Una campagna di
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RENDICONTO ECONOMICO DI CHIUSURA CAMPAGNA “IL BIO CHE NON TREMA”
Oggi presentiamo il rendiconto economico dettagliato della campagna “Il bio che non trema”, come preannunciato nei giorni scorsi. Questo ci sembra un atto doveroso nei confronti di tutti coloro che in questi mesi ci hanno dato fiducia sostenendo la campagna stessa.
In pochi mesi abbiamo raccolto quasi quarantamila euro attraverso diversi canali: crowdfunding, donazioni dirette di associazioni e singoli cittadini, banchetti autogestiti e incasso dello spettacolo al Teatro La Fenice.
Come potete leggere nelle tabelle qui allegate, la maggior parte dei fondi raccolti sono stati immediatamente impiegati per consentire alla piccola comunità di San Martino di riavere un tetto sulla testa e per far ripartire l’attività lavorativa al caseificio biologico “Marchese Marino”.
Il progetto prevedeva inizialmente, in accordo con Paola e Marino, di utilizzare le eventuali somme rimaste al termine della campagna per aiutare altre aziende in difficoltà a causa del sisma. Purtroppo però una nuova emergenza ha colpito questi territori sotto forma di devastante nevicata abbattutasi su gran parte del centro Italia che ha causato il crollo delle stalle e di varie infrastrutture dell’azienda Marchese. Giocoforza i fondi rimasti (circa settemila euro) si stanno tutt’ora impiegando per far fronte a quest’ennesima urgenza, perché non possiamo e non vogliamo abbandonare gli amici di San Martino proprio adesso.
I lavori dunque continuano. Tuttavia un ringraziamento, unito ad un rendiconto dettagliato e puntuale sui conti alla data del 15 gennaio (giorno ufficiale di chiusura della campagna), rimane un dato di necessità e assoluta trasparenza nei confronti di quella comunità che con noi sta facendo fronte ad ogni avversità.
Grazie a tutti, non molliamo!!
Mercato Bio Mezza Campagna
Spazio Autogestito Arvultùra
REPORT LAVORI DEL 21/01/17 DA PAOLA E MARINO
Sabato 21 gennaio è stata un'intensa giornata di lavori all'Azienda Bio Marchese Marino di Monte San Martino. La squadra de Il Bio che non Trema è partita di prima mattina per raggiungere il caseificio, colpito e danneggiato ulteriormente dalle forti scosse di terremoto della scorsa settimana e dalla neve. È stato possibile raggiungere l'azienda solo grazie a due fuoristrada data la pessima situazione delle strade. Leggi tutto e guarda le foto
NEVE E TERREMOTO IL 18/01/17: NUOVI CROLLI AZIENDA BIO MARCHESE MARINO
Dopo le intense nevicate di questi giorni, nella notte il tetto della stalla più grossa dell'Azienda Agricola Marchese Marino è crollato. Inoltre nella vallata manca da tutta la notte la corrente. Nelle stalle stanno tutti i capi di bestiame dell'azienda bio, quindi pecore (alcune pronte a partorire), agnelli e montoni. Ancora non si sa quante ne sono le sopravvissute. Mentre stanno verificando questo, stanno allestendo mangiatoie e fieno sulla neve per non rischiare di mettere tutti gli animali nell'altra stalla. Leggi tutto...
IL TERREMOTO E LE SUE PASSIONI
In più di 300 hanno partecipato domenica 15 gennaio alla chiusura della campagna solidale "Il Bio che non trema" al Teatro la Fenice di Senigallia.
Si dice che il timore sia il desiderio d’evitare un male maggiore che paventiamo, con un male minore. Il timore di restare soli, isolati, indifesi; di non saper ricominciare, di non farcela a ricominciare. Il timore che consente la disponibilità al sopruso, che ci costringe ad essere oggetto di assistenza invece che soggetto di diritti. Infine il timore più grande, quel “può sempre riaccadere” che misura l’impotenza umana davanti alla potenza della natura.
Il male maggiore ovvero l’impossibilità di proseguire la propria vita – in senso stretto e in senso lato – fa accettare un male minore, ossia quello di poter restare soli dopo un terremoto, tra ansie e angosce, inchiodati alla paura per la latitanza delle istituzioni.
Paura perfettamente comprensibile, legittimata da chi in Italia ha vissuto “catastrofi naturali” e ancora aspetta case e risarcimenti. Paura che nell’ora dello smarrimento per aver perso tutto, ci sia qualcuno che ride, perché dal dolore può trarne profitto.
