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Comunità resilienti e rigenerative

Una campagna di
Comunità rigenerative APS

Contatti

Una campagna di
Comunità rigenerative APS

Comunità resilienti e rigenerative

Campagna terminata
  • Raccolti € 3.343,00
  • Sostenitori 40
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Food & agricoltura
  • Obiettivi
    12. Consumo e produzione responsabili
    13. Agire per il clima
    15. Vita sulla terra

Una campagna di 
Comunità rigenerative APS

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Il Progetto

[PDF scaricabile IT]

Puntiamo in alto. Per delle buone ragioni...      

Un obiettivo mozzafiato di 500.000 €?

Sì, un'indicibile e folle speranza di poter puntare in alto, poter fare tutto quello che sappiamo di poter realizzare.

Allo stesso tempo, un progetto chiaro e trasparente, preciso che affrontiamo anche a tappe, con qualsiasi importo potremo raggiungere. Se potete, sospendete il giudizio sull'immensità della richiesta e seguiteci in questo nostro raccontarci.

Ci sentiamo raggianti, abbiamo un profondo bisogno di contribuire e un bisogno di speranza che (anche per chi non ha soldi e non vuole indebitarsi e soggiacere alle logiche finanziarie dominanti) sia possibile agire in maniera davvero incisiva e trasformativa. Con urgenza. L'urgenza del pianeta surriscaldato e spopolato di vita animale. L'urgenza nostra di creare cibo e comunità per rinascere dalle ceneri della pandemia. Adesso!

Vogliamo che sia possibile anche per "la gente comune", e non solo per i "potenti" che hanno accesso a tutta la finanza che vogliono, realizzare progetti con budget di molti zeri.

Ci stareste a dimostrare al mondo intero che insieme diventa davvero possibile?


In breve

Le crisi globali (climatica, ecologica, sanitaria, geopolitica) chiedono con urgenza cambiamenti trasformativi. Vogliamo essere il cambiamento che riteniamo necessario nel mondo.

Per creare insieme comunità resilienti, sfidiamo insieme il sistema finanziario e il contesto politico. Creiamo un abitare condiviso, comunità e villaggi ecologici, puntando all’autosufficienza alimentare ed energetica, e alla totale autonomia per tutti i bisogni, dal cibo alla casa, ai vestiti, etc.

Abbiamo iniziato già a coltivare nel pieno rispetto dell’ecologia, con approcci ispirati alle conoscenze in agroecologia di uno dei promotori del progetto, Marco Bertaglia, e alle pratiche di Coltivazione Elementare di Gian Carlo Cappello. Rispetto globale e coerente dell’ecologia: riduzione dei consumi, assenza totale di prodotti agroindustriali, plastica, etc., toilette a compost saranno alcuni degli elementi fondanti del nostro vivere insieme.

Creiamo insieme i sistemi dialogici alla base del nostro vivere insieme: accordi espliciti per il sistema decisionale, il sistema di flusso di informazioni, il sistema di gestione delle risorse, il sistema di feedback aperto e immediato, e il sistema di trasformazione dei conflitti (giustizia riparativa e rigenerativa).

Vogliamo diventare un punto di riferimento e coinvolgimento delle comunità locali pre-esistenti, perché i cambiamenti trasformativi che sono necessari e urgenti potranno essere raggiunti solo insieme.


Approfondimenti

Essere il cambiamento

Per evitare (o piuttosto almeno in parte riuscire a moderare e affrontare) la devastazione incombente per tutte le crisi sociali, geopolitiche, climatiche, ecologiche (e di conseguenza anche sanitarie) in corso, crediamo che occorrano urgentemente cambiamenti trasformativi in tutto quello che facciamo: nell'economia e nello stile di vita che abbiamo adottato per soddisfare i bisogni, fin nei valori e paradigmi su cui il nostro modello di "sviluppo" si è fondato.

La situazione estrema (su cui esiste ormai un consenso globale) richiede un cambiamento di rotta radicale e urgente.

