Una campagna di
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"Arrivata dopo cinque anni di scrittura, Fondazione è la prima raccolta poetica capace di condurti, lettore, come fosse prosa: quasi un romanzo di cui girare presto pagina per tuffarsi nella prossima storia, la prossima danza nel tempo.
Per tuffarsi, anche, nel prossimo viaggio in città: una Napoli riconoscibilissima eppure in stato di sogno. Letta come un teatro di corpi e di volontà, la ‘gravità del sesso’ si stempera pagina dopo pagina nell’etereo ed eterno ceruleo dell’amicizia.
La cornucopia delle relazioni di un uomo prima ancora che di un Poeta sono lette tutte in orizzontale, senza maiuscolo e con pochi corsivi: Fondazione è anche un nuovo font, quello dell’anima. Perché, in mezzo a ventagli di persone e alle verosimiglianze delle loro azioni, vi ferma e vi sospende, come se foste chiamati a decantare, infrangendo la cortina tra sogno e realtà, che vuol dire - esattamente per voi, lettori stupiti - essere u-m-a-n-i." Diana Marrone
"Ma chi è Tiù? Dov’è Tiù? Nessuno sembra poter fornire una risposta univoca. Tiù, è l’ossessione amorosa del poeta, è l’incontro ad Artestesa, è una presenza costante, ma invisibile e silente, un viavai tra immaginazione e realtà, sbuca ovunque e comunque, vuole scoprirsi libera, non sai come nominarla, si beffa delle risposte pronte, delle soluzioni in tasca, si rispecchia in tutt* e in nessun*. Le interpretazioni che offre di sé sono molteplici e intanto ci trasporta in una società di amici, dove c’è un poeta che sente attraverso altre vite, altre cose, altri luoghi, dove c’è un invito a sentirci reciprocamente, dentro e oltre le dissimmetrie e le conformità, a sentire ancora come c’innamoriamo, come vigiliamo, come facciamo festa." Celeste Ianniciello
"Le cronache marziano-partenopee hanno tracciato universi paralleli di vicoli e piazze, ritratti femminili e maschili di una variopinta truppa di amici. Tra questi la adorata Tiù, alta e magra divorziata senza figli, colei che permette il ritorno all’amore disperato, a quella combinazione inconscia che lega gli amanti delle donne-angelo che non devono sporcarsi con il quotidiano. Giorgio Anastasia poeta d’amore non può che arrendersi di fronte a Lei “a quei rifiuti[che]sono un richiamo” e lo faremmo tutti noi anche se poi mi accorgo che questa donna non esprime opinioni, pensieri, autonomia, poverina! E quando lui se ne andrà con Tiù ripeterà il mantra ci meritiamo una vita tranquilla senza il peso della smania, una coazione a ripetere questa che nella realtà attira e respinge le pulsioni vitali contro le convenzioni e gli alibi giustificatori della propria egoistica condizione. Ma come uomo di rigorosa immaginazione risolve la questione quando Tiù coraggiosamente si avvicina all’essere e, in potenza, al nascere ed esistere, proponendoci, con plurilinguismo e pluristilismo, una mirabile visione mondana di labbra, capelli e corpi." Laura De Masi
Le dieci sezioni poetiche sono introdotte dalle foto di Salvatore Petrilli, un amico e frequentatore degli insopprimibili venerdì poetici da Artestesa.
Inoltre, ogni sezione è accompagnata da un richiamo musicale perché Fondazione mantiene un legame con il ritmo della parola sia scritta che cantata. Si riporta la playlist di Fondazione le dieci canzoni per le dieci sezioni poetiche:
Teho Teardo & Blixa Bargeld – Still Smiling
Hania Rani – Leaving
The Knife – Pass This On
The Irrepressibles – In This Shirt
Mr.Kitty – After Dark
Radiohead – Paranoid Andriod
Kid Francescoli – I Don't Know How
Desire – Don't Call
May and Robot Koch – Bad Kingdom
Moby & Skylar Grey – The Last Day
La pubblicazione è edita da Artestesa, non dimentichiamo le difficoltà degli ultimi due anni che hanno complicato e non poco lo spazio e laboratorio dei due artisti Oni Wong e Ulderico Di Domenico nel centro storico di Napoli.
L’accesso alla gallery è riservato ai sostenitori del progetto.
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