Una campagna di
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I minori migranti e Rom appaiono oggi in Italia come i soggetti più̀ deboli, senza tutele adeguate alla loro reale salvaguardia. Questo si vede, in tutta la sua drammaticità, nei contesti sociali più degradati e marginali, come ad esempio le periferie nascoste di Roma, dove migliaia di ragazzini vivono in palazzi occupati e/o in insediamenti, privati dei loro diritti essenziali: un’abitazione adeguata, un pasto completo al giorno, cure mediche, scolarizzazione.
Il nostro progetto si concentra nei municipi VI e VII di Roma, a causa delle loro particolari caratteristiche di disagio sociale, abbandono scolastico ed elevata componente di nuclei familiari fragili.
I nuclei familiari che vivono in tali condizioni sono stati resi ancor più vulnerabili dalla pandemia, che ha comportato la perdita del lavoro - spesso precario - sgomberi per morosità e l’abbandono della scuola.
Dal marzo 2020 in questi territori, dove opera Fonte d'Ismaele, si sono triplicate le richieste di aiuto. Per questo Fonte d'Ismaele ha dato vita - presso il Centro Fonte di Ismaele nel VII municipio - ad un luogo per la tutela della salute e sostegno riabilitativo della Persona di Età Minore in condizione di vulnerabilità.
Il servizio è realizzato dal lavoro di una équipe composta da pediatri, neuropsichiatri, psicologi dell’età evolutiva, di fisioterapisti, educatori e mediatori sociali in grado di rilevare i bisogni dei fanciulli ed adolescenti ed attivare azioni di supporto.
Insieme vogliamo creare un contesto che veda il minore come protagonista, posto al centro di attività volte a far ritrovare ai più giovani gli strumenti adatti alla conoscenza del mondo circostante!
Gli spazi diventeranno così dei laboratori sociali all'interno dei quali sia possibile ritrovare un contatto con i pari età e con “i pari cultura”, attraverso il confronto non solo con i coetanei ma anche con (e tra) i genitori dei bambini che usufruiranno del servizio offerto, gli Istituti Scolastici presso cui si realizzano le attività e tutti gli attori territoriali pubblici e privati, che verranno in qualche modo coinvolti nelle attività proposte.
Il progetto prenderà vita attraverso la realizzazione di Laboratori sperimentali educativi realizzati congiuntamente da insegnanti degli istituti scolastici coinvolti e da operatori e volontari del terzo settore.
Lavoreremo per favorire lo sviluppo psicomotorio, l’educazione espressiva, linguistica, logico-matematica, grafico-pittorica e plastico manipolativa dei minori coinvolti.
I bambini saranno così spinti a diventare autonomi, a comunicare tra loro e a confrontarsi, svilupperanno le loro capacità attraverso la creatività e la valorizzazione delle diversità, dell’accoglienza e della tolleranza.
Come saranno i laboratori? Prenderanno forma intorno al tema dei luoghi e degli spazi della socialità, individuati in alcune delle dimensioni più familiari ai bambini:
Le attività strutturate tengono conto (soprattutto nella scelta dei temi e delle metodologie) dei cambiamenti in atto che attraversano la società italiana e degli “argomenti sensibili” ad essi correlati.
I più piccoli saranno impegnati nella costruzione dei luoghi ideali di una città immaginata da loro. Ognuno di tali percorsi porterà alla costruzione dei tanti luoghi della città ideale. Il tema della “città” infatti, ben si presta ad essere declinato sulle età dei bambini ed sulla collocazione sociale e ambientale della scuola. Questa dimensione, spesso alienante per i più piccoli, sarà presentata “a misura di bambino”: nasceranno così città fantastiche e immaginarie, dove gli abitanti saranno felici non solo come singoli individui ma come gruppi. Ci saranno città senza bisogno di chi comanda oppure piene di forze dell’ordine… insomma: spazio all’immaginazione!
Partendo dalla città reale e dagli spazi che in essa si trovano, in una prima fase, i partecipanti saranno guidati in un’attività di costruzione mentale dei luoghi in cui, secondo loro, i bambini stanno bene.
In una seconda fase, (e nella dimensione del “gioco di gruppo”) proporremo ai piccoli partecipanti dei percorsi di educazione ambientale finalizzati alla conoscenza della natura e in particolare del ciclo della vita delle piante attraverso la realizzazione di un piccolo orto didattico, nella consapevolezza che l’adozione di atteggiamenti e di comportamenti responsabili nell’ambiente e nel territorio possano essere promossi soprattutto attraverso mirate azioni educative.
Insieme ai bambini, agli insegnanti e ai genitori che vorranno partecipare al laboratorio, progetteremo e realizzeremo:
Nelle cassette i bambini semineranno le piante che attirano gli insetti benevoli: api, farfalle, coccinelle, e avranno la possibilità di osservare il vivace microcosmo connesso al mondo vegetale. L’orto verticale, viene realizzato con l’ausilio di materiali riciclati e /o recuperati, con impatto ambientale zero e a spese minime, individuati dagli stessi bambini in base alle caratteristiche richieste.
E ora è il momento della “dimensione della festa”: al termine del laboratorio infatti, i risultati del progetto verranno diffusi sia sul territorio che nelle scuole coinvolte, attraverso dei momenti di condivisione e socialità:
Attraverso questo progetto vogliamo sostenere la funzione educativa della famiglia e della comunità tramite attività pedagogiche strutturate, costruttive e ludiche; soddisfare i bisogni dell'infanzia e delle famiglie, come soggetti che esprimono una propria cultura e bisogni propri e favorire un percorso evolutivo sano e responsabile dei soggetti coinvolti.
Tutte le cose belle, si sa, hanno un costo: per fare in modo che il nostro progetto diventi realtà, abbiamo bisogno di raccogliere 15mila euro!
Il nostro progetto è stato selezionato dal bando “Il futuro a portata di mano” di BPER Banca: e se raccoglieremo, tramite questa raccolta fondi, almeno € 3.750, il resto del budget lo metterà proprio BPER Banca!
Intanto, noi ti ringraziamo per aver letto sino a qui… GRAZIE, GRAZIE e ancora GRAZIE! Condividi questo progetto con i tuo amici oppure, prendi parte alla sua realizzazione!
L’Osservatorio Fonte d’Ismaele nasce su iniziativa dell’Associazione Medicina Solidale, che da 16 anni si occupa della tutela dei minori vulnerabili, per dare voce ai diritti negati dei fanciulli incontrati nel corso della sua attività. Si occupa in particolare di progetti di sorveglianza igienico-nutrizionale a tutela della malnutrizione infantile e nel contrasto alla disuguaglianza nella cura dei bambini non regolarmente presenti sul territorio nazionale.
L’Osservatorio opera presso il Centro “Fonte d’Ismaele” ubicato nell’area di Cinecittà, nel Municipio VII di Roma, territorio caratterizzato da un alto indice di natalità, dalla presenza di numerose comunità immigrate e rom, da un indice di povertà tra i più alti della regione Lazio e dalla carenza di presidi socio-sanitari.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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