authenticity of sound and performance is well known among the experts. The graphics of the CD, artfully built to accommodate the tables created by Benedetta, is curated by Enrico Rollo.
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