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Homeward bound: sulla strada di casa

Una campagna di
Giorgio Cingolani

Contatti

Una campagna di
Giorgio Cingolani

Homeward bound: sulla strada di casa

Campagna terminata
  • Raccolti € 440,00
  • Sostenitori 12
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Film & corti

Una campagna di 
Giorgio Cingolani

Contatti

Il Progetto

HOMEWARD BOUND: SULLA STRADA DI CASA

UN FILM SPERIMENTALE, UN PROGETTO EDUCATIVO, UN'AZIONE PARTECIPATA SOCIALE

Regia a cura di Giorgio Cingolani

Sceneggiatura a cura di Claudio Gaetani e Giorgio Cingolani (basata su storie, racconti e vicende scritte ed elaborate dai ragazzi adolescenti protagonisti del film)

PAGINA FACEBOOK DEL FILMhttps://www.facebook.com/pages/Homeward-Bound-Sulla-Strada-Di-Casa/1561876874024058

LINK VIDEO PROMO UFFICIALE SU YOU TUBE DEL FILM:  https://www.youtube.com/watch?v=o_7gkIaLOmc

SITO INTERNET REGISTA:www.giorgiocingolani.it

CAST PRINCIPALE: Nabil Chowdhury, Yasin Khaer, Ferdaus Rashid, Anta Diop, Alamin Madber, Shah Zib, Didar Islam, Foyez Forid, Zak, Denise Tantucci, Sajjad Hossain, Cristina Aurelia Popa, Francesco Vesprini, Oscar Genovese, Max Miecchi, Piero Polucci, Flavio Brizzi, Fernanda Banks, Luigi Izzo

TROUPE TECNICO-ARTISTICA
RAFFAELE MANCINI (aiuto regia, operatore di ripresa, fonico), ALBERTO MARONI (operatore di ripresa), EMMANUELE GALIENI (Operatore di ripresa), CLAUDIO GAETANI (Docente cinema Unimc, Sceneggiatura), MAURO ROSATI (Musiche). ALTRI COLLABORATORI: SERGIO FUCCHI (Fonico), ALESSANDRO MUSCOLINI (Operatore di ripresa), FRANCESCO TOSTO (Operatore Steadycam)

UN FILM E UN PROGETTO SOCIALE NEL "GRATTACIELO-MONDO"

"Homeward Bound_Sulla strada di casa” è un film sperimentale e un progetto sociale realizzato con alcuni ragazzi adolescenti che vivono presso l'Hotel House di Porto Recanati, un enorme (17 piani, 512 appartamenti) e isolato grattacielo dove vivono circa 2000 persone provenienti da più di 40 paesi differenti. Di questi 450 sono minori. Più del 90% della popolazione residente è di nazionalità straniera. Si tratta di un luogo periferico e marginale, un vero e proprio limbo dove è racchiuso un mondo intero, che risulta essere socialmente, fisicamente e simbolicamente separato in modo netto dal resto della piccola cittadina di Porto Recanati (MC).  Si tratta di una realtà di rilevo nel panorama europeo, che ha attirato l’attenzione di Università italiane e straniere e ha suscitato più volte clamore a livello nazionale. Un luogo fuori scala rispetto alla cittadina stessa di Porto Recanati (12.482 abitanti) e in generale rispetto alle dimensione delle città medio-piccole marchigiane.

Potete leggere la storia singolare di questo edificio fin dalla sua inaugurazione nel luglio del 1968 ad oggi ai seguenti links:

http://www.portorecanatesi.it/POLIT_SOCIETA/HH/I40anniHotelHouse.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Hotel_House

CONTESTO SOCIALE

Il palazzo si erge solitario su una pianura circondato soltanto da campi, grandi infrastrutture (autostrada, strada statale, ferrovia) e confini naturali (fiume). Un luogo in continua trasformazione e con grandi problematiche sociali, igienico sanitarie, di sicurezza, di condizioni di vivibilità dignitosa per i residenti.

