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(grafica: Federica Italiano FB: Fred Montgomery)
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COS’E’ GENDEROTICA
GendErotica – contaminazioni di arte queer è un progetto nato nel 2009, a cadenza biennale. Anno dopo anno ha visto una crescita esponenziale di contenuti, artisti, spazi, opere e prime assolute italiane. Un vero e proprio festival, autogestito e autoprodotto, che nasce dalla follia determinata di Eyes Wild Drag, sostenuto da una rete di associazioni, movimenti, collettivi che partecipano ad uno scambio fertile e immaginifico. Esempio ne è stata la collaborazione, per l’edizione 2013 dedicata alla queer femininity, con Teatro Valle Occupato e Nuovo Cinema Palazzo. Concentrato in tre giorni, GendErotica presenta spettacoli, arti performative, mostre di fotografia, pittura e installazioni artistiche, rassegne di cortometraggi e documentari, workshop. La stragrande maggioranza degli artisti coinvolti non ha mai presentato il proprio lavoro in Italia.
Lo scopo di GendErotica è quello di ragionare sulla rappresentazione di Genere in chiave Queer, con un occhio di riguardo a quello che succede all’estero. Abbiamo iniziato spinte dal desiderio di raccontare il corpo queer con gioia e passione, rifuggendo le rappresentazioni claustrofobiche e logoranti. Una programmazione vitale, autodeterminata, assertiva, politica e artistica insieme, nel senso che siamo convinte che la creazione di altri immaginari, non allineati, non mercificati, che rifuggono il binarismo dei generi e il conformismo a qualsiasi sistema, siano uno spunto fortissimo di lotta e di estetica.
GENDEROTICA 2015 IS… COMING!!
GendErotica 2015 è il passo successivo, inevitabile e necessario, di GendErotica Fem della scorsa edizione. Il progetto nasce da quell’immaginario, dalle sue suggestioni e dalle contraddizioni che ha aperto. E’ evidente, anche nella comunità queer, la difficoltà viscerale a rapportarsi con la Queer Femininity, perché l’immaginario (e i preconcetti) con cui ci si scontra/confronta sono quelli del femminile etero normato. Contraddizione che fa emergere una serie di interrogativi su cosa possa essere legittimato come queer.
Ma non aspettatevi che ci ingegneremo a dare definizioni di cosa è queer, di cosa sia legittimo considerare queer, a quali corpi appartenga l’esperienza queer, quale deve essere il vostro significato di queer. Il queer parte dalla pratica dei corpi, ognuno dei quali vive un’esperienza personale unica, partendo da sé, in opposizione al pensiero unico, oggettivo e omologante. Qualunque sia la supposta omologazione. Il corpo, l’erotismo, la sessualità sono un terreno fertile per la sconfigurazione degli immaginari e coinvolge tutti. Sono uno dei campi su cui si muove lo stigma sociale, impedendo la libertà individuale di scelta e l’autodeterminazione dei corpi. Allora parleremo proprio di corpi, erotismo, pornografia, Fem, Trans, Sex Workers, femminismo, desideri, fantasie, immaginari, muovendoci da punti di vista differenti, includendo anche storie e pratiche performative che non partono strettamente dal queer ma che in un festival queer si riconoscono e si rivendicano. Lo faremo ovviamente con ironia, l’arma più efficace per far esplodere contraddizioni e vivacità. Lo faremo facendo arte e, di conseguenza, politica. Lo faremo con il teatro, le performance, i laboratori, l’arte visiva, i reading, il cinema, i documentari, l’ormai consolidata sezione/laboratorio della Queer Infection. Lo faremo con la voglia di provare a costruire, con tutt* coloro che vogliono partecipare, un percorso per creare uno spazio libero, sicuro, consensuale e consapevole. Lo faremo perché per noi il Queer è sempre, prima di tutto, una ricerca di libertà.
LA RICERCA DI COMPLICITA’
Ci piace pensare che la cultura non si muova solo nei palazzi, nei luoghi istituzionali deputati, nei teatri o nei musei blasonati. La cultura deve prima di tutto essere lo specchio dell’oggi, interrogarsi sulle sue mutazioni, i linguaggi, le ricerche estetiche, raccogliere e amplificare l’urlo di bisogni, soggettività e collettività. Spostare il pensiero, moltiplicare le riflessioni, decostruire le semplificazioni.
GendErotica è totalmente no-profit, vive del finanziamento dal basso e del sostegno delle associazioni che le sono affini, che ne hanno saputo leggerne la possibilità visionaria. GendErotica esiste grazie al sostegno della rete, associazioni, movimenti, collettivi, individui, ai quali siamo intimamente legate per rispetto, condivisione, complicità e gratitudine. GendErotica è diventata una scommessa culturale e politica il cui valore ha fatto sì che artiste di calibro straordinario si siano mosse a Roma anche da molto lontano, solo a copertura delle spese, perché hanno voluto aderire ad un progetto ambizioso e, in quanto tale, vitale. GendErotica è a libero accesso perché gli spazi di arte e discussione non possono essere discriminanti per possibilità economica. Il diritto di avere strumenti accessibili per la costruzione di relazioni culturali e liberi mezzi di espressione è vitale. GendErotica vuole essere uno spazio “safe” dove le diversità di ognuno sono un valore aggiunto che rivendica rispetto.