15 GENNAIO: SPETTACOLO PER LA CHIUSURA DELLA CAMPAGNA AL TEATRO LA FENICE DI SENIGALLIA
Il prossimo 15 gennaio la campagna “Il Bio che non trema” arriverà alla sua naturale conclusione. Al termine di questa eccezionale cavalcata di solidarietà attiva ci è parso doveroso individuare un momento festoso in cui condividere assieme i grandi risultati ottenuti e per rilanciare l’impegno nel prossimo futuro. Siamo quindi lieti di invitarvi ad un grande evento-benefit che si terrà domenica 15 gennaio presso il Teatro “La Fenice” di Senigallia. Si tratta di uno spettacolo di musica e teatro che vedrà la partecipazione di molti amici illustri della campagna tra i quali i fratelli Severini della Gang, che si esibiranno in un live acustico, e David “Zanza” Anzalone che con il Centro Teatrale Senigalliese reciterà un testo scelto appositamente per questo eccezionale appuntamento. Durante la serata presenteremo anche il network “Terre in Moto Marche” creato ad hoc per continuare a seguire attivamente tutto ciò che riguarda le vicende del post terremoto anche e soprattutto a livello politico. Ovviamente saranno presenti con la loro testimonianza Paola e Marino che grazie alla campagna ed alla solidarietà di tanti hanno potuto riprendere la propria meritevole attività lavorativa e sociale. Un sentito ringraziamento va a tutti quelli che hanno collaborato al “Bio che non trema” ed alla Consulta del Volontariato che ha reso materialmente possibile questo eccezionale appuntamento.
Con tutto questo e molto altro ci vediamo domenica 15 gennaio presso il Teatro “La Fenice” di Senigallia. Inizio spettacolo ore 17,00.
Mercato Bio Mezza Campagna
Spazio Autogestito Arvultùra
Per Info e prenotazioni:
346 0319341
TEATRO LA FENICE 071 7930842 – 335 1776042 (lun – ven ore 9-13)
BIGLIETTI
Intero 15€
ridotto 10€
Bambini fino a cinque anni ingresso gratuito
I biglietti sono direttamente acquistabili in prevendita presso la biglietteria del teatro tutti i venerdì ed i sabato dalle ore 17 alle 20.
AGGIORNAMENTO 8 (29/12/2016)
Anche queste feste si lavora! I container sono pronti e utilizzati e giorno per giorno si sta svuotando la casa inagibile cercando di mettere al sicuro e al riparo più cose possibili, alcune andranno nei container altre verranno deposte in una vecchia cascina.
Intanto il collettivo Mezza Campagna si prepara all'organizzazione di un grande evento pubblico di chiusura della campagna previsto per il 15 gennaio al teatro La Fenice di Senigallia alle ore 17.
Paola e Marino e tutti noi vi auguriamo buona fine e buon inizio!
AGGIORNAMENTO 7 (17/12/2016)
Oggi, siamo 17 dicembre, siamo tornati all’Azienda Marchese Marino per continuare i lavori su container doppio posizionato la scorsa settimana.
A fine giornata, possiamo finalmente dire che Paola e Marino e i loro operai hanno nuovamente un posto decente dove vivere e lavorare. Lo possiamo dire solo grazie all’aiuto di tantissimi che in meno di 4 mesi hanno preso a cuore questo progetto facendo donazioni da tutta Italia. Grazie a tutto questo è stato possibile riniziare la produzione di formaggio in tempi brevissimi garantendo la sopravvivenza dell’azienda stessa. Per tutto ciò ci teniamo particolarmente a comunicare la gratitudine, l’affetto e la riconoscenza di Paola, Marino, Monika, Jyorjyi e Radu a chiunque abbia preso parte alla campagna augurando a tutti buone feste!
Continuate a seguirci e a sostenerci, ora arriva la fase più critica: arrivare al nostro obiettivo per coprire tutte le spese sostenute!
AGGIORNAMENTO 6 (10/12/2016)
Finalmente possiamo dire che anche gli ultimi moduli sono stati posizionati! Siamo arrivati molto presto a Monte San Martino sabato mattina (dieci dicembre), da subito sono iniziati i duri lavori di posizionamento e assemblaggio degli ultimi due moduli, quelli adibiti a locale cucina e spazio refettorio, poi proseguiti con la sistemazione degli scarichi fognari, impianto elettrico, pompa di calore e montaggio degli interni! [guarda foto e video]
Abbiamo lavorato duramente per tutta la giornata, ma non è stato sufficiente per finire il tutto. Infatti ci attenderà una nuova giornata di lavoro per portare a termine il montaggio della cucina e dell’impianto di riscaldamento il prossimo fine settimana.
