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Questa raccoltaĀ di fondi serve a finanziare una residenza di 10 giorni offerta dalla compagnia DEOS//Giovanni Di Cicco a Genova, durante la quale avrĆ luogo l'ultima tappa dello spettacolo di danzaĀ DIVORA (vedi 'storia del progetto' qui sotto). Lo spettacolo verrĆ trasmesso a cinque danzatrici, che sono le fondatrici della ricerca coreografica e che si incontreranno per la prima volta presenzialmente per condividere la fase di creazione finale dello spettacolo. Le danzatrici provengono da Genova, Torino, Roma, Parigi eĀ Barcellona.Ā Questi fondiĀ ci aiuterannoĀ aĀ coprire i cachet delle interpreti,Ā le spese dei viaggi, la creazione dei costumi e gli arrangiamenti musicaliĀ per poter finalizzare la creazione.
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Cette collecte de fonds sert Ć financer une rĆ©sidence de 10 jours offerte par la compagnie DEOS//Giovanni Di Cicco Ć GĆŖnes, au cours de laquelle aura lieu la phase finale du spectacle de danse DĆVORE. Le spectacle sera transmisĀ Ć cinq danseuses, qui sont les fondatricesĀ de la recherche chorĆ©graphique et qui se rencontreront pour la premiĆØre fois en prĆ©sentiel pour partager la phase finale de la crĆ©ation du spectacle. Les danseusesĀ viennent de GĆŖnes, Turin, Rome, Paris et Barcelone. Ces fonds nous aideront Ć couvrir les cachets des interprĆØtes, les frais de voyage, la crĆ©ation des costumes et les arrangements musicaux afin de finaliser la crĆ©ation.
GUARDA.
Corpi in tumulto, che strappano simulacri, smantellano storie, si lasciano toccare dallāenergia che li tocca. Donne?Ā
Superfici palpitanti, sguardi esposti allāirradiazione del desiderio. Solitudini che si toccano, magnetiche, alla ricerca di un godimento comune.
DIVORA.
Il contagio ĆØ vita, quando ĆØ il virus del desiderio a circolare. Ć il contatto corpo a corpo che risveglia la forza singolare che ci unisce e ci spinge al movimento, frantumando i simulacri che ci lasciano impotenti. Cinque donne condividono la loro comune solitudine, lasciandosi toccare da ciĆ² che le tocca, sotto lo sguardo distante dellāaltro assente. Esposto e osservato, intimo ed enigmatico, il desiderio circola in un gioco di specchi in cui mondi chiusi si aprono alla possibilitĆ di un godimento condiviso. FinchĆ© non si riscopre la passione divorante di vivere.
Lo spettacolo propone un gioco tra lo sguardo e lāintimitĆ . I materiali interagiscono tra di loro, il tulle che vela e a volte rivela, la luce che acceca e allo stesso tempo illumina nellāoscuritĆ di una danza rotta e perduta. Strati che appaiono e scompaiono, suoni che invadono e silenzi che stordiscono. I linguaggio costruiscono un sistema, rafforzandosi o contraddicendosi a vicenda. Il video racconta questa tensione attraverso analogie e astrazioni.
La contagion cāest la vie, quand cāest le virus du deĢsir qui circule. Cāest le corps aĢ corps qui reĢveille la force singulieĢre qui nous unit et nous pousse au mouvement, brisant les simulacres qui nous laissent impuissants. Cinq femmes partagent leur solitude commune, se laissant affecter par ce qui les affecte, sous le regard distant de lāautre, absent. ExposeĢ et observeĢ, intime et eĢnigmatique, le deĢsir circule dans un jeu de miroirs ouĢ les mondes clos sāouvrent aĢ la possibiliteĢ dāune jouissance partageĢe. JusquāaĢ retrouver la passion deĢvorante de vivre.
LāÅuvre propose un jeu entre le regard et lāintimiteĢ. Les mateĢrialiteĢs dialoguent entre elles, le tulle qui voile et parfois laisse voir, la lumieĢre qui aveugle et en meĢme temps eĢclaire dans lāobscuriteĢ dāune danse briseĢe et perdue. Des couches qui apparaissent et disparaissent, des sons qui envahissent et des silences qui eĢtourdissent. Les langages construisent un systeĢme, se renforcent ou se contredisent. La videĢo raconte cette tension aĢ lāaide dāanalogies et dāabstractions.