Certo anche a causa delle numerose problematiche e interrogativi che propone, il grattacielo e i suoi abitanti naturalmente sono soggetti a stereotipi e pregiudizi di ogni genere frutto di approcci non complessi e di scarsa conoscenza diretta del luogo e delle situazioni di chi ci vive. Conosciuto principalmente per le attività illegali che vi si svolgono che salgono spesso agli onori della cronaca l’Hotel House negli ultimi anni è degradato da un punto di vista strutturale fin quasi all’inagibilità (per esempio, funziona un ascensore su 8 per 2000 persone e 17 piani, ci sono problemi al sistema di sicurezza antincendio in tutto il palazzo con scale antincendio fuori uso da anni e mancanza di estintori e altro) e manifesta segni di una crisi sociale e umana profonda dovuti alla condizione di abbandono del luogo e dei suoi abitanti.

Tuttavia anche se la realtà architettonica risulta quasi compromessa, emana da questo spazio sociale una vitalità e varietà di risorse endogene che attendono solo di essere attivate ed è questo il motivo principale che ci ha spinto ad intraprendere il progetto. Il film quindi è un’opportunità per costruire un prodotto da lanciare sul mercato e dare un’occasione ai ragazzi di proporsi e raccontarsi in una forma artistica loro congeniale, ma soprattutto farne un oggetto di promozione di un azione sociale che possa sostenere un cambiamento significativo.

IL PROGETTO CINEMATOGRAFICO E SOCIALE

Si tratta di un progetto sociale e culturale di volontariato dove tutti (operatori video professionisti, fonici, operatori droni, docenti universitari per i laboratori di cinema ecc...) hanno lavorato gratuitamente per più di un anno. Il lavoro è rivolto a ragazzi adolescenti che vivono nel palazzo e ha visto anche il coinvolgimento di tanti altri giovani italiani e straneri di cittadine e luoghi limitrofi.

I ragazzi hanno compiuto un percorso formativo attraverso la partecipazione ad un laboratorio di cinema gratuito (iniziato a novembre del 2013 per più di 30 incontri ufficiali) svolto da docenti e professionisti del settore in cui hanno affinato le loro competenze cinematografiche e hanno messo a punto il loro progetto di realizzazione di un film. Alla fine di questo lavoro sono stati elaborati una serie di racconti che stanno dando vita ad un lungometraggio. Un lavoro sperimentale che racconta le storie di questi adolescenti tra realtà e finzione: le storie, le narrazioni fatte in varia forma e i racconti che costruiscono la trama del film sono legati intimamente alle esperienze dei ragazzi che attraverso il film raccontano se stessi e la loro ricerca difficile e frammentata di un’identità.

Quasi tutti gli attori sono attori non professionisti alla loro prima esperienza nel cinema.

Il film vede i ragazzi interpretare se stessi sotto la guida e la regia di Giorgio Cingolani antropologo e regista (www.giorgiocingolani.it) e Claudio Gaetani (http://docenti.unimc.it/docenti/claudio-gaetani).

Il film sarà realizzato e distribuito a livello internazionale inizialmente sottoposto ai festival italiani e stranieri più importanti, sottotitolato in inglese.

TRAMA: BREVE SINOSSI

Il film racconta nell’arco di un giorno (dall’alba di un giorno all’alba del giorno dopo) la vita e le vicende di alcuni ragazzi adolescenti (Naven, Zak, Yasin, Anta, Ferdaus, Shah Zib, Alamin e altri coetanei) che vivono nel grattacielo chiamato "Hotel House" un palazzo che si erge, con la sua mole enorme, solitario su una pianura vicino al mare, animato dall’intreccio stravagante e unico di vite dei suoi abitanti, circa 2000 persone di 40 nazionalità differenti.

Le loro vicende si intrecciano senza incrociarsi. Il palazzo fa da sfondo alle storie, le condiziona e le porta fino alle più drammatiche conseguenze. Le amicizie si perdono nel tempo e nello spazio dell’Hotel House che sembra estraneo, indifferente alle loro vicende. Alla fine di questo giorno uno dei protagonisti lascerà la sua casa e i suoi amici per partire con la famiglia alla volta di un nuovo paese, per cominciare una nuova vita. Una vita che è un continuo migrare.

FASI DI PRODUZIONE DEL LABORATORIO DI CINEMA E DEL FILM “HOMEWARD BOUND: SULLA STRADA DI CASA”:

FASE 1: Realizzazione corso laboratorio cinematografico gratuito per ragazzi adolescenti presso le sale comunali all’Hotel House di Porto Recanati (MC) dal 16 novembre 2013 al 30 maggio 2014. Due incontri settimanali nelle quali si sono messe a punto le storie e i racconti che sono entrati a far parte della sceneggiatura del film.