Continuate a seguirci e a sostenerci, ora arriva la fase più critica: arrivare al nostro obiettivo per coprire tutte le spese sostenute!
AGGIORNAMENTO 5 (06/12/2016)
Dopo due settimane di lunga attesa siamo pronti per fare l'ultimo passo! Abbiamo acquistato i materiali, caricato i furgoni e preparato le squadre, partenza sabato 10 dicembre mattina per installare due moduli doppi adibiti ad uso cucina e spazio comune.
Ma la campagna di raccolta fondi non finisce qui, dobbiamo arrivare al nostro obiettivo per poter saldare tutti i materiali acquistati per la messa in posa.
Continua a seguirci e ad emozionarti con noi!
AGGIORNAMENTO 4 (26-27 novembre 2016)
Nuovo fine settimana intenso per i promotori e i volontari della campagna Il Bio che non Trema.
Sabato 26 e domenica 27 è arrivato il terzo modulo abitativo donato grazie ad una raccolta fondi fatta dagli agricoltori e allevatori di milano aderenti alla CIA e all'associazione donne in campo. Si tratta del modulo dove dormiranno Paola e marino sul quale in queste ultime 48 ore si è fatto un grandissimo lavoro.
Infatti sono stati allacciati gli scarichi delle acque sporche, la corrente elettrica e l'acqua potabile. [guarda foto e video]
Grazie alle vostre donazioni è stato possibile fare gli scavi per la messa in posa e comperare tutta l'attrezzatura necessaria per portare a termine gli allacci. Ora non ci rimane che attendere due settimane per la messa in posa dell'ultimo modulo adibito a spazio refettorio per il quale però non è ancora completa la copertura economica.
Aiutaci a portare a termine il nostro progetto!!! Contribuisci alla campagna per ricostruire questa fattoria sociale.
AGGIORNAMENTO 3 (21 novembre 2016)
La situazione ad oggi è questa: sabato abbiamo quasi finito di preparare il basamento per appoggiare gli ultimi moduli abitativi, il primo dei quali arriverà sabato 26 novembre, ultimando così la sistemazione per la notte per tutti: Paola e Marino, dipendenti e vicini sfollati. L'ultimo modulo sarà adibito a cucina comune in quanto la cucina che utilizzano al momento è assolutamente inagibile.
Sabato 19/11 abbiamo finito di battere lo stabilizzato e in settimana arriverà il modulo abitativo. Abbiamo ordinato anche l'ultimo modulo doppio che funge da cucina e sala comune per la piccola comunità che, in questo momento di difficoltà, si è raggruppata attorno a Paola e Marino. Per riuscire a concludere di pagare tale container e le relative spese di allaccio e messa in funzione, abbiamo bisogno di nuovi fondi. Tantissime sono le iniziative di solidarietà che si stanno sviluppando e delle quali riceviamo i frutti ma continuiamo a chiedere il vostro aiuto: organizzate cene, iniziative, aste d'arte, concertini, tombolate, tutto quello che vi viene in mente!
AGGIORNAMENTO 2 (6 Novembre 2016)
Due giornate fantastiche e da applausi per tutti i mostri che hanno partecipato in ogni maniera.
I primi due container sono piazzati e con impianti allacciati.
Siamo arrivati alle 9 circa, caffe, convenevoli e subito all'opera...per l'ora di pranzo gli impianti (corrente elettrica, acqua, scarichi, fognature e linea telefonica/internet) del primo container, posizionato giovedì scorso, erano già funzionanti. Nel frattempo un'altra squadra preparava il basamento per il secondo container posato alle ore 14 e reso funzionante anch'esso prima del calare del sole.
Questi due primi moduli abitativi saranno le future case degli operai dell'azienda.
Nel frattempo si sta organizzando e attrezzando un'ulteriore area per posizionare almeno altri due container uno sarà la casa di Paola e Marino e un altro adibito a cucina e soggiorno.
Un grazie particolare alle Brigate di solidarietà di Reggio Emilia (in cui confluiscono Casa Bettola, Laboratorio Spartaco ecc..) per aver trasportato il nuovo container da Reggio a Monte San Martino organizzando il trasporto in pochissimi giorni e a Stefania per avercelo donato.
Un altro sentito grazie va allo Spazio Heval di Ancona che ha recapitato alimenti, detersivi e manodopera come a Quilly's, Beatrice Brignone e il Comitato Possibile "Massimo Max Fanelli" per altrettanti viveri.
