Una campagna di
Associazione "Far Pensare Emanuele Lomonaco"ContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.
Il tuo contributo servirà a sostenere un progetto ambizioso. Scegli la ricompensa o la somma con cui vuoi sostenerlo e seleziona il metodo di pagamento che preferisci tra quelli disponibili. Ti ricordiamo che il progettista è il responsabile della campagna e dell'adempimento delle promesse fatte ai sostenitori; sarà sua premura informarti circa come verranno gestiti i fondi raccolti, anche se l'obiettivo non sarà stato completamente raggiunto. Le ricompense promesse sono comunque garantite dall’autore.
Innanzitutto grazie davvero a chi ha donato e a chi si è speso!
Manca “solo” un ultimo scatto per raggiungere quota 5mila, che farebbe scattare il co-finanziamento del restante 50%. “Solo”, rigorosamente tra virgolette, perché manca poco più di 1.000 euro, la meta non è lontana, ma neanche vicinissima.
L'invito è di continuare a sostenerci e a passare parola, per fare l'ultimo scatto!
Nel frattempo condividiamo il pdf con i 23 scatti che max e marida hanno messo a disposizione e stamperanno per tutte le persone che avranno sostenuto il progetto (dai 30 euro in sù).
Ogni donatrice e donatore potrà scegliere la stampa che preferisce e comunicarlo alla mail marida.augusto@gmail.com.
Trovate il pdf delle RICOMPENSE qui in alto ad inizio pagina nella sezione “Immagini”
Grazie a tutte e tutti.
Vogliamo realizzare due percorsi paralleli, per pazienti oncologici e familiari, basati su un metodo che utilizza l’autoritratto trasformativo-terapeutico per leggere, riconoscere e affrontare le “emozioni negate”. Perché la diagnosi sancisce uno spartiacque traumatico che separa la persona dalla realtà di tutti gli altri, compresi i propri cari.
E' un processo creativo che attraverso esercizi di autoritratto, lettura delle percezioni delle immagini, dialogo tra di esse, si è dimostrato capace di generare un cambiamento positivo nelle persone, aiutando a riconnettersi con le emozioni più difficili, osservandole, venendone a patti.
Trasformando in arte le “cicatrici”, si rende omaggio alla propria sofferenza e agito in gruppo, aiuta ad accorciare le distanze in un processo di riconoscimento di sé in relazione alla malattia, alle persone vicine e al mondo circostante. Aumenta così l’autostima e la forza nell’affrontare gli ostacoli (vd. approfondimento a fondo pagina).
(immagini di laboratori Spex, non necessariamente legati a situazioni di malattia)
2 laboratori, 3 mesi, 20 partecipanti; 1 mostra fotografica; 1 video-documentario.
I due laboratori, per pazienti e familiari, si svilupperanno nell'arco di 3 mesi in 3 filoni di attività: AUTORITRATTI, ispirati a diversi esercizi inerenti tre ambiti: Io, Io e l'altro, io e il mondo /
PERCEZIONI: il lavoro di lettura delle molteplici percezioni delle immagini, individualmente e in gruppo /
PROGETTO AUTOBIOGRAFICO: creazione di percorsi autobiografici attraverso il dialogo delle immagini realizzate e passate, che diventeranno libretti/fanzine delle singole storie personali.
L’intero percorso e il processo di cambiamento saranno raccontati in un breve video-doc, che con la mostra fotografica verranno messi a disposizione anche di altre realtà.
Vogliamo così coinvolgere più persone, avvicinandole a coloro che la malattia-tabù socialmente separa, reclude ed isola.
€ 2.500 - si attiva il laboratorio del 1° gruppo di 10 persone
€ 5.000 - si attiva il laboratorio del 2° gruppo di 10 persone
€ 6.500 - creazione e stampa dei libretti autobiografici dei partecipanti
€ 8.500 - realizzazione riprese e montaggio video
€ 10.000 - pre-produzione della mostra fotografica (selezione, post-produzione, editing e copy writing)
Il nostro budget di progetto in realtà supera il totale di 10.000€ previsto dal bando. Qualora nella raccolta riusciremo a oltrepassare l'obiettivo dei 10.000€ previsti dal bando (tra campagna e co-finanziamento), l'ulteriore budget sarà utilizzato innanzitutto per la stampa della mostra, quindi per organizzare eventi di presentazione e diffusione dell'esperienza.
L’Associazione opera per la tutela dei diritti delle persone malate, con particolare attenzione alle situazioni di svantaggio sociale, promuove la solidarietà, sostiene l’etica delle pratiche cliniche e pensa ai nuovi bisogni di cura nel rispetto della sofferenza del paziente e della sua famiglia.
Fotografa e Facilitatrice del metodo SPEX (Self Portrait Experience), specializzata nell'uso della narrazione visiva per favorire l'espressione emotiva e la crescita personale."
https://www.instagram.com/fotografia_catartica/
Fotografo, video-maker ed autore, si occupa di migrazione, dialogo interculturale, diritti umani, diversità ed esclusione sociale
Il metodo Spex, ideato dall'artista spagnola Cristina Nuñez, è un dispositivo artistico che utilizza l'autoritratto come strumento di trasformazione individuale e sociale, rientrando nella “Fotografia Terapeutica e Trasformativa”. Basandosi sugli insegnamenti di Jung, aiuta le persone a esplorare ed esprimere emozioni profonde. Il percorso favorisce l'autoconsapevolezza, rafforza l'autostima e permette di trasformare il dolore in arte. Operando in un contesto di gruppo, facilita il riconoscimento reciproco e la sospensione del giudizio, contribuendo a un cambiamento positivo nella percezione di sé e degli altri.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.
Commenti (28)