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IT
Da circa due mesi e mezzo la città di Bolzano, e più in generale l'Alto Adige, è investita da un vero e proprio delirio securitario tra fogli di via, accompagnamenti nei CPR (lager di Stato), DASPO urbani, sgomberi e camionette dell'Esercito che scorazzano per le città lasciando un'immagine di un territorio molto simile a Gotham City nonostante un numero di reati minore rispetto ad altre province italiane ed europee.
È iniziato tutto con l'arrivo del nuovo Questore di Bolzano che, probabilmente, ha trovato un buon substrato politico e sociale per mettere in campo una vera e propria strategia di militarizzazione del territorio dettata in particolare dalla volontà di mantenere alta la "percezione di sicurezza".
Cosi, nel giro di poco tempo, tantissime persone migranti (spesso lavoratori e in attesa di permesso di soggiorno), persone con problemi di dipendenze, senza fissa dimora, e in generale tutt* coloro che vivono le marginalità, hanno iniziato a subire in prima persona le conseguenze di tutto ciò tra decine di fogli di via, espulsioni e DASPO; solo per fare un esempio, qualche settimana fa un nostro conoscente, O., ha ricevuto un foglio di via da Bolzano perché "bivaccava" (pranzava) all'aperto. Dove avrebbe dovuto pranzare O. visto che è, purtroppo, un senza fissa dimora? E che reato avrebbe commesso O. pranzando all'aperto?
Le persone che subiscono tale repressione, sempre più spesso, si rivolgono a noi chiedendo un aiuto concreto; abbiamo avvocati e avvocate che seguono i diversi casi ma sta diventando molto difficile pagare i ricorsi ai vari fogli di via e allontanamenti.
Bozen Solidale è un'associazione indipendente che non riceve contributi pubblici per questo oggi, più di ieri, abbiamo bisogno di un vostro aiuto.
L'importo raccolto servirà a pagare i vari ricorsi e i percorsi legali per i diritti e la dignità di tutte e tutti; ogni ricorso ha un costo effettivo di circa 2000 euro. La raccolta fondi punta a pagare almeno 2 ricorsi, 4000 euro in tutto.
DE
Seit etwa zweieinhalb Monaten ist die Stadt Bozen und generell Südtirol von einem regelrechten Sicherheitswahn betroffen, mit Platzverweisen, Begleitungen zu den CPR (staatlichen Lagern), städtischen DASPOs, Räumungen und Armeetransportern, die durch die Städte fahren und ein Bild eines Gebiets hinterlassen, das trotz einer geringeren Kriminalitätsrate im Vergleich zu anderen italienischen und europäischen Provinzen sehr an Gotham City erinnert.
Alles begann mit der Ankunft des neuen Polizeipräsidenten von Bozen, der wahrscheinlich auf einem guten politischen und sozialen Untergrund eine echte Strategie zur Militarisierung des Territoriums eingeführt hat, insbesondere getrieben von dem Wunsch, das "Sicherheitsgefühl" hochzuhalten. So haben innerhalb kurzer Zeit viele Migranten (oft Arbeiter und in Erwartung einer Aufenthaltserlaubnis), Personen mit Suchtproblemen, Obdachlose und generell alle, die am Rande der Gesellschaft leben, begonnen, die persönlichen Konsequenzen zu spüren, darunter zahlreiche Platzverweise, Ausweisungen und DASPOs; nur als Beispiel, vor einigen Wochen erhielt ein Bekannter, O., einen Platzverweis aus Bozen, weil er "herumlungerte" (draußen zu Mittag aß). Wo hätte O. sein sollen, da er leider obdachlos ist? Und welches Verbrechen hätte O. begangen, indem er draußen zu Mittag aß?
Die Menschen, die solche Repressionen erleiden, wenden sich immer häufiger an uns und bitten um konkrete Hilfe; wir haben Anwälte, die die verschiedenen Fälle begleiten, aber es wird immer schwieriger, die Kosten für die Einsprüche gegen die Platzverweise und Ausweisungen zu bezahlen.
Bozen Solidale ist eine unabhängige Vereinigung, die keine öffentlichen Beiträge erhält, und deshalb brauchen wir heute mehr als je zuvor Ihre Hilfe.
Die gesammelten Beträge werden verwendet, um die verschiedenen Einsprüche und rechtlichen Schritte für die Rechte und die Würde aller zu bezahlen; jeder Einspruch kostet tatsächlich etwa 2000 Euro. Die Spendenaktion zielt darauf ab, mindestens 2 Einsprüche zu finanzieren, insgesamt 4000 Euro.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Sconfiggere la povertà: porre fine alla povertà in tutte le sue forme, ovunque.
Buona occupazione e crescita economica: promuovere una crescita economica inclusiva, sostenuta e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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