FASE 2:dal 1 giugno 2014 a novembre 2014 riprese del film svolte settimanalmente con location che sono spaziate dall’Hotel House, alla città di Porto Recanati fino a Pescara.

FASE 3: POST-PRODUZIONE.La post-produzione è in fase di svolgimento e necessita di un supporto finanziario per essere messa a punto e ultimata soprattutto da un punto di vista grafico, musicale, color-correction, sonoro e doppiaggio.

FASE 4: DISTRIBUZIONE. Distribuzione internazionale. Sottotitolazione in inglese e francese del film. Invio ai festival del cinema più importanti d’Italia e del mondo. Tentativo di distribuzione televisiva in Italia e all’estero. Prevista ricaduta culturale, sociale sul contesto locale a vantaggio di tutta la cittadinanza di Porto Recanati e dintorni.

PERCHE’ FINANZIARE IL FILM E IL PROGETTO SOCIALE

La specificità di questa campagna di finanziamento del film è che una percentuale (almeno il 30%) dei soldi e delle donazioni ricevute sarà devoluta alla risoluzione di problematiche ed emergenze strutturali del grattacielo che riguardano la sicurezza e la qualità della vita delle persone in un contesto che ormai appare in stato di avanzato degrado e di pericolo igienico sanitario rilevante.

In più il ricavato di questa campagna di crowfunding sarà condiviso in percentuale anche con i ragazzi protagonisti del film.

SARA’ RESO PUBBLICO SULLA PAGINA FACEBOOK DEL FILM E SU QUESTO SITO UN RESOCONTO DETTAGLIATO SULL’UTILIZZO DELLA CIFRA TOTALE CHE SARA’ STANZIATA A FAVORE DELLA RISOLUZIONE DI PROBLEMATICHE ED EMERGENZE STRUTTURALI DEL PALAZZO CHE HANNO BISOGNO DI UN SUPPORTO FINANZIARIO PER ESSERE RIMESSI IN SICUREZZA.

DONAZIONI E RICOMPENSE PER I SOSTENITORI:

40,00 €:T-SHIRT e ringraziamenti nei titoli di coda del film. 

75,00 €: DVD +T-SHIRT. DVD del film + T-SHIRTcon titolo film su fronte e disegno stitlizzato dell’Hotel House sul retro + e ringraziamenti nei titoli di coda del film. E' importante sapere che il dvd sarà inviato dopo l'anteprima del film (circuito festival cinematografici)

100,00 €: T-SHIRT + DVD film HOMEWARD BOUND + DVD film documentario HOTEL HOUSE del regista Giorgio Cingolani realizzato nel 2005.

Tutti coloro che faranno una donazione al film e al progetto sociale saranno aggiunti nella pagina facebook come sostenitori/finanziatori e ringraziati pubblicamente.


CHIEDIAMO UN SOSTEGNO ANCHE PER QUESTI MOTIVI

Moltissime persone, professionisti che lavorano nell’ambito cinematografico, registi, operatori video, fonici, operatori di droni, musicisti, attori, sceneggiatori e aiutanti alla regia, docenti, hanno lavorato per più di 1 anno e mezzo gratuitamente quasi due tre volte la settimana per svolgere la formazione dei ragazzi nei corsi gratuiti di cinema, per mettere a punto un progetto di realizzazione del film e per la realizzazione delle riprese. Si sono impegnati perchè hanno aderito allo scopo sociale del film e vi hanno partecipato in forma volontaria. Nessuno ha percepito neanche un rimborso spese né abbiamo ricevuto finanziamenti per la realizzazione del nostro progetto.

I costi della post-produzione e della successiva distribuzione internazionale sono un ostacolo alla realizzazione tecnica del film e alla stessa possibilità di essere terminato: le musiche originali, il sonoro, color correction e il montaggio e la traduzione dei sottotitoli sono un’operazione che stiamo cercando di affrontare con le nostre risorse ma che necessita di far fronte ad alcuni costi per noi insostenibili per poter realizzare un’opera tecnicamente valida.

Il nostro lavoro è volto ad un utilizzo del mezzo cinematografico come strumento di formazione, educazione, di collaborazione, di partecipazione con finalità culturali, di azione sociale, di azione con ricaduta diretta su realtà difficili e fragili dove si possono però attivare risorse endogene e dare principio a pratiche virtuose e processi positivi di crescita collettiva di risoluzione di problematiche di emergenza. Soprattutto perchè il progetto è rivolto a giovani adolescenti che si confrontano continuamente con questo contesto di vita. 

