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DEEP SIGNS
L’inarrestabile economia di un’organizzazione complessa e molto ramificata,composta da persone dislocate in diversi Paesi che compongono una quarta mafia che si dipana fra l’Italia e l’Africa, in particolare la Nigeria, intrecciando i destini di esseri umani, soprattutto donne e minorenni collegati e avviati ad una delle schiavitù più floride del nostro tempo; quella dello sfruttamento sessuale.
Ci interessa far emergere i temi sensibili e urgenti di fenomeni di cui è difficile stimare il numero e che, nel loro essere all’ordine del giorno, rivelano le credenze e le condizioni in cui vivono e soccombono la dignità, i diritti umani, in cui si foraggiano i conflitti internazionali e sociali, coinvolgendo finanza ed economia, senza dimenticare il presente e il futuro stesso dell’informazione.
Dall’esperienza maturata con la realizzazione del primo documentario,
The Journey: Over the Sea
‘ Una successione di ritratti, un racconto a più voci, fra immigrazione e prostituzione di donne, già schiave nei paesi d’origine, che a causa di un sistema di sottomissione psicologica ed economica affrontano il viaggio verso l’Europa come promessa e inganno ’.
realizzato grazie alla solida collaborazione con la Coop. Proximadi Ragusa, centro specializzato nel contrasto alla tratta, abbiamo compreso come il dare voce alle persone provenienti da un trascorso violento può aiutarle a superare il trauma.
L’interesse di Francesca Commissari e Francesco Frasca e il loro impegno a continuare il lavoro d’inchiesta e conseguente consapevolezza, prevede la realizzazione di un secondo documentario partecipativo.
La direzione è quella d’ampliare la conoscenza e il dialogotra Europa e Nigeria, il paese più popoloso del continente africano, mettendo a confronto credenze e legislazioni.
Concentrare il focus del film sul rituale magico del juju, che lega le ragazze a catene invisibili, assoggettandole indissolubilmente all’organizzazione criminale.
Considerare il cambio del flusso migratorio e sul come lo stesso influenzi le modalità di assoggettamento delle ragazze, approfondendo un fenomeno, che si fa sistema e, che marchia la cultura sessuale europea e nostrana, ingaggiando un numero crescente di minorenni dediti alla prostituzione; favorito nel caso italiano da una quasi totale assenza di un’educazione sessuale e sentimentale. Non dimentichiamo che in Italia la prostituzione è assorbita dal concetto di vizio. Considerato indispensabile dal punto di vista del bisogno maschile. La violenza sessuale, lo sfruttamento nei confronti di donne e minorenni, mettono in luce il collegamento tra prostituzione ed emergenza socio-antropologica creata e sostenuta da una domanda inarrestabile.
CHI SIAMO
Fink Productionsprende vita dalla collaborazione di Francesco Frasca e Francesca Commissari.
Francesco è produttore musicale, video maker freelance, già membro dei progetti musicali Dubeast e presidente dell’associazione Ragusa Underground Movement.
Francescaè fotoreporter e documentarista freelance, ha collaborato con The Guardian, Observer, Internazionale e L’Espresso, da tempo si concentra su temi legati alle migrazioni e in particolare alla tratta di esseri umani.
Alla squadra si unisce, Giulia Piccioneautrice e produttrice attiva nel campo editoriale, teatrale e cinematografico, ha realizzato diversi progetti ed eventi artistici e culturali; collabora al film in qualità di coautrice.
QUAL È L’IMPEGNO ECONOMICO
Il costo per poter realizzare questo secondo documentario prevede un finanziamento non inferiore ai 40.000 euro. Una cifra che non contiamo di coprire con il solo crowdfunding,ma anche attraverso altre fonti di finanziamento che stiamo pianificando, (Ministero dell’Interno, Dipartimento per le Pari Opportunità, CISS, Centri d’accoglienza, Film Commissions, SIAE, Erasmus Plus ed emittenti radio televisive nonché coproduzioni straniere).
Il documentario prevede spostamenti in Europa e in Nigeria per incontrare ragazze vittime di schiavitù sessuali, volontari operativi in associazioni, cooperative e centri di accoglienza e ricercatori che a vario titolo lavorano sul campo; oltre che differenti personalità implicate nel fenomeno.
Abbiamo bisogno di sostegno che ci permetta di alimentare subito le possibilità di produzione del documentario. Con questo slancio abbiamo pensato di ricorrere a un crowdfunding, con produzionidalbasso, per coprire le spese iniziali, che riguardano parte delle trasferte nazionali, delle collaborazioni tecniche alle riprese e al montaggio.
Parte dei proventi serviranno a investire sul lavoro e sulle competenze dei collaboratori e tecnici locali che ci aiuteranno in Nigeria;a tal fine coinvolgeremo Mater Africa,associazione che da anni lavora sul territorio nigeriano realizzando corsi professionali di cinema, includendo i suoi ex-studenti per le riprese.
La nostra intenzione è quella di mantenere informati i co-finanziatori nelle varie fasi di lavorazione del documentario, presentando e condividendo le fasi di avanzamento, rendendo trasparenti le nostre spese e i nostri traguardi attraverso i nostri account e pagine social.
PERCHÉ VOGLIAMO PRODURLO CON IL TUO SOSTEGNO
Crediamo sia necessario occuparsi della tratta di esseri umani che s’infrange sul territorio nazionale e della Sicilia orientale, in particolare, concentrandoci specialmente nel fenomeno che riguarda la schiavitù delle donne nigeriane.
Tentiamo di mappare i centri di accoglienza e sostegno per spezzare l’isolamento, utilizzando anche linguaggi artistici capaci di sortire effetti terapeutici oltre che favorire l’inclusione e l’integrazione sociale.
Pensiamo sia indispensabile provare a comprendere un sistema e relativo meccanismo, che vede un incremento nel numero di arrivi, specialmente di minorenni, oltre che un inasprimento delle violenze perpetrate dall’organizzazione criminale che le controlla.
Le ragazze conoscono quasi esclusivamente il posto dove vivono e la strada che percorrono per raggiungere il cosiddetto “luogo di lavoro”. Nulla di più. Nei primi anni sono vere e proprie schiave senza diritti, devono solo prostituirsi per pagare il debito.
L’Empowerment delle persone vulnerabili alla tratta consiste nella possibilità di non essere più vittime, ma soggetti attivi del proprio vissuto favorendo l’idea di esser titolari del proprio destino, del proprio futuro. Rievocando le sommerse radici culturali, politiche e storiche su cui si è fondata l’Europa. Riappropriandosi di quella storia personale, individuale, per consentire una riappropriazione della dimensione di dignità e un’applicazione di quei diritti universali codificati dalla comunità europea; ossia di tutti.
Parte dei proventi serviranno a investire sul lavoro e sulle competenze dei collaboratori e tecnici locali che ci aiuteranno in Nigeria;a tal fine collaboriamo con Mater Africa, associazione che da anni lavora sul territorio nigeriano realizzando corsi professionali di cinema, includendo i suoi ex-studenti per le riprese.
PER SAPERNE DI PIÙ
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La produzione del film è possibile anche grazie a:
Coop. Proximadi Ragusa
Associazione ONLUS Mater Africa
Il supporto alla campagna Creative Business Studio, a cura del nostro partner Impact Hub Siracusa.
CondiVisione con i SOStenitori
Per i sostenitori è possibile visualizzare il primo capitolo del nostro racconto The Journey: Over the Sea.
Presentato:
L’accesso alla gallery è riservato ai sostenitori del progetto.
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