Per realizzare questo ambizioso progetto, abbiamo bisogno di finanziamenti, servizi e collaborazioni.
Nonostante la maggior parte del lavoro sia sostenuto da attivisti e volontari, incidono particolarmente i costi tecnici, di viaggio, soggiorno e trasporto, i servizi. GendErotica negli anni sta sviluppando potenzialità e si è conquistata una credibilità anche all’estero. Una serie di eventi di prefinanziamento sono iniziati e stanno arrivando i primi fondi. Non saranno però sufficienti a coprire per intero le esigenze del Festival. Anche quest’anno, pertanto, attiveremo il finanziamento dal basso grazie al quale tutti coloro che si identificano nel progetto e ne vedono la necessità, possono partecipare direttamente al suo sostentamento. E cercheremo nuove adesioni e sponsorizzazioni che ci permettano di mantenere il livello artistico e organizzativo del festival, per riuscire ad offrire il massimo agli artisti e al pubblico che lo segue.
CHI SONO EYES WILD DRAG
Eyes Wild Drag, gruppo di performer gender drag di Roma, da diversi anni lavora nella sperimentazione dei Generi, dei ruoli e dell’immaginario erotico, rappresentando la principale espressione drag e di ricerca artistica sul queer condotta in Italia. Ha varie volte catturato l’attenzione dei media nazionali (Venerdì di Repubblica, Gioia, Il fatto quotidiano, I viaggi di Nina, Rai4, Mediaset, Sky, Radio Popolare) ed esteri (Curve Magazine e Broadway World – Usa). Attiviste queer, realizzano spettacoli, curano workshop ed eventi, ridisegnano un immaginario queer del femminile. Nel 2012 sono state impegnate in un tour mondiale che le ha portate in diverse città europee, fino a svariate tappe negli Stati Uniti. Nel 2013 sono state ospiti di Arte Fiera di Verona, nello spazio curato dall’associazione Cuntemporary. Nel 2014, viene girato un documentario diretto da Cecilia Grasso e prodotto dal Centro Sperimentale di Cinema, incentrato sulle pratiche laboratoriali condotte da Eyes Wild Drag sulla costruzione del maschile.
COSì LA STAMPA…
La maschera per metà "uomo" e per metà "donna", secondo Eyes Wild Drag, nel rivelare il diktat del binarismo di genere e gli ingranaggi della sua costruzione permette di decostruirlo (...) e, aggiungeremmo noi, come denudamento del "Re", concetto a cui si ispira questo libro (Il Re Nudo - per un archivio drag king in Italia, a cura di Michela Baldo, Rachele Borghi, Olivia Fiorilli, Edizioni ETS, 2014)
“Ho imparato molto sulla performance di genere in Roma, mentre ero là la scorsa estate con un gruppo meraviglioso di drag kings and faux queens che si chiama Eyes Wild Drag. L'evento era il Festival GendErotica e la Femme Conference. Era veramente un progetto ambizioso e interessante perché affrontava il tema dell'essere femme e quanto questo possa essere radicale. Io credo che sia fortemente radicale e sto cercando di esprimerlo” (intervista a Fauxnique della rivista di arte contemporanea AP, Usa, ottobre 2013)
GendErotica 2013 (…) tre giorni di fermento culturale (Tu Style, 10 giugno 2013)
GRAZIE! grazie perché avete fatto una grande cosa. Politicamente, artisticamente, culturalmente. Grazie per le energie che ci avete messo, l'entusiasmo, la passione. Grazie perché lì su quel palco (...) fra una risata ed una riflessione mi sono sentita orgogliosa e legittimata in quanto Fem. (...) Grazie di aver detto che Fem è dirompente. Sono anni che lo aspettavo. (Carla, Milano, 4 giugno 2013)
Eyes Wild Drag non sono solo performer, hanno creato una comunità (...) un incredibile, favoloso modo per fare una rivoluzione (Curve Magazine, Usa, giugno 2012)
E' una forte sensazione erotica rompere i Generi negli esseri umani (TPortal.hr, 27 aprile 2012)
Sara (...) vive la sua trasformazione in Spruzzy con la naturalezza di sfilare una maglietta e indossarne un'altra (Gioia, 6 ottobre 2011)
L'idea del doppio è come se stimolasse una nuova socialità, più libera e disinibita (Venerdì di Repubblica, 7 aprile 2011)
Uno spettacolo preciso, intelligente, ben calibrato. E molto divertente. Applausi (LMT Magazine, dicembre 2007)
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