Una campagna di
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Lupetto ha undici anni, i capelli alla Giovanna d'Arco,
vestiti un po' sghembi e una riga di necrologio sulle unghie.
Porta al fianco un pallone bianco di modello Zico
che ogni tanto fa rimbalzare nel silenzio del pomeriggio.
A questo suono subito sbucano dalle finestre parti superiori di omacci irati
urlando: "Proprio qua devi venire a giocare?"
Da ciò Lupetto ha derivato una personale mappa del mondo.
Un gigantesco unico continente, il Proprioquà, terra degli Uomini Sporgenti,
da cui lui è escluso e da cui in eterno deve fuggire verso una piccola isola,
il Quisipuò, dove forse non arriverà mai.
Stefano Benni, Comici spaventati guerrieri.
Una casa è una scusa per restare, ad averci una casa va a finire che poi nasce una famiglia.
Una famiglia è una scusa per tornare, per chi ha deciso di andare.
Così nasce il Quisipuò, in un casolare dell'Ottocento che, dopo essere stato abitato e amato per generazioni da una famiglia di coloni, ha conosciuto l'abbandono.
Il sogno è ritornare ad abitare ed amare una terra e una casa che per un secolo e più è stata un punto di riferimento per la comunità locale, con la speranza di allargare sempre più l'orizzonte comunitario, intrecciando il passato con il futuro, guidati da un senso di responsabilità che ci porta quotidianamente a recuperare e reinventare vecchie pratiche contadine che mettono al centro il territorio e chi lo abita.
Nel 2022 dall'incontro di alcune famiglie nasce la scuolina dei Mille Tesori, un progetto di educazione parentale che coinvolge famiglie e maestre desiderose di donare quotidianamente ai propri figli/alunni impegno, dedizione e amore.
Un progetto che crede nell'unione, nella condivisione, nella collaborazione, nella cura della natura, nell'alimentazione sana, nella manifestazione delle libertà dei bambini con guide presenti e non giudicanti.
Un progetto che si incastra perfettamente negli spazi della casa Quisipuò. Una casa è sicurezza, accoglienza, calore.
Una casa con una classe, un giardino, un orto, degli alberi di ulivo, Nina, cagnolina di dieci anni, la possibilità di inventare dei giochi all'aperto, è un posto che nasconde tesori e apre un mondo di storie vere, di mistero e di immaginazione.
Una casa dell'Ottocento, un posto di comunità, di tradizione, di uomini patrimonio, di giovani, di famiglie, di bambini.
Quest'anno abbiamo provato ad aprire nuovi orizzonti al Quisipuò e abbiamo intenzione di continuare, sogniamo di dare vita alla ristrutturazione di ambienti che diventeranno: classi spaziose e accoglienti per bambini e bambine, maestre e maestri, per accogliere mestieri e saperi.
Un punto di incontro e di ritrovo per chi vuole portare il suo "spazio" all'interno del nostro "spazio".
Ci aiuti a nutrire il Quisipuò?
Una casa serve sempre.
Per incontrarsi
Per fare comunità.
Per educarsi.
Per r-accogliere.
Per scrivere una storia, dove una pagina potrebbe essere tua.
Grazie per il tuo contributo!
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