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Cara Estetista, è giusto che tu sappia …
CHE CI SARA’ SEMPRE CHI VA CONTRO L’ESTETISTA.
OGGI SEI PIU’ INFORMATA E POTRAI CAPIRE DA SOLA CHI E’ DALLA PARTE DELL’ESTETISTA E CHI E’ CONTRO.
Abbiamo bisogno di raccogliere fondi al più presto,
per far fronte alle spese legali, affidando questa causa al miglior studio legale specializzato in diritto amministrativo, che ha già ottenuto l'annullamento del vecchio decreto 110/2011 con Sentenza del Consiglio di Stato n. 1417/2014 del 24 marzo 2014.
Si rende necessario l'aiuto di tutti voi per poter effettuare entro febbraio 2016 il ricorso al TAR ed eventuale ricorso al Consiglio di Stato per chiedere l'annullamento del nuovo decreto sulle apparecchiature estetiche.
Stiamo chiedendo al TAR l'annullamento del decreto 206/2015 e solo con l'aiuto di tutte le estetiste possiamo preservare il futuro di tutta la categoria, che rischia di retrocedere di 26 anni in un colpo solo.
Per richiedere l'annullamento al TRIBUNALE AMMINISTRATIVO, servono avvocati specializzati e per pagarli, abbiamo iniziato una raccolta fondi.
Questi avvocati, hanno già fatto annullare il precedente Decreto, molto simile a quello attuale, ottenendo la Sentenza di annullamento da parte del Consiglio di Stato n.1417/2014 del 24 marzo 2014.
Dal 12 gennaio 2016 entra in vigore il nuovo decreto sulle apparecchiature estetiche.
Questo nuovo decreto, se non doverosamente impugnato presso il Tribunale Amministrativo (T.A.R.) per chiederne l'annullamento, provocherà irreparabili danni a tutte le estetiste d'Italia e a tutto il comparto.
Cerco di spiegarti in sintesi la cosa:
L'estetista da oltre 26 anni ha avuto una grande crescita professionale e tecnologica, utilizzando tutte le apparecchiature che la legge 4 gennaio 1990 n. 1, le ha messo a disposizione, questo elenco doveva essere aggiornato dai Ministeri entro 120 giorni dal gennaio 1990.
Avrebbero dovuto determinare le caratteristiche tecnico dinamiche ed i meccanismi di regolazione, nonché le modalità di esercizio e di applicazione e le cautele d'uso degli apparecchi e avrebbero dovuto integrare e aggiornare le cognizioni tecnico professionali degli operatori della categoria. Per 21 anni, però, i Ministeri non hanno FATTO NULLA.
Nel frattempo, in tutti questi anni, 21 per l’esattezza, l’estetista si è evoluta TANTISSIMO ed è diventata una VERA E PROPRIA PROFESSIONISTA DELLA BELLEZZA, con oltre 100 MILIONI di trattamenti estetici svolti ogni anno. QUESTO E’ UN FIORE ALL’OCCHIELLO DEL NOSTRO PAESE ITALIA e non esistono paesi al mondo così sviluppati in questo settore come quello sviluppato dall’estetista in Italia.
A contribuire a questo grande sviluppo, hanno avuto un ruolo chiave alcune aziende, le più serie, che non hanno mai smesso di fare sviluppo e ricerca in questo settore sia per i cosmetici, sia per le tecnologie estetiche evolute e sia per le nuove metodiche di trattamento tradizionale e manuale e formando e aggiornando con corsi di alta formazione le cognizioni tecnico professionali delle estetiste.
Nel 2011, si sono svegliati i Ministeri, decidendo di fare il famoso decreto, DOPO 21 ANNI, SENZA PERO’, tenere conto che nel frattempo l’estetista del 2011 era cresciuta moltissimo, culturalmente, professionalmente e tecnologicamente, anche perché non poteva certo rimare l’estetista del 1990.