Siamo un gruppo vario di persone di ogni età determinate a rendere concreto e reale un modello nuovo di società che pratica un'ecologia agroalimentare e umana aperta al mondo. Desideriamo profondamente essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo. In questo progetto di vita, vogliamo realizzare insediamenti umani resilienti e autonomi, puntando all'autosufficienza alimentare ed energetica e a una nuova solidarietà sociale ed economica. Vogliamo co-costruire comunità locali attive, resilienti, che insieme risponderanno meglio alle crisi già in atto e a quelle che verranno. Il nostro progetto spazia dalla A di AUTOSUFFICIENZA ALIMENTARE alla Z di ZERO NETTO delle emissioni di gas climalteranti.

Per fare questo, vogliamo rimboccarci le manichee lavorare la terra e la mente, seminare verdure e coltivare emozioni. Aperti alle altre comunità locali, radicati nel territorio, creando un'economia differente. Insieme.

Per cambiare il mondo, vogliamo iniziare da noi. Siamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno.


Cosa vogliamo fare?

Un luogo, i primi passi

Siamo a Castiglione Ossola, nel Comune di Calasca Castiglione, im Valle Anzasca, una delle magnifiche valli ossolane Da qui si sale al Monte Rosa, alla sua parete est, famosa e unica parete hymalayana d'Europa.

Qui esistono 240 km di terrazzamenti abbandonati, molte piccole frazioni collegate da una rete sentieristica ben mantenuta, "La Via del Pane": ogni frazione aveva almeno un forno collettivo (a volte più di uno) dove si panificava la segale coltivata ovunque. Tutta la vallata era coltivata: segale, miglio, panico, mais, verdure, legumi, frutta, vite, castagneti, e via dicendo. I mulini trasformavano in farina i cereali e le castagne, si faceva l'olio di noci con i torchi a leva. Le donne viaggiavano fino a Novara, prevalentemente a piedi, con le gerle piene di frutta per barattarla con il riso.

Un potenziale di autosufficienza, di recupero... una necessità impellente di fronte alla gravità delle crisi climatica e ecologica.

Un abitare condiviso e autonomo

Abbiamo iniziato a affittare una grande casa condivisa, come base di partenza, trampolino di lancio, primo punto di accoglienza per le persone che si avvicinano al progetto e volontari che vengono a aiutarci.

Siamo in località Castiglione Centro, nel Comune di Calasca Castiglione, in Valle Anzasca, una delle valli ossolane, in provincia di Verbania. Qui abbiamo iniziato a vivere e coltivare. Creare comunità e recuperare terrazzamenti abbandonati.

Il nostro sogno, in prospettiva di medio e lungo termine, è quello di permettere a chiunque si unirà al progetto di comprare e/o di rendere abitabile e produttivo i luoghi dove vivere insieme e coltivare, producendo cibo per noi, per la comunità vicina, per chi vorrà passare del tempo con noi, in un modo che sia davvero in piena armonia con le leggi ecologiche.

Vogliamo costruire una cellula di resilienza che apprenda dagli esempi già presenti in varie parti dell'Italia e del mondo e che riesca a fornire risposte socialmente innovative. L'idea che ci guida è quella di non intrappolarci nelle dinamiche finanziarie e commerciali che finiscono, nella maggior parte dei casi, per snaturare tanti progetti simili a questo negli intenti.

Questa è la prima ragione di questo crowdfunding: essere indipendenti dal dover rimborsare un prestitoimportante, e quindi finire strangolat* dagli interessi sul capitale (che fanno solo gli interessi del Capitale). Evitare di ridursi a "mera azienda agricola", a progetto commerciale, senza l'aspetto sociale e comunitario, ed evitare anche di diventare una comunità "corsificio", che raccolga soldi offrendo corsi e chiedendo corrispettivi monetari per i servizi offerti, per poi comprare cibo nei supermercati, non avendo le energie per produrlo.

Vogliamo creare una comunità che sia un modello e allo stesso tempo aperta sul mondo, iniziando dalla comunità locale già esistente, rivitalizzando spazi, in funzione dei bisogni rilevati insieme sul territorio. Insieme,intendiamo, con tutte le persone che vivono nel territorio dove ci siamo istallati e che manifestano passo a passo il desiderio di creare legami con noi.

Non di solo pane

Cibo per il corpo

Vogliamo dare a noi stess* e a* altr* (la comunità locale, e anche chi verrà a passare un po' di tempo con noi) accesso a cibo di qualità, prodotto secondo la scienza dell'agroecologia, inserendosi in punta di piedi nei cicli biogeochimici e negli equilibri ecologici del pianeta, e puntando gradualmente nel tempo a produrre tutto ciò di cui abbiamo bisogno per vivere.

