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Aiutaci a realizzare la Festa della Liberazione di Palermo e le iniziative successiva per celebrare la Resistenza
PERCHÉ SIA OGNI GIORNO IL GIORNO PER PROMUOVERE I VALORI DELLA RESISTENZA!
Per festeggiare il 25 aprile a Palermo, quest’anno, abbiamo in programma tante iniziative: con un tuo contributo le renderai possibili!
QUAL È IL PROGRAMMA DEI FESTEGGIAMENTI
Per la sera del 24 aprile
H 21:30 Piazza Bellini – “Liberi anche di cantare e ballare" con la “Piccola Orchestra (P) artigiani Culturali” del circolo Arci Tavola Tonda.
Orchestra popolare che animerà la piazza con canti e danze della tradizione popolare e sociale, per concludere a mezzanotte, aprendo ufficialmente le celebrazioni per la Liberazione, intonando “bella ciao”.
Per la giornata del 25 Aprile si prevede, per la prima parte, di rispettare quelli che sono tradizionali eventi cittadini:
H 09:00 - Celebrazioni presso Giardino Inglese
H 10:00 - Corteo fino a Piazza Giuseppe Verdi
H 11:30 - Piazza Giuseppe Verdi – Coro Polizia Municipale e saluti
H 13:00 - Palazzo delle Aquile – Deposizione corona ai martiri della Resistenza
Dopo la fine del corteo, presso Piazza Casa Professa, comincerà la seconda parte della giornata.
H 15:00 - Animazioni di piazza
H 17:00 - Circolo Arci Porco Rosso – Presentazione della raccolta di “Qvando c'era Lvi” con Daniele Fabbri
H 18:30 - Atrio Biblioteca Comunale - Dibattito “Ricordando Gramsci – Resistenze in Europa e nel Mediterraneo”
H 20:00 - inizio spettacoli musicali
H 22:00 - Daniele Sepe in concerto
La piazza come gli altri anni sarà sede di un villaggio delle associazioni aderenti al manifesto delle celebrazioni del 25 Aprile.
PERCHÉ DARE IL PROPRIO SOSTEGNO
Il 25 Aprile 1945 l'Italia viene liberata dal nazifascismo, i giorni della Liberazione sono stati i giorni che hanno costruito i valori con i quali per decenni donne e uomini sono cresciuti, hanno generato nel corso degli anni pulsioni di libertà e crescita, battaglie operaie per i diritti sindacali, battaglie femministe, battaglie per i diritti LGBTQ, per il diritto all'istruzione..
Valori che guidano ancora le tante battaglie a Palermo e in Sicilia per una crescita solidale e di giustizia sociale, per lo Ius soli e il diritto di movimento alle “popolazioni” migranti, per la smilitarizzazione del territorio siciliano.
Quest'anno si è scelto di dedicare le iniziative verso il 25 aprile - che si prolungheranno fino al 2 giugno - a una grande campagna per la Costituzione; ed è proprio pensando a Palermo città della Cultura che, sul difficile percorso del recupero e valorizzazione della memoria, dedichiamo le
celebrazioni di quest’anno al 70° della Costituente, al 70° di Portella della Ginestra e all'80° anniversario dalla morte di Antonio Gramsci.
Ripercorrere la storia ci aiuta a capire cosa è stata la resistenza antifascista in Italia, come la resistenza si sviluppa e si amplifica nel tessuto sociale. L'impegno attivo di donne e uomini, portatori della memoria storica, ad educarsi e non restare indifferenti, oggi come ieri.
Come siciliane/i e palermitane/i affermiamo con forza quanto sia importante continuare la battaglia civile e culturale, educare donne e uomini ai valori della resistenza.
Chiamiamo tutte e tutti, giovani e anziani, donne e uomini, cittadine e cittadini di oggi e di domani, tutte le forze che si riconoscono nei valori dell’antifascismo, a scendere in piazza, a festeggiare il 25 aprile, per non essere tra gli indifferenti.
Chiamiamo tutti e tutte a essere partigiani e partigiane.