Tutti gli eventuali introiti che la produzione del film realizzerà saranno ripartiti in percentuale anche con i ragazzi/attori del film. Una parte consistente sarà devoluta, come detto, per risolvere vere e proprie situazioni di emergenza, di grave pericolo quotidiano per i residenti e di migliori condizioni di vivibilità.

Il film non ha una finalità politica, non vuole averla, anzi, se ne distacca completamente e anche per questo non ha richiesto finanziamenti alle istituzioni pubbliche. E' un progetto indipendente, libero e autonomo che ha una finalità sociale e culturale, cinematografica e sperimentale.

ENGLISH LANGUAGE

HOMEWARD BOUND

A movie directed by Giorgio Cingolani

Screenplay by Giorgio Cingolani and Claudio Gaetani (based on stories and true events writted by adolescents)

FACEBOOK PAGE

https://www.facebook.com/pages/Homeward-Bound-Sulla-Strada-Di-Casa/1561876874024058

OFFICIAL TRAILER

https://www.youtube.com/watch?v=o_7gkIaLOmc

DIRECTOR'S WEBSITE:

www.giorgiocingolani.it

Homeward Bound is an experimental film realized with a group of teenagers who live at the '"Hotel House", a huge and isolated skyscraper of 17 floors and 512 apartments which is located in Porto Recanati, in the province of Macerata .

This place is home to some 2,000 people from more than 40 different countries. Of these, about 400 are minors. It is a location that appears to be peripheral and marginal, socially, physically and symbolically clearly separated from the rest of the little town.

The peculiar history of this building, from its opening in July 1968, to the present day, can be reconstructed consulting the following link:

http://www.portorecanatesi.it/POLIT_SOCIETA/HH/I40anniHotelHouse.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Hotel_House

The size of the building and its urban isolation and separation are the result of a precise and original design from his constructor who was inspired, as he himself declares, from Le Corbusier’s Unité d’Habitation. The manufacturer's idea was to create a vertical, self-sufficient condominium.

Actually, the House Hotel is the exemplary story of a speculation turned out bad for a number of reasons. In June of 1973 the construction company who built the palace declared bankruptcy and, shortly after, its owner Antonio Sperimenti committed suicide. The initial project, which covered the area where the Hotel House actually stands, ended abruptly: the so-called adjoining building was quickly finished and sold, becoming a real estate unit in its own right, separate from the Hotel House. Especially, all the external services expected in the initial project were never realized, leaving the condominium in a state of total isolation.

Slowly began to take shape that process of change of use that quickly transformed the Hotel House from a great tourist residence for the holidays in a small vertical "town" destined to a new kind of residents and new purposes.

A city grown despite his own will, as the result of the will put into practice from time to time by various stakeholders (owners, the estates, the migrants themselves). The institutions have also endorsed guiltily this process without putting in place programs or projects that could organize the reception and settlement of migrants in the city of Porto Recanati, without ever try to orient it or adjust it and then have in that way "favored" the establishment of this social reality whose peculiarities and problems have exceeded local and national boundaries arousing interest in Europe. The Hotel House, which was already viewed with suspicion since its inception, has finally taken the characteristics of the "monster" when it has become totally something else, due to the arrival of increasing flows of migrants on the territory. The media representation of Hotel House reality has contributed to the construction of racist prejudices, to the spread of cultural stereotypes, to the aimed exclusion of migrants and to the accentuation of their estrangement from the local context. In the past 10 years, moreover, there has been a gradual and inexorable degradation of the area and of the building

Today the building stands alone on a plain, surrounded only by fields and by the major infrastructures (highway, railway…) and natural boundaries (fields, the river…). It is a place of constant change. that has within it social, health and hygiene problems; problems concerning the general living conditions for the residents.

That of the "Hotel House" is a reality very peculiar and significant in the European scene, which has attracted the attention of Italian and foreign universities and has more than once aroused outcry nationally. We are talking of a place "out of scale" compared to the same town of Porto Recanati (12,482 inhabitants) and in general compared to the size of medium-small cities of Le Marche region.

Certainly also because of the many problems and questions that it raises, the skyscraper and its inhabitants become natural subjects of stereotypes and prejudices, the result of non-complex approaches and low direct knowledge of the place and the lives of those who reside there.

