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Ciao, sono Jonas, uno studente di cinema che sta per intraprendere un viaggio molto personale: realizzare il primo cortometraggio.
Christian, 28 anni, fatica a voltare pagina dopo la rottura con la sua fidanzata, avvenuta quando ha espresso il desiderio di formare una famiglia. Perso nel dolore, si isola sempre di più, lasciando che il suo appartamento—proprio come la sua mente—sprofondi nel caos e nell’abbandono.
Un giorno, Aaron, il suo uomo delle pulizie di 42 anni, lo trova steso sul pavimento, sopraffatto dalla tristezza. Col tempo, il loro rapporto si trasforma: quello che inizia come semplice routine domestica diventa qualcosa di più profondo. Aaron, inconsapevolmente, aiuta Christian a rimettere ordine non solo nella sua casa, ma anche nel suo mondo interiore. Non con parole o consigli, ma semplicemente con la sua presenza silenziosa e costante.
Questo cortometraggio esplora la solitudine, il dolore inesprimibile e i modi silenziosi in cui le connessioni umane possono nascere nei momenti più inaspettati. Al centro della storia c’è il tema della mancanza di affetto familiare—di come la distanza emotiva possa segnare il desiderio di intimità di una persona e di come quel bisogno si manifesti nell’età adulta.
Mi ispiro al cinema contemplativo, influenzato da registi come Edward Yang e Tsai Ming-liang, e voglio creare un mondo in cui i silenzi parlano più delle parole, dove l’assenza pesa tanto quanto la presenza. L’ambiente gioca un ruolo cruciale: l’appartamento di Christian è il riflesso del suo stato interiore, e il lavoro metodico di Aaron nel ripulirlo diventa una forma discreta di compagnia e cura.
Questo film non offre soluzioni facili, ma racconta il lungo e spesso invisibile percorso della guarigione emotiva. È una storia di piccoli gesti silenziosi, quelli che ci tirano indietro dal baratro e ci ricordano che, anche nella solitudine, non siamo davvero soli.
Dare vita a CLEAN è una sfida entusiasmante sotto molti aspetti. Sebbene la storia in sé non sia eccessivamente complessa, la sua forza risiede nell'ambientazione e nell'impatto visivo. La scenografia è il cuore della narrazione: ogni dettaglio svolge un ruolo cruciale nel trasmettere il messaggio e l'atmosfera. Per questo motivo, una parte significativa del budget sarà destinata alla sua realizzazione, garantendo un'estetica curata e immersiva.
Oltre alla scenografia, è fondamentale avere un cast e una troupe motivati e professionali, oltre a delle ottime attrezzature per rendere un lavoro ottimo e ben curato. Per supportare al meglio i talenti coinvolti, è necessario un budget adeguato che assicuri le migliori condizioni di lavoro possibili.
CLEAN è un progetto che punta alla qualità, e ogni investimento sarà determinante per dare vita a questa visione cinematografica in modo coinvolgente e coerente.
Questo progetto significa moltissimo per me, e ogni contributo, grande o piccolo, può fare la differenza. Se non puoi donare, condividere questa campagna è altrettanto prezioso!
Grazie per credere nel cinema indipendente e nelle storie che danno voce ai sentimenti più intimi e inespressi
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