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Prendi parte al primo progetto di narrazione delle nuove famiglie italiane: un viaggio che inizierà a settembre per realizzare ritratti di famiglia insoliti, nei luoghi dove i genitori e figli partiti all'estero si incontrano abitudinariamente. E tra queste tappe, potrebbe esserci anche la tua famiglia.
Il 70% degli italiani partiti all’estero rimane all’estero, ed é sempre più difficile poter rientrare nelBel Paese con un lavoro e uno stile di vita dello stesso livello del paese straniero. Si tratta nella maggior parte dei casi di giovani talenti con alti livelli di formazione che non hanno avuto scelta e per i quali non sembra esserci posto in Italia.
Tuttavia non pochi sacrifici sono necessari prima di poter trovare una stabilità all’estero, tra cui la separazione da famiglia e affetti, ritrovarsi in paesi con culture molto diverse da quelle italiane e periodi precari più o meno lunghi. All’era dei voli low cost e delle comunicazione facilitate, queste storie sono diventate usuali e non ci accorgiamo quasi più di come le vite degli italiani siano segnate da una crisi economica che ha trasformato un Paese.
Con il progetto fotografico (DI)Stanze voglio raccontare le storie - di giovani e non solo - costretti a lasciare l’Italia in cerca di lavoro e di una condizione migliore rispetto a quella il loro paese gli offre.
Lo scopo è di creare un progetto sociale che racconti, attraverso le immagini, il fenomeno dell’espatrio dovuto non tanto alla volontà di fare un’esperienza, quanto dettato dalla necessità di costruirsi un futuro. Voglio esplorare il tema della separazione forzata del nucleo familiare e itentativi di mantenersi in contatto attraverso gli strumenti che le nuove tecnologie ci offrono. Voglio anche approfondire il lato positivo delle nuove tecnologie che diventano strumenti diconnessione e non di alienazione, grazie ai quali è possibile mantenere legami e relazioni.
Raccoglierò immagini di famiglie divise sparse per l’Italia e per il mondo: nelle fotografie che realizzerò compariranno sia coloro che sono rimasti, ritratti all’interno delle loro case, sia coloro che sono partiti, ritratti in collegamento web tramite computer, tablet e tutti nuovi mezzi che tutti utilizziamo per accorciare, appunto, le distanze.
Per raccogliere il materiale per il progetto, ho in programma un viaggio di un mese che mi porterà da Nord a Sud della penisola, alla ricerca di quelle famiglie che vogliono partecipare e comparire come protagoniste.
Per realizzare questo progetto che “fotografa” la nostra società e il nostro paese in questo preciso momento storico, ho bisogno del vostro sostegno!
Il budget che vorrei raccogliere mi serve per sostenere le spese di viaggio
Vi chiedo non solo un contributo, ma anche di raccontare e diffondere il progetto tra pareti, amici, paesani, conoscenti: aiutatemi a raccontare un fenomeno sociale rilevante - ma spesso ignorato - del nostro paese.
Contribuite a disegnare una mappa delle relazioni e dei legami tra le famiglie italiane disseminate nel mondo.
Per maggiori informazioni visitate il sito del progetto oppure scrivetemi a distanzeprogettofotografico@gmail.com
Hanno già parlato del progetto Repubblica Bologna e Crema Oggi.
Mi chiamo Massimo Cavallari, sono nato nel 1989 e sono laureato in comunicazione e giornalismo all’università di Bologna. Sono appassionato di fotografia da sempre e dal 2015 collaboro con l’agenzia Nurphoto de L’Aquila. Ho realizzato progetti di fotogiornalismo e mi occupo anche di comunicazione pubblicitaria per aziende. Le mie fotografie sono state pubblicate su testate come ilTimes, The Guardian, il Corriere della Sera, Repubblica e Vogue Italia.
Ho anche esposto presso il museo Mudec di Milano (Ottobre 2015), presso il circuito off delFestival della fotografia Etica di Lodi (Ottobre 2015), a Set Up Fair - in occasione di Artefiera a Bologna (Gennaio 2016) e al Festival della Fotografia Europea di Reggio Emilia (Maggio 2016).
Ecco alcune foto che ho realizzato.
Foto 1 //LONELINESS un progetto riflessione sull'aspetto alienante delle nuove tecnologie
Foto 2: l'immagine è stata realizzata a Ventimiglia, durante il blocco dei migranti al confine italo - francese, 2015
Sul sito del progetto troverete un form da compilare dove inserire i dati che ci serviranno per contattare voi e e le vostre famiglie. Compilate con il vostro nome, cognome, numero di telefono, mail e luogo di residenza all’estero e inserite il nome, recapito telefonico, indirizzo di un membro della vostra famiglia in Italia. Vi chiedo anche di allegare una vostra foto realizzata tramite la webcam del vostro computer.
GRAZIE!
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