Una campagna di
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Anticamente, dalle nostre parti, (Taranto), esisteva un forno COMUNE, in cui ogni persona che non ne possedeva uno poteva infornare i propri prodotti…liberamente, solidalmente.
Ognuno poteva mangiare dignitosamente, con i frutti del proprio lavoro, e sicuramente in modo più genuino.
Ora, a distanza di anni dalla scomparsa di queste forme di condivisione, vorremmo far ripartire questa pratica di lavoro, calandola in un contesto di condivisione, anche sociale.
Siamo un gruppo di persone che vengono da esperienze diverse, unite però da un progetto in comune: recuperare un terreno fin ora abbandonato per trasformarlo in uno spazio sociale e di lavoro collettivo.
La cosa che più ci preme infatti è accorciare sempre di più la distanza tra questi due aspetti delle nostre vite: il lavoro e il piacere.
Ad oggi abbiamo già attivato un laboratorio di panificazione, di orticoltura e di ceramica artistica; abbiamo avviato una distribuzione dei prodotti nei paesi vicini instaurando, con le persone che ci sostengono, rapporti diretti di vendita, di scambio e di fiducia.
Vogliamo che queste esperienze possano incentivare la nascita di altri laboratori, dalle conserve alla stampa serigrafica, dalla sartoria al macramè, dalla birrificazione alla falegnameria… materie di cui già abbiamo esperienza, ma che vorremmo strutturare in vere e proprie “botteghe” dove poter lavorare insieme…. usare le risorse agricole del nostro terreno per nutrirci in modo sano, ma anche nutrire le nostre menti con tutte le iniziative politiche e culturali che comunque adesso continuiamo ad organizzare in altri luoghi.
Uno degli obiettivi più grandi e importanti che ci poniamo è arrivare nel più breve tempo possibile a vivere collettivamente in questa terra; il progetto è quello di dar vita ad un villaggio con strutture indipendenti, autocostruite in base ai propri bisogni e alle proprie attitudini, ma pur sempre sostenibili per l’ambiente circostante, nonchè di creare uno spazio comune dove riunire le energie di tutti/e.
Insomma….al momento c’è la terra, le idee, la voglia di realizzare un progetto sociale, nella campagna di Crispiano, ma purtroppo ci manca il capitale necessario per partire. Perché proprio a Taranto? Perché in questa terra “uccisa” dall’industria? Beh, vogliamo realizzare il nostro progetto qui proprio perché per noi rappresenta una forma di resistenza, di “andiamo avanti nonostante tutto…”
E quindi si parte: vi chiediamo un aiuto per creare
insieme un luogo che domani (o anche oggi) potrete venire a visitare di persona, per condividerne le attività … Questo infatti è molto importante, perché oltre a cercare le risorse economiche per avviare i lavori, siamo apertissimi alle nuove conoscenze, anzi vogliamo incentivarle in tutti i modi possibili, per allargare il nostro collettivo con nuove esperienze, nuovi progetti, nuove persone.
Per capire se e come questa terra avrebbe potuto accogliere i nostri progetti l’inverno scorso abbiamo avviato il primo orto. Con nostra entusiasta sorpresa le cose sono andate alla grande: abbiamo potuto cibarci dei frutti della “Lezza” (così si chiama la terra!) per tutto lo scorso inverno, ed ora un coloratissimo orto estivo sta riempiendo le nostre pance e i nostri cuori con verdure ed ortaggi coltivati secondo i metodi “contadini”…perché dire biologici non ci basta, dato che seguiamo tecniche di coltivazione in assenza ASSOLUTA di pesticidi, concimi chimici, e schifezze affini.
Adesso vogliamo proseguire il progetto con la costruzione del forno. Quella della panificazione è un’attività che già portiamo avanti da anni, “sfruttando” forni amici. Vorremmo che questo fosse il primo passo per emanciparci e iniziare questa che nelle nostre menti è un’avventura ancora più articolata, e che si concretizzerà appunto nel FORNO SOCIALE.
