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La volpe è l'animale selvatico più domestico o l'animale domestico più selvatico?
Volpi Metropolitane è un collettivo artistico che ha base a Torino. Il suo lavoro spazia nei campi delle arti visive e performative, scandito da passi leggeri e primitivi. Ad oggi, i volti delle volpi sono quelli di Valentina Bosio, performer, coreografa e autrice, e Nicolas Toselli, attore, autore, e videomaker del progetto.
Immaginiamo il corpo umano come un paesaggio: anch'esso ospita zone industriali e riserve naturali, possiede edifici dismessi o fertili terreni coltivati. Come nella città, tutta una gerarchia di potere regge la sua unità, un ambiguo pudore nasconde e illumina la sua massa, abitudini su abitudini consolidano lo sfruttamento di certe zone destinando all'incuria altre. Convinti di possedere senza eccezioni questo paesaggio epidermico, chiamiamo “nostro” il corpo che siamo, come crediamo nostro il luogo che abitiamo. Ma, negli interstizi fra un muscolo e l'altro, tra il bicipite e il tricipite come fra l'ano e il sesso, nelle porzioni ignorate dalle esigenze produttive quotidiane, qualcosa pulsa a nostra insaputa come un singhiozzo; mentre presso la riva del fiume, lungo le crepe della speculazione edilizia o tra le piastrelle d'ingresso dell’ipermercato, tutti i giorni spuntano ciuffi di Gramigna, Farinaccio e Romice incuranti dell'ordine apparente che fingiamo di abitare.
Nell'intersezione fra danza e arti multimediali, indaghiamo questa vita tra i margini. Sentiamo l'esigenza di rivedere criticamente la percezione che abbiamo dei corpi che siamo e dei luoghi che abitiamo, a partiredalla loro relazione. Troviamo necessario soffermarci sul bisogno collettivo di liberarsi da gesti codificati che siamo soliti adempiere nel quotidiano, per assecondare un movimento spontaneo, genuino e liberatorio, in tacita evoluzione tra i residui.
Sulla scia di esperienze multidisciplinari, consolidate da più autori quali il paesaggista Gilles Clément, i coniugi Halprin e il gruppo dei Situazionisti, vorremmo consolidare una pratica laboratoriale per mettere a verifica e condividere l’indagine in una forma a tutti accessibile. Questa sarebbe composta di due azioni: la ricerca sul corpo in movimento, che parte da esercizi sulla consapevolezza corporea e la percezione del nostro essere nello spazio, per arrivare al movimento danzato come primitivo impulso ludico; l'esplorazione dei territori che abitiamo, per conoscere e misurare l'impatto psicologico e biologico che producono in noi, per coglierne insospettabili relazioni tra i “loro” luoghi e i “nostri” luoghi anatomici. Queste due fasi procederanno contemporaneamente e in dialogo, rielaborando in sala quanto esperito all'esterno e viceversa. I partecipanti verranno inoltre invitati occasionalmente a documentare gli incontri con il supporto di vari strumenti mediali, utili a fissare, per poi manipolare, quanto sperimentato.
Il processo di ricerca verrà registrato e divulgato attraverso la realizzazione di un breve documentario e, infine, la messa online di un sito internet interattivo volto a rendere fruibili i contenuti raccolti durante il percorso; i quali, come cellule e tessuti compongono gli esseri umani, andranno a formare un unico “corpo-paesaggio” digitale – un eccentrico archivio di modi, abitudini e innovazioni di abitare il paesaggio, il corpo e il corpo come paesaggio in movimento!
La pratica laboratoriale sarà condivisa gratuitamente, all'interno di spazi, realtà o associazioni particolarmente attente alla promozione di attività sociali, perché ci accorgiamo che di giorno in giorno subiamo un processo che rende privilegio quanto di noi e delle nostre esperienze dovrebbe essere più essenziale e primitivo. Il diritto allo stupore e al gioco di città, come il diritto all'esplorazione del movimento ludico, si restringe, includendo solo coloro che possono permetterselo.
Per iniziare fin da subito lo scambio che vorremmo alla base di questa indagine,
rendiamo i nostri sostenitori partecipanti attivi di ERBACCE PERENNI.
COME?
Con il sostegno al progetto ti offriamo la possibilità di essere aggiornato
sull’evoluzione del lavoro tramite una newsletter dedicata, con la quale riceverai, inoltre,
materiale testuale e audiovisivo ulteriore a quello visibile sui nostri canali web
e l’opportunità di poter collaborare attivamente alla ricerca mediante
la condivisione di domande e contenuti multimediali.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.
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