IL DECRETO 110/2011 IMPONEVA ALL’ESTETISTA LIMITAZIONI D’USO DELLE APPARECCHIATURE ESTETICHE, SENZA MOTIVAZIONI, facendola retrocedere di colpo al 1990.
Confestetica ha fatto ricorso e ha fatto annullare questo decreto assurdo, con Sentenza del Consiglio di Stato n.1417/2014 del 24 marzo 2014.
ECCO COSA DICE IL CONSIGLIO DI STATO
“.. Le considerazioni dianzi esposte sono sufficienti a ritenere perplesso e non sufficientemente motivato il regolamento impugnato in primo grado, nella parte in cui lo stesso ha imposto le suindicate limitazioni nell’uso di alcuni strumenti elettromeccanici da parte della categoria delle estetiste senza verificare la praticabilità ed idoneità di percorsi formativi atti ad ovviare il paventato “periculum”, quale oggettivamente accertabile in concreto.
Per tali ragioni, l’appello va accolto e, in riforma della impugnata sentenza ed in accoglimento per quanto di ragione del ricorso di primo grado, vanno annullate le impugnate disposizioni regolamentari nelle parti in cui non includono, o includono con ingiustificate limitazioni, dall’uso corrente degli esercenti la professione di estetista gli apparecchi elettromeccanici per uso estetico dianzi meglio indicati…”
Oggi Il Ministero, incurante della Sentenza del Consiglio di Stato, ci sta riprovando e ha ripresentato lo stesso identico decreto oggi chiamato decreto 206/2015, tentando per la seconda volta di creare ingenti danni a tutte le estetiste di Italia.
Confestetica sta proponendo un nuovo ricorso al TAR, per chiederne nuovamente l’annullamento se vuoi sostenerci, puoi partecipare anche tu alla raccolta fondi cliccando qui: https://www.produzionidalbasso.com/projects/9569/support
Mancano pochi giorni al termine per presentare il ricorso di annullamento.
C’è da precisare alcune cose
SENZA DECRETO:
dal 1990 al 2011 l’estetista si è evoluta ed è cresciuta incontestabilmente.
CON IL DECRETO:
Dal 2011 al 2016 le aziende di settore sono state decimate e solo poche aziende serie continuano a fare sviluppo e ricerca, curando il Made in Italy VERO.
Dal 2011 al 2016 c’è stato un proliferarsi indiscriminato di aziende improvvisate che importano dalla CINA apparecchiature estetiche non efficaci, spacciandole all’estetista per buone.
SE QUESTO DECRETO NON VERRA’ ANNULLATO:
1. Limiterà l'uso di apparecchiature estetiche;
2. Imporrà limitazioni ingiustificate sulle potenze delle apparecchiature estetiche rendendole spesso inefficaci;
3. Sarà necessario che il cliente dell'estetista prima di sottoporsi ad un TRATTAMENTO ESTETICO, consulti il proprio medico di fiducia;
4. Non ci sarà il naturale sviluppo tecnologico e innovazione per le apparecchiature estetiche
5. Ci sarà una massiccia immissione, sul nostro mercato di riferimento, di apparecchiature estetiche prive di TEST DI EFFICACIA, ovvero non sapremo mai se le macchine saranno efficaci.
6. Ci sarà una massiccia immissione, sul nostro mercato di riferimento, di apparecchiature estetiche importate dai paesi asiatici di scarso valore, vendute all'estetista per buone.
7. il mercato dell’estetica si avvierà verso una inesorabile regressione.
Con Sentenza del Consiglio di Stato n. 1417/2014 Confestetica ha già fatto annullare il decreto precedente 110/2011. E adesso la storia si ripete, ma nei prossimi giorni, Confestetica chiederà nuovamente al TAR di annullare questo nuovo e dannoso decreto, tutto ciò sarà possibile solo con il vostro sostegno.
Abbiamo suddiviso l'importo necessario per il ricorso al TAR in 200 quote per l'estetista e 20 quote per le aziende, alle quali daremo il RICONOSCIMENTO UFFICIALE CONFESTETICA 2016.
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