Known mainly for the illegal activities that take place there and that often rise to the headlines,  the “Hotel House", from a structural point of view, is degraded to being almost unhabitable (for example, only one lift of 8) works for 2000 people and 17 floors; the general security system has serious problems, with fire escapes out of use, lack of fire extinguishers and other) and shows signs of a deep human and social crisis due to the condition of abandonment of the building and its inhabitants.

However, although the architectural reality is almost compromised, from this social space vitality and a huge variety of endogenous resources exude just waiting to be activated.

And this is the main reason that prompted us to undertake the project: the film then is an opportunity to build a product to be launched on the market and give to the kids the chance to come forward and tell their own stories in an artistic form, congenial to them.

It is a volunteer social and cultural project in which everyone (professional camera operators, sound engineers, drones operators, academics for cinema workshops etc ...) has worked for free for more than a year.

The work was aimed at teenagers who live in the building, but it has also involved other youngs, Italians and foreigners, from neighboring towns and places.

The youngs have taken a training course through participation in a free film workshop (started in November of 2013 and carried out by professionals in more than 30 meetings) where they have honed their skills in film production and have developed their project of making a movie.

At the end of this work, a series of stories has been elaborated that are the very basis of the feature film, stories that develop between reality and fiction intimately linked to the experiences of the same guys who, through the film, tell themselves and their hard and fragmented research of identity. All the actors are non-professional at their first experience in cinema.

Synopsis

The film tells the lives and stories of some teenagers (Naven, Zak, Yasin, Anta, Ferdaus, Shah Zib, Alamin and their peers) from the dawn of an ordinary day to the next. They live in the skyscraper called "Hotel House", a huge palace that stands, with its enormous size, lonely on a plain near the sea, animated by the extravagant and unique interweaving of the lives of its inhabitants (about 2000 people from 40 different nationalities). The palace is the background to the stories, it affects them and it even can lead to dramatic consequences.

The bonds of friendship are lost in the time and space of the building, which seems alien to them, indifferent.

At the end of this day one of the protagonists leaves his home and friends to go to a new country, to start, with his family, all over again.

In the film the youngs play themselves under the guidance and direction of the anthropologist and filmmaker Giorgio Cingolani (www.giorgiocingolani.it) and the filmlecturer and photographer Claudio Gaetani          (http://docenti.unimc.it/docenti/claudio-gaetani).

All the actorsarenotprofessionals.

The film will be produced and distributed internationally (initially submitted to the most important Italian and foreign film festivals) with English subtitles. All any revenues that the production of the film will achieve will be shared with the young protagonists of the film.

The specificity of this funding campaign is that a percentage of the money and donations received (about 30%) will be used to solve problems and structural emergencies of the skyscraper,  now in a state of decay and sanitary danger,  for the benefit of the whole collectivity.

A DETAILED REPORT ON THE USE OF THE TOTAL AMOUNT AND ON THE PROGRESS IN THE RESOLUTION OF THE PROBLEMS AND EMERGENCIES STRUCTURAL OF THE PALACE WILL BE PUBLISHED ON THE FILM FACEBOOK PAGE AND ON THIS SITE .

PROCESSING STEPS OF "Homeward Bound":

STEP 1: Free film workshop for teenagers in the “Hotel House” spaces used to after-school activities (from 16 November 2013 to 30 May 2014). Two weekly meetings in which the students have developed stories and tales that are become part of the film's screenplay.

STEP 2:  Film shootings (from June 2014 to November 2014). They took place weekly with locations chosen in the Hotel House, in the city of Porto Recanati and even outside the region.

STEP 3: Post-production. It is in progress and needs a financial support to be developed and completed, especially for what relates to graphic, music, color-correction, and sound dubbing.

STEP 4: National and international distribution. Subtitling in English. Submission to the most important film festivals in Italy and worldwide. TV distribution in Italy and abroad, with a cultural and social repercussion on the local context for the benefit of all citizens of Porto Recanati and surroundings.

All those who make a donation to the movies and to the social project will be added in the facebook page as supporters / donors and thanked publicly.

Commenti (3)

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    Daniele Complimenti per il vostro grande lavoro. E ovviamente un caro saluto al Prof Claudio Gaetani
    • MD
      Mario in bocca al lupo di cuore
      • GC
        Gabriele In bocca al lupo, cari!

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