Il Insetto utile alle colturesistema agro-alimentare mondiale, dal campo al nostro piatto e oltre (inclusi i rifiuti) produce da un quarto fino a un terzo di tutte le emissioni a effetto serra (IPCC, 2019). Inoltre, è il principale responsabile della distruzione degli ecosistemi e dell'annichilazione biologica della sesta grande estinzione di massa in corso.

La base del nostro sostentamento è prevalentemente vegetariana, in realtà quasi esclusivamente vegana, seppure questo non sia un dogma e ci siano tra di noi persone ad alimentazione onnivora. Senza che questo diventi un'imposizione su tutte e tutti, decidiamo attualmente di rinunciare agli allevamenti poiché il loro impatto è drammatico sull'utilizzo delle risorse e la quantità di terre necessarie. L'eccezione saranno le uova di galline di razze minori e in via di scomparsa, allevate allo stato semi-brado al margine del bosco, con un minimo di 50 metri quadrati per gallina e accesso a pascolo e bosco, uno stile di vita naturale e senza alterazioni del loro ciclo circadiano (senza aumentare artificialmente le ore di luce per produrre più uova), nel rispetto totale delle esigenze etologiche, a scapito di una parte di produzione potenziale, accettando di produrre meno (anche solo 100 uova per gallina all'anno invece di 150-300) piuttosto che cadere nei più efferati eccessi dell'antropocentrismo produttivista.

finocchi, broccoli, radicchiAbbiamo iniziato a coltivare e ci prefiggiamo di sviluppare coltivazioni di frutta, verdure, cereali, con metodi ecologici, ben oltre il biologico dei disciplinari e regolamenti, quelli che misteriosamente vanno bene anche per le aziende gigantesche e i supermercati. Noi coltiveremo senza nessun input esterno, senza distruggere il suolo, mantenendolo coperto con la pacciamatura naturale, senza nessuna eccezione. Ci ispiriamo al "non-metodo" di Gian Carlo Cappello e seguendo le conoscenze scientifiche in agroecologia di uno degli ideatori di questo progetto, Marco Bertaglia, dottore di ricerca in scienze agrarie e fino a dicembre 2019 responsabile di progetti scientifici in agroecologia nel gruppo "Suolo" al Centro comune di ricerca.

Marco si è staccato volontariamente dal Centro comune di ricerca per un profondo senso di frustrazione e preoccupazione, sfiduciato che la scienza riesca a farsi ascoltare dalla politica, allarmato dalla distruzione in atto, e desideroso di fare con le proprie mani qualcosa di concreto e pratico per aZucchini su pacciamaturattuare direttamente il cambiamento necessario. Le esperienze dell'ampia rete di Agroecology Europe cui Marco appartiene saranno coinvolte, così come l'associazione italiana per l'agroecologia.

Le produzioni raggiunte con quest'approccio, oltre che favorevoli all'ecologia e migliori qualitativamente, sono anche quantitativamente superiori alla media delle produzioni agricole tipiche delle regioni e dei suoli ove sono già state sperimentate. Per esempio, in provincia di Varese a fronte di medie statistiche tra 1,7 e 3 kg di verdure a metro quadrato, le produzioni con questo metodo vanno dai 3 ai 5 kg per metro quadrato in annate siccitose e difficili.

Cibo per la mente

Il nostro progetto ambisce a rispettare gli equilibri ecologici del pianeta e, nello stesso tempo, soddisfare i bisogni umani. Vogliamo vivere una vita che sia semplice, a basso impatto, e al contempo pienamente soddisfatta nelle normali esigenze (spazio, riparo dalle intemperie, protezione, sicurezza, comfort: cibo, un tetto sulla testa, vestiti, tempo dedicato allo svago e allo sviluppo personale). Questo pone sfide specifiche anche alle tecnologie utilizzate, per esempio nelle attività finalizzate a produrre cibo, e per quanto riguarda i fabbisogni energetici (luce, calore, etc.) e costruttivi.