Lāidea del progetto inizia ad emergere quattro anni fa, a partire da unāindagine sul corpo isterico, basata sulla lettura e lāinterpretazione iconografica sviluppata da George Didi-Huberman nel suo libro āLāinvenzione dellāisteriaā. Allāinizio si trattava di sfruttare il potenziale coreografico della drammaturgia isterica, svelando la forza creativa ed emancipatrice delle donne rinchiuse nellāospedale della SalpĆŖtriĆØre di Parigi. Abbiamo continuato su questa linea, approfondendo lo studio psicoanalitico della circolazione del desiderio insoddisfatto nei gruppi, secondo Freud e Lacan, fino a recuperare alcuni elementi di riflessione e creazione nelle pratiche di ipnosi e magnetismo animale di Charcot e Mesmer. Lontano da uno sguardo medico, sin dallāinizio si ĆØ voluto sottolineare, con una certa distanza ironica, la messa in scena, plastica, teatrale, del desiderio dellāaltro.
La pandemia del Covid19 ha accelerato lāurgenza di dar corpo a questo spettacolo, per la forte risonanza con lāesperienza vissuta nella situazione di reclusione in cui ci siamo trovati a livello mondiale allāinizio del 2020. Tornando a recuperare il materiale lavorato, per metterlo in relazione con lāattualitĆ , abbiamo creato un gruppo composto da artiste, coreografe e danzatrici, residenti in Argentina, Francia, Italia e Spagna, con lāintento di condividere, con parole e movimenti, lāesperienza della distanza e della solitudine, cercando di valorizzare il desiderio di lavorare insieme, in contrapposizione alla mancanza di circolazione sociale e di contatto imposta dalla situazione di emergenza globale. Ć emersa cosƬ lāidea che il contagio del desiderio possa essere vitale.
Una prima fase di esplorazione si ĆØ svolta tra giugno e novembre 2020, sotto forma di incontri virtuali sulla piattaforma Zoom. Quattro interpreti si sono connesse, si sono contagiate, si sono osservate e si sono lasciate danzare, esplorando la loro intimitĆ e cercando un linguaggio comune. Questa fase ci ha permesso di trovare gli stati del corpo e di creare le basi coreografiche per poter sviluppare una messa in scena del materiale fisico dal vivo.Ā
La fase successiva di ricerca e creazione,Ā Devora,Ā ĆØ stata la trasmissione del materiale fino a quel momento lavorato a distanza a un gruppo di donne di Buenos Aires. Lāintenzione era che le cinque nuove interpreti possano lasciarsi contagiare dallāesperienza creativa del primo gruppo. Ć iniziata cosƬ la fase di prove, che si ĆØ protratta dalla fine del 2021 allāinizio del 2023, inaugurando questa nuova ricerca scenica che mette insieme la memoria del gruppo precedente ā rinchiuso dalla pandemia e mediato dalla tecnologia -, la memoria delle donne del secolo XIX ā rinchiuse dallāisteria e mediate dagli archivi ā e il dialogo con una proiezione che attraversa lāintera opera contemporaneamente ai movimenti delle interpreti.
Dopo la realizzazione dello spettacolo a Buenos Aires, presentato nei mesi di aprile e maggio 2023 al Teatro Cooperativa Perra, il materiale creativo sarĆ condiviso con il gruppo di lavoro iniziale per completare il percorso con una residenza europea e un nuovo spettacolo che sarĆ il risultato della circolazione di immagini poetiche, incontri diversi ed esperienze corporee in diverse parti del mondo.
LāideĢe du projet a commenceĢ aĢ eĢmerger aĢ partir dāune enqueĢte sur le corps hysteĢrique, baseĢe sur la lecture et lāinterpreĢtation iconographique deĢveloppeĢes par George Didi-Huberman dans son livre Lāinvention de lāhysteĢrie. Il sāagissait au deĢpart dāexploiter le potentiel choreĢgraphique de la dramaturgie hysteĢrique, reĢveĢlant la force creĢatrice et eĢmancipatrice des femmes enfermeĢes aĢ lāhoĢpital de la SalpeĢtrieĢre aĢ Paris. Nous avons continueĢ dans cette voie, approfondissant lāeĢtude psychanalytique de la circulation du deĢsir insatisfait dans les groupes, selon Freud et Lacan, jusquāaĢ retrouver des eĢleĢments de reĢflexion et de creĢation dans les pratiques de Charcot et Mesmer dāhypnose et de magneĢtisme animal. Loin dāun regard meĢdical, nous avons voulu, deĢs le deĢpart souligner, avec une certaine distance ironique, la mise en sceĢne plastique et theĢaĢtrale du deĢsir de lāautre.