Sulla terra abbiamo solo un piccolo deposito in muratura per gli attrezzi, che vorremmo convertire nella stanza forno, allargandoci per creare un vero e proprio laboratorio per la panificazione. Ci servono: allacciamento alla rete elettrica, ristrutturazione della stanza già esistente, costruzione di una veranda per stipare la legna, un piccolo mulino a pietra per auto produrre le nostre farine dal nostro grano, impastatrice, grissinatrice, madie e vasche, pale. Noi vi chiediamo un piccolo aiuto in danaro per l’acquisto di tutto ciò, ma ovviamente se qualcuno di voi fosse già in possesso di uno tra questi oggetti per noi sarebbe fantastico anche poterli utilizzare usati. Quindi largo alle vostre proposte e alla vostra disponibilità!
In ancient times, in our country (Taranto), there was a COMMON oven, in which each person could bake their products freely ..., jointly and severally.
Everyone could eat with dignity, with the fruits of their work, and certainly in the most genuine way.
Now, these ways of sharing are died and we would like to share this practical work, decline it in a context of sharing, even social.
We are a group of people who come from different backgrounds, but united by a common project: to recover an abandoned land and turn it into a social place where we can work collectively.
The thing that we want is to shorten ASAP the distance between these two aspects of our lives: work and pleasure.
We have already activated many laboratories like bakery, horticulture and ceramic art; we started a distribution of products in neighboring cities by establishing, with the people who support us, relations and direct selling, exchange and confidence.
We want these experiences can encourage the emergence of other laboratories, from canned goods to screen printing, from tailoring to macramé, from brewing to woodworking... we already have experience about these, but we would like to structure into real "shops" where you can work together .... use the resources of our agricultural land to feed ourselves healthily, but also nourish our minds with all the political and cultural initiatives that still now we continue to organize in other places.
One of the largest and most important goals we set ourselves is to arrive asap to live collectively in this land; the project is to create a village of freestanding and self-built structures, according to our needs and attitudes, but still sustainable for the environment, to create a common space where to join the energies of all as well.
Well ... .at the moment there is the land, the ideas, the desire to create a social project, in the countryside of Crispiano, but unfortunately we don’t have the necessary capital to start. Why in Taranto? Because in this land "killed" by the industry? Well, we want to realize our project here because for us is a form of resistance, "let's go ahead in spite of everything ..."
And then we start: we ask you to help us to create a place that tomorrow (or today) you can come to visit in person, to share activities ... This is very important because in addition to seeking economic resources to begin work , we are wide open to new knowledge, rather we want to encourage them in every way possible, to enlarge our community with new experiences, new projects, new people.
In order to understand if and how this land could accommodate our projects, last winter we made the first vegetable garden. With our enthusiastic surprise things went great: we could feed us with the fruits of the "Lezza" (this is the name of the land!) all last winter long, and now a colorful summer garden is filling our stomachs and our hearts with vegetables home grown in a "peasants" way ... cause saying ‘organic’ is not enough, since we follow growing techniques without pesticides, chemical fertilizers, and similar crap.
Now we want to continue the project with the construction of the oven. The bakery is an activity that we already carry on from years, "exploiting" some friends ovens. We would like this to be the first step to free ourselves and start this adventure that, in our minds, is even more articulated, and that will starts in fact with SOCIAL OVEN.
On this land we have only a small deposit in masonry tools, we would like to convert this in the bakery room, enlarge it to create a real laboratory for baking. We need: electricity supplies, restructuring of the existing room, building a canopy to cram wood, a small stone mill to produce our wheat flour, kneading machine, breadstick machine, cupboards and vats, etc. We ask you a little help in money to buy everything, but of course if any of you have already one of these objects would be great for us to use them. So off to your proposals and your availability!
P.S. Thanksssss!
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