Non vogliamo ricorrere allo sfruttamento dei combustibili fossili: ci stanno portando verso un catastrofico riscaldamento globale medio a fine secolo di almeno 3°-4°C se non oltre.

Questa ambizione implica ricorrere nuovamente all'ingegnosità dell'essere umano, ovviando alla scomparsa delle tecnologie intermedie mediante lo sviluppo di tecniche e tecnologie appropriate e a piccola scala, autonome. Inventività, apprendimento costante, innovazione e recupero di conoscenze tradizionali in via d'estinzione sono solo alcuni degli aspetti che ci stanno a cuore. Ci ispira per esempio l'esperienza de L'atelier paysans in Francia: l'autocostruzione di attrezzature agricole adattate.

Effettueremo noi stess* la maggior parte dei lavori necessari per adattare gli edifici esistenti e/o costruire ex novo in terra-paglia con struttura legno o altre modalità naturali un habitat (e accessori) sano e resiliente, a energia passiva. Ricorreremo a una persona specializzata in architettura bioclimatica e case passive a zero energia.

Abbiamo anche il sogno di creare spazi aperti alle comunità attorno a noi. Per citare alcuni esempi, pensiamo a spazi di incontro, a una biblioteca aperta, con centinaia di libri in accesso libero per le comunità circostanti, a un luogo sicuro ove trovare ascolto empatico o semplicemente passare il tempo a contatto con la natura, o a prepararsi e consumare una tisana con le nostre erbe officinali, in un sottotetto di pace e tranquillità.

Cibo per lo spirito

Il conflitto è la conseguenza sana e preziosa di ogni relazione e attività che abbia importanza e significato. Così come stiamo progettando e realizzando i nostri spazi per dormire, cucinare, lavarci... ossia per incontrare tutti i nostri bisogni quotidiani, ugualmente abbiamo già iniziato a occuparci con cura alla progettazione consapevole di sistemi dialogici per la presa di decisioni e per la trasformazione rigenerativa dei conflitti.

Senza sposare nessuna "religione" o dogma imposto dall'esterno, ci incontriamo nella dimensione universalista di una spiritualità nuova: quella di una transizione verso una cultura rigenerativa, resiliente, sana, che aspira all'empatia verso tutt* e verso tutto il mondo vivente. Metteremo in comune le nostre diverse visioni con l'ambizione di riprogrammare i nostri apprendimenti e uscire dagli schemi di giusto/sbagliato, buono/cattivo, per sviluppare una consapevolezza delle relazioni che mira alla connessione tra tutt* attraverso il riconoscimento reciproco dei bisogni umani universali.

L'ambizione di questo progetto si riassume nel fare e nell'esistere insieme, costruendo nel concreto e nel quotidiano un mondo a misura dei nostri ideali. Il sostentamento non deriverà dall'offrire corsi come base di entrate monetarie. Allo stesso tempo, aspiriamo a creare anche occasioni per offrire formazioni e per condivisioni, strutturate e non, di percorsi che risuonano con il nostro, condividendo per esempio le nostre conoscenze offrendo formazioni di comunicazione nonviolenta e di coltivazione ecologica. Intendiamo fare questo con un nuovo modello economico: l'economia del dono.

Economia del dono

Il senso dell'economia del dono per noi può meglio essere inteso mettendo l'accento sulla parola chiave economia. Questo eviterebbe eventuali fraintendimenti sul dono inteso come gratuità, ossia "a senso unico". Facciamo piuttosto riferimento a una corresponsabilità finanziaria nella quale noi intendiamo donare con lo slancio del cuore quello che possiamo donare: condivisione di conoscenze e dei frutti del nostro lavoro. Allo stesso tempo, riconosciamo i nostri bisogni di sicurezza, il voler soddisfare altri bisogni, e avere talvolta necessità di passare per delle strategie monetarie per farlo (pensiamo al caso in cui necessitiamo di acquistare quello che non produciamo noi: una parte del cibo, almeno i primi anni, tessuti e beni durevoli che non riusciremo ad autoprodurre immediatamente, servizi quali per esempio le cure mediche).

La corresponsabilità finanziaria sottintende una condivisione del rischio e della prosperità, l'idea che se vogliamo che un certo progetto esista, affrontiamo insieme, ciascun* secondo le proprie disponibilità e inclinazioni, le necessità monetarie che mantengono in esistenza il progetto.

