Una campagna di
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Il progetto CLICHÉ. Il folklore in un altro senso, ideato dal gruppo folkloristico La Clicca de Saint-Martin-de-Corléans di Aosta in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) della Valle d’Aosta, evidenzia sin dal titolo la volontà di unire realtà culturali e sociali del territorio apparentemente distinte, andando a scardinare reciproci stereotipi e clichés e promuovendo di un nuovo modo di concepire e trattare la disabilità e il folklore.
Il progetto si presenta come un unicum nel contesto regionale, nazionale e internazionale e avvia una sperimentazione in grado di unire folklore e disabilitàvisiva offrendo ai membri di entrambe le associazioni l’opportunità e gli strumenti per una reciproca conoscenza e per la definizione di un “linguaggio” comune in grado di generare un dialogo paritario e inclusivo e di favorire la crescita personale di tutti i partecipanti.
L’esperienza ha condotto, al termine di un ciclo di prove durato circa due mesi, alla creazione di uno spettacolo folkloristico congiunto tra membri della Clicca e persone non vedenti e ipovedenti per condividere con la cittadinanza il percorso effettuato, valorizzando al contempo la funzione relazionale e socializzante del ballo e della musica.
Al fine di tenere traccia del percorso realizzato e di comunicare e diffondere tutti quegli elementi virtuosi che possono trasformare un progetto in una buona prassi o in un modello esportabile anche in altri contesti, l’intero processo è documentato dal regista Alessandro Stevanon attraverso un cortometraggio in grado di restituire tutta quella dimensione legata alla sensorialità, alla percezione e all’emozione (ascolto, spazio, movimento, tatto, odore, contatto, ecc.) che rende questa esperienza unica.
L’idea di affrontare il tema dell’unire folklore e disabilità attraverso il documentario mi è stata fornita, con grande piacere, da Marco Vigna, presidente di La Clicca. Sin da subito il desiderio è stato quello di realizzare un film che andasse bene anche per un pubblico di non vedenti, aspetto sicuramente non semplice ma, cosa condivisa con la produzione, assolutamente essenziale. La storia che verrà raccontata sullo schermo cercherà di far vivere gli spazi attraverso un importante lavoro sul sonoro. Il mondo della cecità dovrà essere accessibile a tutti gli spettatori al fine di abbattere le barriere e le differenze che sono alla base del progetto “CLICHÉ. Il folklore in un altro senso”.
Vedere appare un atto semplice, eppure è estremamente complesso. Noi non ci poniamo molta attenzione; ogni mattina ci svegliamo, apriamo gli occhi ed osserviamo il mondo che ci circonda. Lo facciamo senza pensare. Vedere è un fenomeno tanto complicato quanto dato per scontato. I nostri personaggi, grazie alla loro cecità, “vedono” il mondo in modo diverso e di certo non meno interessante. Attraverso le loro parole e i loro vissuti cercheremo di rendere percepibile un mondo “nascosto” che nonostante sia lo stesso sembra essere un altro.
L’intera visione della realtà si modifica e con essa la sua comunicazione. Saranno la musica e la danza gli elementi leganti in grado di far comunicare questi due mondi che, in questo progetto, vogliono incontrarsi in un punto comune sotto forma di documentario.
Un racconto documentario girato molto da vicino, dentro un'intimità fatta di gesti, suoni e danze che sfuggono allo sguardo superficiale.
Alessandro Stevanon, regista
Abbiamo realizzato questo progetto grazie al contributo di fondazioni ed enti pubblici.
Abbiamo lanciato il crowdfunding per sostenere le ultime spese di post-produzione audio e video necessarie per finalizzare il film. Un elemento importante cui dedichiamo particolare attenzione è la realizzazione di un audiocommento che consentirà a vedenti e non vedenti di andare al cinema assieme, nella stessa sala, per godere dello stesso film attraverso un sistema di audiodescrizione che restituisce azioni, stati d’animo, situazioni e paesaggi.
Diventa promotore di questa esperienza!
La Clicca de Saint-Martin-de-Corléans
L’associazione culturale La Clicca de Saint-Martin-de-Corléans nasce nel 1958 con l’obiettivo di salvaguardare e riproporre un ampio repertorio di musiche, danze, strumenti e costumi popolari frutto del lavoro di ricerca storica ed etnografica dei suoi componenti. Date le numerose adesioni da parte di giovani e bambini, nel 1989 la Clicca inaugura la sezione “Enfants” composta da bambini tra i 3 e 14 anni. Ad oggi l’associazione conta una cinquantina di soci ordinari, di cui circa la metà attivi nel gruppo degli “Enfants”. Tanto la sezione “Enfants” quanto quella degli adulti partecipano ad iniziative, festival e spettacoli ottenendo diversi riconoscimenti sia a livello locale che nazionale e internazionale.
Dal momento che proprio la relazione e il dialogo costituiscono il valore aggiunto di associazioni quali la Clicca de Saint-Martin-de-Corléans, gli elementi di confronto fungono da spinta continua di inclusione e di messa in discussione propositiva, in una logica che mira a tutelare elementi del passato in totale continuità con spunti e stimoli culturali e tecnologici dell’attualità
Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti - Valle d'Aosta
Nel 1948 prende vita la sottosezione valdostana dell’Unione Italiana Ciechi con l’obiettivo di promuovere e attuare l’equiparazione e l’inclusione sociale delle persone cieche e ipovedenti in ogni ambito della vita civile e di contrastarne ogni forma di discriminazione. Nel corso del tempo l’UICI amplia il ventaglio di attività e servizi sul territorio, offrendo oggi sia supporto nell’assistenza (patronato, accompagnamento, forniture di ausili, stampa in Braille, ecc.) sia percorsi di formazione (corso Braille, corso di orientamento e mobilità, corso di informatica, ecc.) sia veri e propri eventi di sensibilizzazione (cene al buio, visite guidate, ecc.).
Alessandro Stevanon, regista
Nasce ad Aosta nel 1982. Terminati gli studi presso l'Istituto di Stato per la Cinematografia "Roberto Rossellini" di Roma, dal 2004 lavora come produttore, direttore della fotografia e regista in Italia e all'estero. Nel 2004 fonda la casa di produzione Ezechiele 25:17 con la quale produce la maggior parte delle sue opere. I suoi film sono stati selezionati e proiettati in oltre 150 festival in 21 paesi del mondo e conquistando complessivamente 40 tra premi e riconoscimenti. Per la televisione ha realizzato documentari per la RAI Radiotelevisione Italiana e la RSI Radiotelevisione svizzera italiana. Si occupa inoltre di formazione professionale in ambito cinematografico collaborando con enti e associazioni e di formazione in ambito scolastico in particolare con le scuole primarie e secondarie di primo grado.
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