La pandeĢmie de Covid19 a acceĢleĢreĢ lāurgence de donner corps aĢ ce spectacle, en raison de la forte reĢsonance avec lāexpeĢrience veĢcue dans la situation de confinement dans laquelle nous nous sommes retrouveĢs dans le monde deĢbut 2020. ReĢcupeĢrant le mateĢriel traiteĢ pour le mettre en relation avec lāactualiteĢ, nous avons creĢeĢ un groupe composeĢ dāartistes, choreĢgraphes et danseuses, reĢsidant en Argentine, en France, en Italie et en Espagne, dans le but de partager, avec des mots et des mouvements, lāexpeĢrience de la distance et de la solitude, en essayant de valoriser la volonteĢ de travailler ensemble, par opposition au manque de circulation sociale et de contact imposeĢ par la situation dāurgence mondiale. Ainsi est neĢe lāideĢe que la contagion du deĢsir peut eĢtre vitale.
Une premieĢre phase dāexploration sāest deĢrouleĢe entre juin et novembre 2020, sous forme de rencontres virtuelles sur la plateforme Zoom. Quatre interpreĢtes se sont connecteĢes, se sont contamineĢes, se sont observeĢes et se sont laisseĢes danser, explorant leur intimiteĢ et cherchant un langage commun. Cette phase nous a permis de retrouver les eĢtats du corps et de creĢer les bases choreĢgraphiques pour pouvoir deĢvelopper une mise en sceĢne de la matieĢre physique.
La phase suivante de recherche et de creĢation, Devora, a consisteĢ aĢ transmettre le mateĢriel travailleĢ jusquāen 2021 aĢ un groupe de femmes de Buenos Aires. Lāintention eĢtait que les cinq nouvelles interpreĢtes puissent se laisser contaminer par lāexpeĢrience creĢative du premier groupe. Cāest ainsi quāa commenceĢ lāeĢtape des reĢpeĢtitions qui sāest deĢrouleĢe de la fin de lāanneĢe 2021 au deĢbut de lāanneĢe 2023, inaugurant cette nouvelle recherche sceĢnique qui reĢunit la meĢmoire du groupe preĢceĢdent - enfermeĢe par la pandeĢmie et meĢdiatiseĢe par la technologie -, la meĢmoire des femmes du XIXe sieĢcle - enfermeĢe par lāhysteĢrie et meĢdiatiseĢe par les archives - et le dialogue avec une projection qui traverse lāensemble de lāÅuvre en meĢme temps que le mouvement des performeuses.
ApreĢs la reĢalisation de lāÅuvre sceĢnique aĢ Buenos Aires qui a eĢteĢ preĢsenteĢe en Avril et Mai 2023 au TheĢaĢtre Cooperativa Perra de Buenos Aires, le mateĢriel de creĢation sera partageĢ avec le groupe de travail initial pour terminer le voyage avec une reĢsidence europeĢenne et une nouvelle Åuvre sceĢnique qui sera le reĢsultat de la circulation dāimages poeĢtiques, des diffeĢrentes rencontres et des expeĢriences corporelles dans diffeĢrentes parties du monde.
La struttura drammaturgica dello spettacolo intende dare corpo al movimento creativo che porta una massa informe di corpi, atomi isolati carichi di energia, a entrare in contatto e a generare connessioni molecolari fino a dare vita a una comunitĆ di singolaritĆ . La definizione di questa struttura si basa su una lettura coreografica delle dinamiche della psicologia di massa descritta da Freud, nonchĆ© sullāuso poetico di riferimenti sottesi alle leggi della termodinamica, in particolare al principio dimostrato nel mondo vivente secondo cui perdita, spesa e consumo creano ordini locali attraverso circuiti reiterati. In definitiva, cerchiamo di dare forma a una termodinamica femminista, mostrando come il desiderio sovversivo delle donne sia alla base della creazione dei beni comuni.
La structure dramaturgique de lāÅuvre vise aĢ donner corps au mouvement de creĢation qui conduit une masse informe de corps, dāatomes isoleĢs chargeĢs dāeĢnergie, aĢ entrer en contact et aĢ geĢneĢrer des connexions moleĢculaires jusquāaĢ donner vie aĢ une communauteĢ de singulariteĢs. La deĢfinition de cette structure repose sur une lecture choreĢgraphique de la dynamique de la psychologie des masses telle que deĢcrite par Freud, ainsi que sur lāutilisation poeĢtique des reĢfeĢrences sous-jacentes aux lois de la thermodynamique, en particulier le principe mis en eĢvidence dans le monde vivant selon lequel la perte, la deĢpense, la consommation, creĢent des ordres locaux par des circuits reĢiteĢratifs. En fin de compte, nous cherchons aĢ facĢ§onner une thermodynamique feĢministe, en montrant comment le deĢsir subversif des femmes soutient la creĢation des biens communs.
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