Non vogliamo entrare in una logica commerciale per un bisogno di coerenza con i nostri ideali di nonviolenza. Crediamo che siamo tutt* più felici nel darci reciprocamente a partire da uno slancio del cuore. Quando metteremo a disposizione gli eccedenti delle nostre produzioni agricole, gli spazi che creiamo e condividiamo, o quella parte delle nostre conoscenze e esperienze da cui altre persone potrebbero voler essere ispirate, lo faremo con la gioia di condividere, senza aspettarci nulla in cambio. Nulla che non sia offerto da chi riceve da noi con lo stesso slancio di contribuire senza obblighi né idee fisse (consideriamo il prezzo su un'etichetta come idea fissa che ispira un senso di dovere da cui abbiamo l'ambizione di liberarci). Allo stesso tempo, la nostra esistenza interdipendente potrà continuare solo se sarà nutrita dalla condivisione aperta dei costi e dei bisogni, e anche delle quantità monetarie di cui necessiteremo.

Questo è il nostro sogno: vivere in uno scambio reciproco che permetta, tra l'altro, l'accesso a cibo per il corpo, la mente e lo spirito a chiunque, indipendentemente da quanto accesso abbia a risorse monetarie.

E questo è solo l'inizio...

Avremmo ancora molto da raccontare, pensiamo però di farlo prossimamente, in una modalità più interattiva.

Abbiamo presentato questo progetto anche online. Trovate una registrazione di una presentazione a questo link.


Luoghi, terre & uso dei fondi raccolti

Ci siamo stabiliti dal 1° luglio di questo 2021 sul territorio di Calasca Castiglione, precisamente in quella che era un tempo nota come “Castiglione Ossola” (519 m slm), oltre che a Drocala (932 m slm), un tempo il centro principale della valle.

Il finanziamento collettivo e solidale che otterremo con questo crowdfunding ci permette l’acquisto e/o la ristrutturazione di edifici e terreni, e la partenza delle attività di coltivazione, acquisto sementi e piantine da trapiantare, e attrezzi mancanti, organizzazione iniziale e spese varie di inizio attività, incluse le spese notarili e le altre spese burocratiche, oltre a garantire la possibilità di acquistare cibo e altri beni che non riusciremo immediatamente a produrre noi stess*.

Abbiamo bisogno del vostro aiuto per sopravvivere in questa fase iniziale in cui non abbiamo ancora l'autosufficienza alimentare e energetica, e per poter anche crescere: accogliere, nutrire, integrare nella nostra realtà tutte le persone che si avvicineranno, pagare affitti, bollette, cibo, piantine e sementi per coltivare. In qualche caso sarà necessario comprare terreni che cercheremo in gran parte di avere in comodato d'uso gratuito.

Lo stato attuale delle finanze è il seguente.

Dal 1 luglio fino a sabato 6 novembre abbiamo:

- Speso: 14.864,07

- Raccolto: 13.343,43

- Stato attuale dell'associazione: -1.520,64

Le spese che abbiamo avuto fino adesso sono state per l’avvio del progetto (3.083,45€), per il vivere quotidiano (cibo per i 4 residenti, più i volontari e le persone che si sono avvicinate al progetto e hanno passato del tempo qui da noi: 2.109,62€; Affitto/bollette: 2.340,69€; Mantenimento della casa: 59,10). Per le coltivazioni (attrezzi: 5.021,41€; sementi: 270,53€; recinti: 1.731,62€; altro: 192,85€). Per novembre e dicembre abbiamo un preventivo di 4.140,00 € principalmente per affitti, caparra di una nuova locazione, e legna. I dettagli si trovano qui e saranno regolarmente aggiornati.

Tutto quello che raccoglieremo ci permetterà di coprire le spese e di progettare e realizzare l’espansione, acquisire case e terreni, ristrutturare, investire in manifesti, locandine, eventi, per farci conoscere ovunque sul territorio innanzi tutto del Verbano-Cusio-Ossola, e territori limitrofi, per attirare a noi persone determinate a ripopolare la montagna e recuperare terrazzamenti, baite, case.

