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Il Libro
“Fabulae dulces in fundo” di Vittorio Gennarini raccoglie corsivi e brevi elzeviri su temi di attualità apparsi sul quotidiano “Avvenire” negli ultimi quattro anni e si propone uno scopo preciso. Quegli stelloncini sono ambientati nella grande maggioranza dei casi nel Meridione d’Italia e in ispecie a Napoli. L’autore ha voluto con essi raccontare e dimostrare, ove possibile, il riscatto del Sud della penisola da una secolare arretratezza e dal predominio e invadenza delle cosche mafiose e camorristiche. In questi articoli viene registrato un fatto nuovo: dopo l’orribile sacrificio del giudice Falcone nel 1992, la ottocentesca “questione meridionale” ha subìto una brusca battuta di arresto e il Mezzogiorno (almeno quello pensante e laborioso) ha inteso affiancarsi alla civiltà e alle istanze di progresso civile dell’Italia del Nord. E’ un vasto processo di rinnovamento che coinvolge tutti i campi della vita pubblica e privata, dalla scuola alla società civile, dalle relazioni d’amore alle arti, e offre un quadro nuovo del nostro Paese, insomma una ventata di serenità e di legalità, laddove prima era solo l’esplosione delle stragi di camorra e di mafia o del terrorismo, rosso o nero poco importa. Di questa evoluzione a dir poco rivoluzionaria di Napoli e del Sud d’Italia, e quindi dell’intero quadro dell’unità nazionale, dà conto questo libro che, pur in tempi oppressi dall’epidemìa del coronavirus, apre le porte alla speranza di un Sud non più schiavo della malavita e di una borghesìa in preda ai fumi delle droghe e di un’esistenza parassitaria, ma ad un avvenire tranquillo, prospero di operosità e pace sociale. Così, anche la tanto agognata unità d’Italia sembra meno lontana e finalmente possibile!
L'Autore
Vittorio Gennarini è nato nel 1955 a Napoli, dove vive. E’ insegnante di materie letterarie in un liceo napoletano. E’ giornalista pubblicista e collabora con le pagine letterarie de “la Repubblica”, “La Stampa”, di “Avvenire”, di “Libero”, de “Il foglio” e della “Gazzetta del Mezzogiorno” e de “Il Mattino” e con recensioni di testi di prosa o di poesia al “Corriere della Sera”. Finora ha pubblicato tre libri: il primo di saggistica nel 1998 edito dall’Istituto Italiano di cultura di Napoli ”Letteratura e società da Euripide a Pier Paolo Pasolini”, il secondo volume, con la prefazione di Michele Sovente, ha raccolto l’anno successivo le poesie scritte in occasione della morte della madre ma in realtà rivolte agli avvenimenti centrali del Novecento: la dittatura nazi-fascista e l’evoluzione successiva della società italiana con un occhio di riguardo alla Napoli popolare. Esso s’intitola “Ghirlanda per la madre” (1999) ed è stato pubblicato dall’editore napoletano Alfredo Guida. Il terzo e ultimo libro raccoglie, sul modello delle società antiche, le “lettere” che l’autore è venuto pubblicando in trent’anni nella pagina dei lettori sui più importanti quotidiani nazionali come “La Stampa” e il “Corriere della sera”. Questo volume, che contiene numerosi spunti di polemica sociale, culturale e di costume, ha per titolo “L’ira d’Italia” ed è stato pubblicato dall’editore Graus nel 2008, con la prefazione di Michele Sovente.
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