Una campagna di
Cultura è Libertà, una campagna per la PalestinaContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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ENGLISH AND FRENCH BELOW
Nella striscia di Gaza oltre 2 milioni di persone vivono in condizioni durissime, chiuse in uno stato di assedio permanente da oltre 12 anni ad opera di Israele.
Migliaia sono state le vittime civili dei ripetuti attacchi militari da parte dell'esercito israeliano, e molte di più vivono in condizioni al limite della sopravvivenza: in questa striscia di terra l'elettricità è disponibile solo qualche ora al giorno, le falde acquifere sono inquinate, le condizioni igienico-sanitarie precarie. Una situazione che spinge la maggior parte degli operatori locali ed internazionali a realizzare fondamentali interventi di natura umanitaria volti a contrastare questa emergenza. Ma in una situazione così difficile i bisogni sono davvero tanti.
A Gaza il 51% della popolazione ha meno di 18 anni e ciò rende fondamentale, come diceva il grande poeta palestinese Mahmoud Darwish, "coltivare la speranza". Ed è proprio questo il nostro contributo per la gente di Gaza, perchè con una delle popolazioni più giovani del mondo non si può rinunciare ad immaginare il futuro... ma soprattutto perchè qui i bambini saltano e giocano anche in mezzo alle macerie...
Per alimentare la speranza e i desideri delle bambine e dei bambini di Gaza abbiamo deciso di realizzare il progetto "Musica per bambini/e contro la distruzione", con cui intendiamo offrire a tanti bambini e adolescenti segnati dalle difficoltà che vivono quotidianamente la possibilità di coltivare una grande passione: quella della musica, uno dei pochi mezzi di espressione e comunicazione del proprio essere, in grado di curare le ferite invisibili e i traumi della guerra.
Come successo a Ramzi Hatem al-Far, un ragazzo nato nel 2001 a Gaza, che grazie al conservatorio Edward Said ha potuto coltivare il suo talento nelle percussioni, imparando a suonare strumenti come il/la darbouka, il tamburo e il tamburello, ed esprimere il suo talento in diversi festival insieme al "Tartim Percussion Group".
Per Ramzi la possibilità di suonare ha significato riscatto, gli ha permesso di togliersi grandi soddisfazioni, come quando nel 2015 insieme ai suoi compagni del "Takht Sharqi Oriental Ensemble" ha partecipato all' "Arabs Got Talent Show" ricevendo il "Golden Buzz" dalla giuria. Soddisfazioni che in un contesto come quello di Gaza significano moltissimo.
È per questo che chiediamo il tuo aiuto, per regalare a tanti altri bambini di Gaza la stessa gioia.
I fondi raccolti consentiranno a bambine/i tra gli 8 e i 15 anni di avere delle borse di studio della durata di un anno per il conservatorio Edward Said di Gaza e di partecipare attivamente al Festival musicale di Al Kamandjati 2019.
Oggi anche tu hai la possibilità di coltivare la speranza delle bambine e dei bambini di Gaza, sostieni il progetto "Musica per bambini/e contro la distruzione"!
Il tuo aiuto contribuirà a far sì che al frastuono delle bombe si sostituisca la musica, regalando a tanti bambini momenti liberi dall'angoscia di una situazione drammatica. Perchè cultura è libertà.
CHI SIAMO
Il progetto "Cultura è libertà-una campagna per la Palestina" nasce nel 2013 ad opera di un gruppo di attivisti italiane/i, preoccupati dall'oscuramento della questione Palestina e dal rischio di perdita di un grande patrimonio culturale, importante in sé e spina dorsale dell'identità di un popolo, nella lotta per il diritto di avere diritti.
Da qui la necessità di una campagna, per la promozione e diffusione delle culture presenti in Palestina, per il rafforzamento dei legami con questa terra, che diventi per chi voglia, occasione di conoscenza e approfondimento.
La cultura, in tutte le sue espressioni creative, è una delle forme più alte della resistenza palestinese, contro una politica colonizzatrice che tende ad annichilirla, fino a volerne cancellare la memoria. Progetti e iniziative della campagna mirano a coinvolgere un pubblico sempre più ampio e plurale, scuole e università e a sostenere la creatività di giovani palestinesi nella loro terra.
ENGLISH
OUR PROJECT
In Gaza stripe more than 2 millions of people live in very hard conditions, closed in a state of permanent siege by Israel, lasting since more than 12 years. Thousands of victims were made by repeated Israeli attacks and many more persons live on the edge of survival. Electricity is available just few hours per day, water is polluted, the health/hygienical conditions are precarious. In this situation the majority of local and international actors are pushed to implement essential humanitarian interventions in order to face this emergency. But in such a difficult situation the needs are more and more.
In Gaza 51% of the population is under 18 years. For this reason it is a fundamental action, as the great poet Mahmoud Darwish said, “to cultivate hope...”. This is exactly our contribution for Gazawi people, because for one of the youngest population in the world you can not give up imagining the future...especially because the kids here play and jump also in the rubble.