Se dovessimo raccogliere solo 5.000 - 10.000 euro, potremo pagare gli affitti e le altre spese per alcuni mesi e procurarci tutte le sementi e le eventuali piantine per l'inizio delle semine e i trapianti a partire da gennaio/febbraio in semenzaio, poi da marzo e aprile in pieno campo. Costruiremo un semenzaio con materiali di recupero che almeno in parte avranno un costo seppur moderato.

Se riuscissimo a raccogliere 100.000 euro e più, potremmo iniziare ad acquistare e ristrutturare una casa che i proprietari non vogliono dare in locazione. Tre stanze, molti terreni, ben esposta, una grandiosa possibilità di espansione.

Con 500.000 € potremmo iniziare il nostro programma più ambizioso, di recupero di una alla volta di tre borgate completamente abbandonate, Pero, Canova e Laparé. Baite che cadono in rovina, terrazzamenti persi... un paradiso dove creare una vera oasi, un villaggio ecologico davvero radicalmente in armonia con i più profondi ideali e le migliori pratiche, per la civiltà nuova che urla per nascere. E che non può nascere dalla finanza convenzionale, per non corrompersi come altri progetti simili, e restare di noi tutti, della gente, per la gente.

Il nostro indistruttibile desiderio sarà quello che ogni luogo acquisito resti un bene comune. Studieremo insieme alla comunità che vivrà direttamente nel luogo, alle comunità attorno, e a tutt* coloro che ci sosterranno come meglio prenderci cura di quest’aspetto.


CHI SIAMO?

Ci presentiamo qui. Siamo le due persone che hanno pensato, sognato, ideato inizialmente questo progetto che desideriamo promuovere, che tuttavia va al di là di noi, e la quattro persone che vivono insieme sin da luglio 2021 nella prima "casa base" a Castiglione Ossola. L'ambizione è di coinvolgere più persone possibile, anche in chiave evolutiva, per cui immaginiamo un progetto destinato a crescere organicamente, sulla base di alcuni principi e valori fondanti e di una forte idea iniziale;  al contempo lo immiginiamo come progetto che si costruirà insieme alle persone che aderiranno, in un'applicazione dei sistemi dialogici, degli accordi che andremo a definire insieme.

Marco Bertaglia è stato ricercatore al Centro comune di ricerca, con la speranza di riuscire a portare un cambiamento da dentro le Istituzioni, l'ambizione di influenzare le politiche agricole e ambientali. La frustrazione - comune a tanti scienziati - di non vedere un cambiamento di rotta, mentre le politiche correnti continuano a mettere a serio rischio la vita su terra e la sopravvivenza della società, lo ha portato ad abbandonare il posto di lavoro stabile di funzionario europeo per agire in maniera più diretta e concreta.

Esperto di agroecologia, contadino sperimentale senza terra, conosce da decenni molteplici modalità di soddisfare i bisogni umani con approcci rispettosi delle leggi dell'ecologia: dalla coltivazione naturale, che mantiene il suolo protetto e le piante spontanee vive sebben controllate dalla pacciamatura, alle costruzioni a energia passiva, ai sistemi individuali di depurazione delle acque reflue, il compostaggio, le tecnologie intermedie, etc.

Isabel Ortega Caro, di nazionalità colombiana e italiana, è appassionata di giustizia sociale, trasformazione nonviolenta della società, comunicazione nonviolenta e di costruzione di sistemi dialogici.

Dopo una vita da pianista, esce definitivamente dalle sale concerti per mettere le mani al cambiamento sociale che vede necessario, ineluttabile, urgente. Si appassiona di comunicazione nonviolenta e di cerchi rigenerativi (con l'approccio di Dominic Barter). Attivista di Extinction Rebellion, attualmente coordinatrice esterna del gruppo di supporto nazionale "Trasformazione Rigenerativa dei Conflitti", offre insieme a Marco formazioni in Comunicazione Nonviolenta secondo l'approccio di Marshall Rosenberg, online e (prossimamente) in presenza.

Michele Giuli è stato docente di filosofia e storia e ha fatto ricerca in epistemologia delle neuroscienze.

Molto stanco del continuo rimandare delle istituzioni, ha deciso di fare da sé senza lezioni. Persegue l'obiettivo concreto di vivere senza contribuire alle emissioni di gas climalteranti, anzi aiutando nel loro riassorbimento attraverso la rivitalizzazione del terreno. Non ha competenze particolari se non la sua ardente passione per la verità e per la libertà.

