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Roberto RomagnoliContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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Intraprendo questo viaggio nel cuore della Amazzonia peruviana a contatto con il popolo Yagua, una comunità indigena del perù che fa parte del gruppo più grande dei Pepa-Yaguan.
La comunità è stanziata nel nord-ovest della foresta amazzonica e l'area principale è la foresta pluviale nei pressi della città di Iquitos, e poi sulle ande peruviane,per lo studio dello stretto rapporto tra musica, guarigione e la conoscenza delle piante medicina. Il popolo Yagua è detentore di una profonda conoscenza della farmacopea botanica della Amazzonia, sono ancora in parte cacciatori-raccoglitori e affiancano una modesta agricoltura all'interno della foresta per la loro sopravvivenza.Sono ottimi lavoratori del legno con cui costruiscono anche i loro strumenti musicali. La musica è parte importante della loro cultura: è considerata una medicina. L'uso della musica come medicina è una chiamata che ho ricevuto oltre venti anni fa, ma mai quanto ora, in questo periodo cioè di grande paura globale, ho sentito così necessario il bisogno di prendermi cura di me stesso e degli altri, e facendo già parte del mio lavoro di musico-terapeuta, nelle scuole e nella società, sento il bisogno di approfondire questa importante conoscenza. Le persone hanno bisogno di qualcosa che posso portare, ma a sua volta questo deve essere approfondito e studiato in prima persona. Sarò un ponte tra i due mondi: quello naturale ed ancestrale con quello ordinario e quotidiano del nostro vivere. Come un interprete che traduce in Occidente un linguaggio ancestrale, che la corsa frenetica alla modernizzazione rischia di cancellare. Un ritorno agli archetipi che i nostri antenati hanno tracciato, perchè col mio lavoro incontro centinaia e centinaia di persone, tra il teatro, la musica, le scuole e le istituzioni e quindi posso essere un tramite efficace. Farò fare anche un viaggio alle persone attraverso di me: donandomi del denaro sarò per voi un inviato speciale che ha la responsabilità totem come message, similmente ad un Marco Polo che viaggerà più per la conoscenza che per il commercio. Non sarò un turista, nessuna ricerca di turismo psichedelico finalizzzato allo sballo, ma seria indagine ed esperienza antropologica. A chi mi aiuterà ad intraprendere questa missione spedirò, al mio ritorno, un resoconto antropologico della esperienza, correlato da foto e video che saranno girati sul posto. Il coraggio per fare tutto questo lo prendo dentro di me ma se devo dire dove lo trovo è proprio nelle persone , negli altri. Ho portato sulla strada della musica tantissime persone, facendogli scoprire il musicista nascosto che è in ognuno di noi, portandoli a prendere coscienza di quanto l'uomo sia un essere musicale. Sono gli altri il motore di tutto. La gioia che dà il fare musica è grande, ed immenso è il valore e la portata nella vita di un uomo. Il mio desiderio è di continuare a portare la musica a tutti e in tutte le sue forme perchè è natura dell'universo, natura dell'uomo.
Un antico detto del popolo Siux così dice:... che del passato vi son cose da lasciare andare ma vi son altre che è necessario conservare perchè sono le radici della memoria di chi siamo, gettate quelle non resterà più nulla.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
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