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Dal 29 aprile 2024, lo stato Rio Grande do Sul, nel sud del Brasile, è in stato di emergenza.
Da tre mesi la popolazione brasiliana sta affrontando un disastro climatico storico: le condizioni metereologiche estreme hanno provocato danni in 478 dei 497 comuni, più del 95% dello stato, una zona paragonabile al Regno Unito. Più di 2 milioni di persone sono state colpite dalle inondazioni, con 806 feriti, 182 morti e numerosi dispersi. Circa 423.000 persone sono rimaste senza casa, di cui solo 18.000 sono state accolte in alloggi temporanei e un numero sconosciuto ha trovato riparo da amici, familiari e conoscenti. Durante il primo mese di crisi, i livelli dell'acqua sono diminuiti nella maggior parte delle aree, consentendo ad alcune famiglie sfollate di tornare a casa e iniziare a ripulire le loro abitazioni. Tuttavia, nel mese di giugno, nuove inondazioni e forti piogge hanno colpito lo stato, provocando nuovamente l’evacuazione. In alcuni comuni, come Porto Alegre, la percentuale di persone nei rifugi è nuovamente salita al 20% dei suoi cittadini, circa 2 mesi dopo la crisi.
Porto Alegre, capitale dello stato del Rio Grande do Sul, è infatti tra le città colpite dalle forti piogge: non sono state devastate solo le zone residenziali densamente popolate, ma anche numerose attività commerciali, piccole e grandi, che sono pilastri nella creazione di migliaia di posti di lavoro. Inoltre, altre parti della città, sfuggite alle inondazioni, si trovano ora ad affrontare la carenza di acqua pulita ed elettricità. I sistemi logistici della città sono stati gravemente compromessi, con conseguente carenza immediata di acqua, cibo, medicinali e persino di servizi essenziali come l'assistenza medica. Poiché i livelli dell'acqua sono diminuiti, molte famiglie sono tornate dai rifugi pera pulire le proprie case, aumentando il rischio di malattie trasmesse dall'acqua a causa del contatto con liquami e acqua contaminata.
La popolazione più colpita è anche quella più vulnerabile dal punto di vista economico e sociale, che nella prefettura di Porto Alegre conta più di 25 mila famiglie. In questa regione, gli impatti economici delle inondazioni sono stati gravi: si è visto un tasso di inflazione doppio rispetto al resto del paese. I prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati del 250%, esacerbando le sfide affrontate dalle famiglie colpite. Di conseguenza, molti hanno perso i loro mezzi di sostentamento, tra cui raccolti e bestiame, aggiungendosi al bilancio socio-economico del disastro.Il Comune sta mobilitando tutte le risorse disponibili per fornire assistenza, contando su una rete di solidarietà formata dalla società civile e da varie istituzioni pubbliche e private brasiliane che contribuiscono con sforzi e risorse.
Anche l’Opera don Guanella ha aperto le porte agli sfollati, divenendo centro di riferimento per il territorio: 50 persone risiedono temporaneamente nella casa e centinaia accorrono ogni giorno alla mensa. Grazie al sostegno di decine di volontari e alla solidarietà di molte persone, è stato possibile attivare da subito la raccolta e distribuzione di donazioni: vestiti, alimenti, acqua, prodotti per l’igiene e molto altro.
L'EMERGENZA CLIMATICA CONTINUA.
In questo momento di emergenza, i bisogni sono tantissimi. A chiunque ne abbia la possibilità, chiediamo un aiuto, anche piccolo, per poter continuare a sostenere le persone che stanno affrontando questo momento di grande sofferenza.
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Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Sconfiggere la povertà: porre fine alla povertà in tutte le sue forme, ovunque.
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
Lotta contro il cambiamento climatico: adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.
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