Beatrice Costantino è un medico veterinario.

Sempre più preoccupata dalla situazione drammatica che stiamo vivendo e dalla necessità di un cambiamento immediato e sistemico del nostro stile di vita, ha deciso di lavorare solo parzialmente.

Si è unita al progetto a luglio 2021, con il forte desiderio di vivere in armonia con la natura e di iniziare l'inevitabile adattamento per il futuro. Convinta del potere trasformativo dell'azione collettiva e spinta dalla necessità di intervenire con urgenza le politiche che distruggono il pianeta e la vita, è attivista di Extinction Rebellion.


Ricompense

Fai una donazione libera
Campagna terminata
€100.00

Menzione

Menzione speciale come sostenitore iniziale del progetto nel libro che pubblicheremo una volta a regime (obiettivo: fine 2022, max entro fine 2023)

1999 rimanenti
Scegli
€100.00

Un pernottamento (in stanza doppia) e colazione per due

Da quando saranno pronte le stanze per gli ospiti, possibilità (previa prenotazione, a valere fino al 2023 in base alle disponibilità) di pernottare e consumare una deliziosa e abbondante colazione, e scoprire le nostre produzioni e i nostri approcci all'ecologia integrale. Si tratta di un contributo solidale, negoziabile nell'economia del dono, secondi i principi esposti nel progetto, per cui la "ricompensa" potrebbe coprire un numero di notti anche superiore, in base a un dialogo in cui entreremo se ne avvertirete il desiderio.

997 rimanenti
Scegli
€200.00

Parte della produzione agricola 2021

Condivisione del rischio e della prosperità: sostegno anticipato alle produzioni agricole del 2021, di cui riceverete una parte, secondo modalità da convenire, in base ai vostri bisogni, alle possibilità date dagli eccedenti rispetto al nostro autoconsumo, alla distanza geografica e alla modalità preferita di consegna.

200 rimanenti
Scegli
€200.00

Parte della produzione agricola 2022

Condivisione del rischio e della prosperità: sostegno anticipato alle produzioni agricole del 2022, di cui riceverete una parte, secondo modalità da convenire, in base ai vostri bisogni, alle possibilità date dagli eccedenti rispetto al nostro autoconsumo, alla distanza geografica e alla modalità preferita di consegna.

298 rimanenti
Scegli
€200.00

Una settimana in tenda

Possibilità di piantare la tenda sul nostro terreno per una settimana, fino a tre persone, nel 2021 (da quando sarà possibile) o nel 2022 o nel 2023, previa prenotazione.

500 rimanenti
Scegli

Commenti (9)

Per commentare devi fare
  • RP
    Renato Lo faccio come membro della Assoc. PRO LOCO di Castiglione Ossola, a sostegno del progetto in attuazione nel Paese
    • MT
      Maria Alessandra ciao! un contributo a questo progetto ambizioso ma necessario! quando fate incontri per aggiornare sulla situazione? a presto marialessandra
      • MD
        Massimo Un piccolo aiuto. Con la speranza che possa servire a realizzare il progetto.
        • avatar
          Marco Grazie!
          3 anni, 7 mesi fa
      • avatar
        May È un ottimo progetto vorrei si realizzasse
        • avatar
          Marco Grazie davvero May! potrà realizzarsi se e solo se la comunità più ampia lo vorrà. Solo con 50.000, 100.000 piccoli contributi, a meno di qualche grosso contributo che "non si sa mai"... solo se le persone sceglieranno di crederci. Grazie ancora a te per crederci insieme a noi!
          3 anni, 7 mesi fa
      • CG
        Cristiana Fatto! Bellissimo progetto! Un abbraccio, Cristiana
        • avatar
          Marco Grazie di cuore Cristiana!
          3 anni, 7 mesi fa
      • ML
        Massimo Daje

        Questo progetto ha segnalato obiettivi di sviluppo sostenibile

        Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

        12. Consumo e produzione responsabili

        Utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili.

        13. Agire per il clima

        Lotta contro il cambiamento climatico: adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.

        15. Vita sulla terra

        Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.