La città di Agadez, in Niger, è tristemente nota come crocevia del pericoloso viaggio che affrontano i migranti provenienti dall’Africa Sub-Sahariana, dove, a causa di un complesso insieme di politiche di controllo della migrazione, le persone che vi restano bloccate sono esposte a ogni forma di vulnerabilità, violenza, tortura.

Nella lingua locale tamasheq, Agadez significa “luogo di incontro”.

È questo il senso del nostro progetto: contribuire allo sviluppo di comunità interculturali accoglienti e integrate, promuovendo la conoscenza del fenomeno migratorio nella sua complessità e azioni di inclusione a favore delle persone migranti, per rendere il nostro territorio – come il significato originale di Agadez – un luogo di incontro, di dialogo, scambio e condivisione tra persone e popoli, facendo della diversità di provenienza, lingue, culture e religioni un punto di forza, non di debolezza né di divisione, un mosaico di volti, storie e voci, per far tacere i pregiudizi, gli stereotipi, i luoghi comuni.

CHI SIAMO?

Siamo gli operatori e gli oltre 140 volontari e volontarie di Associazione Diakonia Onlus – ente gestore dei servizi-segno di Caritas Diocesana Vicentina – impegnati nelle attività di accoglienza e inclusione di persone richiedenti protezione internazionale sul territorio diocesano di Vicenza, che si estende, oltre che sulla gran parte della provincia vicentina, anche su porzioni delle province di Padova e Verona. Svolgiamo il nostro servizio sensibilizzando e mobilitando le comunità locali e la cittadinanza secondo lo “stile Caritas”, per incoraggiare atteggiamenti e attitudini di presa in carico comunitaria delle situazioni di fragilità e povertà che abitano il territorio.

Per noi l’accoglienza è un fenomeno umano che, come tale, vive di relazioni: non è solo un fatto di numeri, di politiche migratorie o di questioni giuridiche. Ogni giorno accettiamo la sfida di “metterci nelle scarpe” dell’altro perché, così facendo, riusciamo a conoscere le nostre. Le vite di Mohammed, di Olga o di Amina, fuggiti dalla loro casa alla ricerca di un futuro migliore, ci parlano della nostra comunità e di come ci stiamo allontanando l’uno dall’altro, inconsapevoli che nessuno si salva da solo. Il futuro dei migranti, che è il nostro futuro, tocca il tema della povertà, dei modelli di consumo insostenibili e della crisi climatica. Accogliere chi fugge da tutto ciò è dare un piccolo contributo per un mondo migliore. Trovare Agadez, e farla propria, significa cercare e trovare la Pace di cui tutta l’umanità ha bisogno.

COSA VOGLIAMO REALIZZARE GRAZIE AL TUO AIUTO?

• 4 incontri laboratoriali tematici aperti a tutta la cittadinanza, dove i dati e le informazioni illustrati da formatori preparati sul tema siano arricchiti dalle riflessioni e dagli apporti dei partecipanti, per far emergere temi e aspetti che confluiranno in una mostra co-progettata, ricca di contenuti audiovisivi e digitali
• 2 percorsi laboratoriali aperti a tutta la cittadinanza: un laboratorio di lavoro a maglia, con incontri settimanali, che rappresenti un’occasione per incontrarsi e tessere relazioni; un percorso laboratoriale di teatro interculturale, aperto a italiani e stranieri, che terminerà con l’ideazione di una rappresentazione teatrale
• 1 contest artistico, aperto a tutta la cittadinanza, per la raccolta di disegni e immagini da utilizzare per la produzione grafica dei pannelli della mostra che si desidera co-progettare e realizzare
• 1 mostra itinerante con contenuti audiovisivi e digitali, che sarà resa fruibile da parte delle comunità del territorio di Vicenza e provincia, di enti e gruppi locali (es. associazioni, scuole, parrocchie)
• 1 festival, della durata di due o tre giorni, con conferenza, sul fenomeno migratorio, durante il quale saranno condivisi e allestiti gli outputs prodotti (es. rappresentazione teatrale, mostra)

DI COSA ABBIAMO BISOGNO?

Per realizzare le iniziative elencate sopra, abbiamo bisogno di almeno €10.000, comprensivi di:

• €2.500 per la realizzazione del percorso laboratoriale di teatro interculturale, che sarà guidato da un docente esperto di italiano L2 con esperienza pluriennale di insegnamento di teatro e di gestione di gruppi interculturali
• €500 per l’acquisto di materiale vario (es. gomitoli, ferri) per il laboratorio di lavoro a maglia
• €400 come compenso per i relatori degli incontri laboratoriali tematici che organizzeremo
• €2.500 per produzione e stampa dei pannelli della mostra
• €1.100 per spese di comunicazione online e offline, compresa la creazione e pubblicazione, sul nostro sito web, di contenuti digitali facenti parte della mostra stessa
• €3.000 per spese di realizzazione, gestione da parte degli operatori e accompagnamento delle varie iniziative

CALL TO ACTION!

Chi cerca Agadez, la trova nelle nostre città, tra le comunità sempre più isolate, nei ritagli di tempo che non c’è più. Agadez è, così, spazio liberato e di scoperta di noi stessi: stare con chi vive l’esperienza della migrazione e scoprire questo fenomeno significa immergersi davvero nella nostra società.

Realizzare questo progetto senza il sostegno di te che stai leggendo non sarebbe, per noi, possibile: crediamo che un progetto partecipato sia generativo perché forte di una comunità desiderosa di fare la propria parte. Una comunità che vuole crescere e diventare sempre più grande.  Siamo in tanti, ma abbiamo bisogno di te perché non è questo il tempo di chi aspetta…

GRAZIE per il contributo che potrai dare!