Una campagna di
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<< Non capita spesso di leggere un libro come Fuori i secondi: qualità della scrittura e originalità del punto di vista sono evidenti, tanto da fare di questo libro un caso unico nel panorama attuale della nostra poesia. (…)
Il libro ha una doppia voce non come artificio letterario, ma, per necessità. La versione originale di Fuori i secondi ci testimonia chiaramente dell’italiano usato dai figli, la generazione di cui fa parte l’autore stesso, ed è una lingua non letteraria ma ‘viva’ e in fieri, la cui grammatica e sintassi sono usate dai personaggi in stretta prossimità con la dialettalità. Troviamo anacoluti, idiomatismi, ripetizioni pronominali e avverbiali, quasi sempre con valenza fàtica, per rafforzare il tono comunicativo, come accade appunto nel parlato. Le sgrammaticature sono dunque immesse nella lingua scritta del libro senza forzature, senza che il lettore avverta in ciò alcune artificiosità e senza che si crei mai un mero ‘gioco linguistico’: l’italiano ‘sgangherato’ e corposo di Corrado Bagnoli è naturalmente tale perché così veniva usato dai personaggi nella loro vita. (…)
La concretezza della vita che pulsa in Fuori i secondi, mi consente di avvicinare quest’opera, la sua scrittura, alla scrittura di un film: lo spettatore-lettore vede e sente ciò che accade sulla pagina. La scrittura si fa sguardo, dunque, e anche tatto e olfatto e fa entrare dentro il mondo che accade sulla pagina. >>
(Dalla prefazione di Gabriela Fantato)
<< Qual è, allora, la forma di FUORI I SECONDI? E’ l’epos. Epos è il racconto, un racconto che tuttavia ha senso nell’ascolto collettivo della Comunità tutta; che ascolta insieme. L’epos, quindi, è la storia ascoltata in piazza con la voce che deve alzarsi, se non vuole diventare pasto di uccelli. Col ritmo dell’ampia falcata del cavallo e con lo sguardo dell’aquila che tutto abbraccia. Cosa che probabilmente ha fatto per l’ultima volta Majakosky, nella contraddizione, tutta moderna, della rottura con la tradizione come ultima possibilità di dare senso alla voce della piazza >>.
(Da una recensione di Sebastiano Aglieco)
Il progetto prevede la realizzazione di uno spettacolo teatrale tratto dal libro “Fuori i secondi” di Corrado Bagnoli (ed. La Vita Felice, 2005). Una drammaturgia originale che segue la produzione di un breve video-documentario sulla biografia del protagonista attraverso immagini storiche e interviste.
Lo spettacolo racconta la storia di Cesare Bagnoli (Augusto nel libro): brianzolo, classe 1930, campione di boxe in Italia, attivo dal 1954 al 1959 e in seguito direttore sportivo nelle palestre di Cesano Maderno e Seregno, allenatore e maestro del campione europeo Lorenzo Zanon. Dopo la grande carriera sportiva apre nel centro di Seregno una rosticceria destinata a rimanere nel cuore dei cittadini e non solo. Questa è la storia di un grande uomo che ha combattuto la fame e la guerra nella sua infanzia, gli avversari sul ring e ha vissuto la quotidianità del commerciante che prova a costruire qualcosa per la sua famiglia e per il mondo che lo circonda. Dentro il pugile forte e duro si nasconde un uomo generoso, buono e profondamente paterno, con tutti. Cesare è da poco scomparso ed ha combattuto fino alla fine.
La trasposizione drammaturgica nasce da un lavoro sul carattere di Augusto, sui suoi gesti - il rituale del riscaldamento in palestra e il rituale dei coltelli in negozio - sul suo linguaggio così semplice e diretto mescolato con il dialetto brianzolo. Il libro di Corrado Bagnoli è una lunga narrazione in versi e suggerisce un respiro epico di una vicenda apparentemente ordinaria, una dimensione corale dei fatti e dei luoghi in cui si svolge la vita di Augusto.
Verrà privilegiato il linguaggio dunque, l’intensità dei rapporti dei personaggi e l’essenzialità della scena, riempita solo da diverse fonti di luci e rumori, con scenografie appena accennate.
https://www.facebook.com/fuoriisecondi/Teatro Pedonale si autosostiene economicamente e collabora con Scena Aperta in questo progetto presentando una produzione contemporanea, sostenuta dalle realtà sportive più importanti e che vuole arrivare non solo nei teatri, ma anche nelle palestre e nelle scuole. La sfida è quella di portare sulle scene una delle voci poetiche più importanti in Italia, con una storia di vita e di sport che ancora punta tutto sulla verità e sulla formazione umana.
Si affiancano attori di diverse provenienze artistiche, un chitarrista elettrico che compone le musiche originali, una scenografia essenziale e una regia poetica e popolare allo stesso tempo.
In scena Adriana Bagnoli, Matteo Bonanni, Ettore Di Stasio, Marino Zerbin
Musiche di Andrea Motta
Regia di Matteo Riva e Adriana Bagnoli
http://www.teatropedonale.com/
http://scenapertaamt.blogspot.it
Oggi è difficile raccontare delle storie vere, siamo pieni di vite mercificate nei reality.
La nostra è invece l’epica quotidiana scoperta attraverso una storia di sacrificio e d'amore, di forza e di umiltà, una vicenda singolare in cui il senso profondo della vita si svela nei gesti semplici e nel linguaggio diretto e carnale del romanzo e del teatro. E che, come ogni racconto epico, è capace di suggerire significati profondi alla vita di ciascuno di noi, alla vita di chi, nelle difficoltà di oggi, cerca ancora di costruire qualcosa.
Per finanziare opere di cultura dobbiamo puntare su chi personalmente ancora ne ha bisogno o semplicemente stima un lavoro così bello e necessario come il nostro. Facciamo appello a tutti voi!!
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