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“Si scrive DISH-IS-NEIN, ma si legge DISCIPLINATHA.” Allo stesso modo, si scrive crowdfunding, ma si legge supporto, sostegno, aiuto. Stiamo mettendo in cantiere un inatteso nuovo album, che farà parte di un progetto più ampio, e siamo a chiedervi una mano. Per la prima (e con ogni probabilità ultima) volta nella nostra carriera ormai quasi quarantennale chiediamo fiducia e un contributo materiale. Ma partiamo dall'inizio.
Come ben sapete, il viaggio di Dario Parisini è terminato il 9 giugno 2022. Molti, noi per primi, pensavano che il progetto DISH-IS-NEIN si fosse concluso con la sua scomparsa. Da un lato perché è impossibile sostituirlo, dall'altro per il dolore connesso alla sua assenza, di cui non parleremo perché riguarda unicamente la sfera privata.
Noi, Cristiano Santini e Roberta Vicinelli, dopo un periodo di inevitabile e pesante sbandamento, a un certo punto ci siamo però interrogati, arrivando a una conclusione: che la scelta più giusta fosse tornare a fare ciò che amiamo sopra ogni altra cosa. La musica, ma soprattutto essere noi stessi, come persone e come progetto musicale.
DISH-IS-NEIN è per natura l'opposto della stasi. Fin dagli albori dei DISCIPLINATHA abbiamo avuto come obiettivo un “Oltre” che neppure noi conosciamo fino in fondo. In questo percorso, Dario era fondamentale: oltre alle sue chitarre, portava la sua presenza e una visionarietà lucida in grado di spingersi oltre il presente. Come fare, ora?
Abbiamo compreso che l'unico modo possibile per confermare il ruolo di Dario è non sostituirlo affatto. Via le chitarre, quindi: nei prossimi DISH-IS-NEIN non ci saranno. Il DNA della musica sarà lo stesso, ma la sua presenza si manifesterà tramite un'assenza evidente e definitiva. Sentiamo di dover attuare questa contraddizione, in primo luogo per lui ma anche (e soprattutto) per noi stessi. È l'unico modo che conosciamo per capire cosa e chi siamo nel 2024, cosa saremo in grado di raccontare, quali coscienze potremo smuovere. Naturalmente, anche quante persone saremo in grado di fare incazzare. In altri termini, l'unico modo di essere DISH-IS-NEIN.
Il nuovo album non sarà solo un disco, ma un progetto artistico ad ampio spettro. Coinvolgerà entità che già fanno parte del nostro mondo, come il Coro Monte Calisio, parte fondamentale del suono del nostro EP del 2018; Guido Ballatori, nel ruolo di visual artist; Simone Poletti (Dinamo Innesco Rivoluzione), mente e braccio della nostra immagine grafica. Ci sarà anche Renato “Mercy” Carpaneto, con i suoi testi a fulmine di spada. Ci saranno altri alieni affini a noi.
Lo scopo finale non è solo produrre un nuovo album, ma creare un evento live unico e irripetibile che apra le porte a un'esperienza che vada oltre la fruizione musicale pura e semplice. Qualcosa che lasci il segno in chi vorrà partecipare. Certo, è un'idea ardita, complessa e onerosa, come si addice alla nostra storia. Per questo vi chiediamo aiuto: un sostegno economico per permettere al progetto di svilupparsi e crescere come merita.
In particolare, abbiamo in mente due obiettivi, oltre alla produzione e alla stampa dell’album.
Il primo è organizzare un evento per la presentazione del nuovo lavoro, in cui porteremo con noi sul palco il Coro Monte Calisio, che conta ben venti persone, oltre al suono, ai nostri visual frutto del lavoro di Guido Ballatori, con un allestimento scenografico curato da “Dinamo Innesco Rivoluzione”. Dovremo coprire le ingenti spese di produzione, nonché le spese di viaggio e di soggiorno, cosa niente affatto semplice.
Il secondo è garantire al disco un mastering degno di questo nome, realizzato in uno dei luoghi più sacri al mondo in tale ambito. La musica sarà violenta, frontale e diretta. Sarà musica post-tutto, nuova e antica allo stesso tempo. Necessario quindi produrla in un certo modo, ad alto livello, affinché ne possiate fruire appieno.
Ci aiuterete? Ce lo auguriamo e faremo tutto ciò che è in nostro potere perché il risultato superi le vostre aspettative. Lo faremo in nome della nostra storia presente e passata, tenendo sempre in alto i cuori e dritto in avanti lo sguardo. Ce lo ha insegnato un fratello che ora, lo sappiamo, ridacchia di questa nostra idea pensando – esserci nell'assenza, che grandiosa DISHiplina ho lasciato.
Ci siete? Abbiamo pazientato trentasette anni. Ora, di nuovo… FACCIAMOLO!
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