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Giulia RoccoContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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La storia di Goli Otok è un pezzo di Storia del '900 pressoché sconosciuta. Goli Otok, che in italiano si traduce con Isola Calva o Nuda, è un’isola del golfo del Quarnero in Croazia, sede dell’unico campo di concentramento in Europa durante il secondo dopoguerra.
Nel 1949, il leader jugoslavo Josip Broz Tito, dopo un anno dalla scomunica lanciatagli da Stalin, sente la necessità di difendersi dai veri o presunti cospiratori interni, cioè da tutti coloro che seguivano un’ideologia socialista di stampo sovietico. Per farlo organizza delle vere e proprie deportazioni in un luogo capace di accogliere migliaia di uomini, isolato e difficilmente raggiungibile. Una prigione che assomiglia a una Alcatraz e nello stesso tempo a un gulag. Un luogo voluto creato e gestito dai comunisti per punire, rieducare, privare della dignità e della libertà altri compagni comunisti.
Adesso a Goli Otok rimangono poche tracce di quello che fu il lager dei prigionieri politici. Quello che resta sono solo baracche semidiroccate, edifici sgretolati e pericolanti, mangiati dalla polvere di sale e dalla poca vegetazione. La natura e l’incuria dell’uomo stanno trasformando quello che dovrebbe essere un luogo della memoria in un cimitero abbandonato di detriti di ferro, legno, cemento e asbesto.
In questo progetto le voci dei protagonisti si intrecciano e creano una rete, che salva la memoria di questo luogo e della sua storia.
Il progetto è già disponibile in italiano e lo trovate qui.
Il finanziamento serve per aumentare la diffusione di questa storia, traducendola in inglese e in croato.
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