We decided to start the project “Music for kids against destruction” in order to feed hope and wishes of the Gazawi kids. We want to offer to many kids and adolescents affected by the hard daily life, the chance to cultivate their great passion: the passion for music, one of the few tools to express and communicate themselves, able to treat the invisible wounds and the traumas of the war.
This happened to Ramzi Hatem al-Far , a boy born in 2001 in Gaza, who, thanks to the Edward Said Conservatory, could cultivate his talent in percussions, learning also to play darbouka, drums and tambourine, and express his ability in several Festivals, together with"Tartim Percussion Group".
For Ramzi, the chance to play meant his redemption and great satisfaction. For example in 2015 he could participate, together with his colleagues of "Takht Sharqi Oriental Ensemble" participated in the "Arabs Got Talent Show" where they got the "Golden Buzz". A great satisfaction that in Gaza means a lot.
For this reason we ask for your support, in order to offer to other kids in Gaza the same joy.
The fund collected will allow kids between 8 and 15 years to get one year scholarships at the Edward Said National conservatory and to participate actively to the Musical Festival Al Kamandjati 2019.
Today you too have the chance to cultivate hope of the kids in Gaza. Support the project “Music for kids against destruction”.
Your contribution will help to replace the noise of bombs with the music, and give to children free moments from the anguish of a dramatic situation
WHO WE ARE
"Cultura è libertà-una campagna per la Palestina" was created as an association in 2013 by a group of italian activists concerned by the blackout on the Palestinian issue and the risk of the dispersal of a great cultural heritage. An heritage important in itself, sort of backbone of a people’s identity and its struggle for the right to have rights. Hence the need for a campaign, promoting and disseminating Palestinian cultures, in order to strengthen the relationships with this land and give to those who are interested, the chance for knowing more and deepening.
Culture, in all its creative expressions, is one of the highest forms of Palestinian resistance, opposing a colonial policy aiming to annihilate Palestinian culture to the point of erasing even memory. Projects and initiatives of the campaign aim to involve a wider and more plural public, schools and universities, and to support the creativity of young Palestinians in their land.
FRANÇAIS
Dans la bande de Gaza plus que 2 millions des personnes vivent dans une situation très dure, enfermées dans un état de siège permanent depuis 12 ans. Plusieurs attaques militaires israeliens ont fait des milliers de victimes et encore plus vivent à la limite de la survie. L’électricité n’est disponible que quelques heures par jour, l’eau est polluée, les conditions hygieniques/sanitaires sont précaires. Cette situation fait que les acteurs locaux et internationaux sont poussés à intervenir essentiellement dans le secteur humanitaire pour faire face à cette émergence. Mais dans une situation aussi dure les besoins sont plus nombreux.
A’ Gaza le 51% de la population a moins de 18 ans. Pour cette raison, une action essentielle est “cultiver l’éspoir...” comme l’a dit le grand poete Mahmoud Darwish. C’est notre modeste contribution à la population de Gaza, parce que pour une des plus jeunes populations du monde on ne peut pas renoncer à imaginer le future, en particulier parce que ici les enfants sautent et jouent aussi dans les ruines.
C'est pour ces raisons que on a lancé le projet: "Musique pour les enfants contre la destruction”. On veut offrir une opportunité, à des enfants qui ont vecu des traumatismes et qui vivent une vie cotidienne très dure, de cultiver leur grand passion: la passion pour la musique, un des rares moyens d'expression et comunication, capable de soigner les blessures invisibles et les traumatismes de la guerre.
Comme c’est passé à Ramzi Hatem al-Far, né à Gaza en 2011, qui grace au Conservatoire Edward Said, a pu cultiver son talent dans les percussions et a appris a jouer darbouka, tambours et tambourine, et a exprimé sa capacité dans plusieurs Festivals, avec le “Tartim percussion Group”.
Pour Ramzi, jouer la musique signifie son rachat social et une grande satisfaction. Par example en 2015 il a pu participer avec le “Takht Sharqi Oriental Ensemble” au “Arab gots Talent Show” ou ils ont gagné le “Golden Buzz”. Une grande satisfaction que à Gaza veut dire beaucoup!
C’est pourquoi on demande votre soutien: pour pouvoir offrir à d’autres enfants de Gaza la meme joie.
QUI SOMMES NOUS
“Cultura è Libertà, una campagna per la Palestina” a été créé comme association en 2013 par un group d’activistes italien/nes preoccupés par le blackout couvrant la question Palestinienne et le risque de la perte d’un grand patrimoine culturel. Un patrimoine important en soi meme, une sorte de colonne vertébrale de l'identité d'un peuple, dans sa lutte pour le droit d’avoir des droits. D'où le sentiment de la nécessité d'une campagne visant à promouvoir et diffuser les cultures Palestiniennes, pour renforcer les relations avec cette terre, donner aux interessés l’opportunité de connaitre et approfondir, et soutenir la creativité de jeunes palestinien/nnes dans leur terre.
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