ORA E SEMPRE RESISTENZA
“Comitato 25 aprile - Palermo”
Per adesioni/informazioni:
Anpi: anpisegreteriabarbato@gmail.com
Arci Palermo: palermo@arci.it
Il 25 Aprile 1945 l'Italia viene liberata dal nazifascismo, i giorni della liberazione sono stati i giorni che hanno costruito i valori con i quali per decenni nuove generazioni di donne e di uomini sono cresciute, valori attraverso i quali hanno si sono alimentate pulsioni di libertà e crescita, le battaglie operaie per i diritti sindacali, le battaglie femministe che hanno aperto orizzonti di conoscenza nuovi che nel loro cammino hanno incrociato le battaglie per i diritti LGBTQ, le battaglie per il diritto all'istruzione e l'accesso universale alle università.
Questo percorso e questi valori guidano ancora le tante battaglie a Palermo, in Sicilia per una crescita solidale e di giustizia sociale, Ius soli e diritto di movimento alle “popolazioni” migranti, la smilitarizzazione del territorio siciliano, che vedono impegnate quotidianamente tante siciliane e tanti siciliani.
Quest'anno si è scelto di dedicare le iniziative verso il 25 aprile - che si prolungheranno fino al 2 giugno - a una grande campagna per la Costituzione; ed è proprio pensando a Palermo città della Cultura che, sul difficile percorso del recupero e valorizzazione della memoria, dedichiamo le celebrazioni di quest’anno al 70° della Costituente, al 70° di Portella della Ginestra e all'ottantesimo anniversario dalla morte di Antonio Gramsci, politico, filosofo e pensatore marxista. Antifascista fu arrestato nel 1926 e si spense nel 1937 nella clinica Quisisana a Roma, in condizione carceraria. Il dirigente comunista in un discorso alla camera del 16 maggio del 1925 disse: «noi siamo tra i pochi che abbiano preso sul serio il fascismo, anche quando il fascismo sembrava fosse solamente una farsa sanguinosa, quando intorno al fascismo si ripetevano solo i luoghi comuni sulla "psicosi di guerra", quando tutti i partiti cercavano di addormentare la popolazione lavoratrice presentando il fascismo come un fenomeno superficiale, di brevissima durata». La memoria del pensatore marxista è più che mai una memoria viva, in un Europa e in un mondo che tendono a destra e all'odio verso la diversità, che innesca una psicosi anti-migranti, la cui vera discriminante è la condizione economica, un mondo che eleva muri, veri come quello palestinese, supposti come quello americano, di filospinato come quello ungherese, ideologici come quelli presenti in tutta Europa.
Ricordare Gramsci significa ripercorrere la storia in un'analisi che ci permette di comprendere il presente, educare le donne e gli uomini alla comprensione storica. Ricordare la storia africana sarebbe indispensabile per capire le condizioni da cui oggi emigrano donne e uomini, a trent'anni (1987) dall'assassinio del leader del Burkina Faso, Thomas Sankara, in un colpo di stato reazionario, e ne ricordiamo le parole dette all'ONU nel 1984: «Le origini del debito risalgono alle origini del colonialismo […] sono i colonizzatori che indebitavano l'Africa con i finanziatori internazionali […] il debito è ancora il neocolonialismo, colonizzatori trasformati in assistenti tecnici». Ricordare Gramsci è ricordare le responsabilità europee e mondiali del disagio africano, le responsabilità del disagio mediorientale, dovuti agli interessi economico finanziari di pochi uomini.
Ripercorrere la storia dei subalterni ci aiuta a capire cosa è stata la resistenza antifascista in Italia, come la resistenza si sviluppa e si amplifica nel tessuto sociale. L'impegno attivo di donne e uomini, portatori della memoria storica, ad educarsi e non restare indifferenti, oggi come ieri.
Come siciliane/i e palermitane/i affermiamo con forza quanto sia importante continuare la battaglia civile e culturale, educare donne e uomini ai valori della resistenza.
Chiamiamo tutte e tutti, giovani e anziani, donne e uomini, cittadine e cittadini di oggi e di domani, tutte le forze che si riconoscono nei valori dell’antifascismo, a scendere in piazza, a festeggiare il 25 aprile, per non essere tra gli indifferenti.
Chiamiamo tutti e tutte a essere partigiani e partigiane.
ORA E SEMPRE RESISTENZA
“Comitato 25 aprile - Palermo”
Per adesioni/informazioni:
Anpi: anpisegreteriabarbato@gmail.com
Arci Palermo: palermo@arci.it
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