AGGIORNAMENTO 1 (3 novembre 2016):
Il 30 ottobre nuove violenti scosse hanno modificato profondamente la situazione costringendoci a rivedere l’intervento necessario ed urgente da fare. La casa di Paola e Marino, come quella dei loro dipendenti e delle famiglie di vicini è infatti risultata inagibile. Grazie alla grande solidarietà che si sviluppa tra le genti terremotate, tutte queste famiglie hanno subito fatto gruppo riunendosi attorno al caseificio, unica struttura realmente sicura della zona. Al momento quindi ci sono circa 15 persone che dormono nei locali del caseificio, locali che però sono senza riscaldamento (e in quelle zone, già in questi giorni la temperatura notturna è prossima allo zero).
L’urgenza è quindi quella di trovare quanto prima una sistemazione per queste persone, in modo da farle dormire al caldo, fornir loro una cucina agibile e comoda per preparare i pasti e liberare i locali della produzione per far si che, il lavoro in caseificio riprenda quanto prima. Riteniamo fondamentale questo ultimo passaggio perché senza possibilità di lavorare non ci sono possibilità perché l’azienda riparta e con essa il ruolo centrale che ha nella piccola comunità di Monte San Martino. Comunità che oggi è ferita, con molti che dovranno abbandonare quella zona, forse per sempre.
Ecco quindi che i primi soldi raccolti li abbiamo destinati alla messa in opera di soluzioni abitative.
Siamo presenti in zona dal 1 novembre per preparare il terreno e consentire il 3 novembre, sotto un’acquerugiola implacabile, la messa in opera del primo modulo al quale, a giorni seguirà un’altro donato dai terremotati dell’Emilia Romagna. A dimostrazione ulteriore della solidarietà straordinaria che si sviluppa tra chi vive le stesse situazioni di emergenza.
A poco più di un mese dal sisma del 24 agosto il pensiero va ancora una volta a chi ha perso tutto. Dopo la paura, le macerie e la conta delle vittime è arrivato il momento di guardarsi intorno, capire e ripartire. Le ferite di quel 24 agosto sono ancora profonde, come testimonia la vicenda dell’azienda biologica “Marchese Marino”.
Questa piccola impresa che produce formaggi ha avuto di fatto una doppia sfortuna: non solo ha subito gravissimi danni dal sisma ma è anche situata in una zona totalmente trascurata dalla grande informazione, zona i cui abitanti sono trattati come terremotati di “serie b” solo perché in quei territori non vi sono state (per fortuna) vittime. L’azienda è situata ai piedi del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, nell’appennino marchigiano, ed è di questi giorni la notizia che il paese Monte San Marino non è stato incluso dal decreto sul terremoto nella così detta “area del cratere”, cioè quella con priorità rispetto ai finanziamenti pubblici e alla ricostruzione.
Il complesso produttivo, composto da stalla, laboratorio di trasformazione ed abitazione dei titolari e dipendenti, ha subito gravi danni strutturali tanto che i lavoratori tuttora dormono in macchina per sicurezza.
Paola e Marino si presentano: “noi insieme ad altri amici ci siamo insediati qui una trentina di anni fa e abbiamo contribuito a ripopolare questa zona pedemontana di alta collina. Abbiamo dovuto lavorare sodo investendo tutto quello che avevamo. Convinti della nostra attività, negli anni abbiamo fatto fronte a tante avversità come i vari attacchi di lupi che hanno ridotto di un terzo il gregge. Siamo sempre ripartiti senza chiedere niente a nessuno. Ma stavolta siamo davvero a terra”.
L’azienda “Marchese Marino” è parte integrante del Mercato Bio Mezza Campagna e con esso condivide valori e visione dell’attività agricola: eco sostenibilità, qualità del cibo, rispetto della salute, tutela dei lavoratori, rapporto diretto tra produttore e consumatore. “Alcune tipologie di formaggi sono prodotte secondo l’antica tradizione dei piceni, antichi abitanti dei Monti Sibillini, con le tecniche artigianali locali. Il latte prodotto viene trasformato all’interno dell’azienda stessa. Le pecore sono allevate al pascolo per la maggior parte dell’anno e solo nei più rigidi mesi invernali sono ricoverate in stalla”.
Ora Paola e Marino hanno bisogno di noi. E’ per questo che il Mercato Bio Mezza Campagna ha deciso di lanciare una campagna di solidarietà nei confronti della loro azienda, per permetterle di rialzare la testa. Perché ci sentiamo in dovere di restituire una parte di ciò che di prezioso Paola e Marino ci hanno donato come esseri umani, cioè amore e cura del territorio, rispetto per il lavoro degli uomini e un trattamento degno per gli animali. Siamo tutti un pochino in debito con loro. Non possiamo girare la testa dall’altra parte, non vogliamo abbandonarli. Dunque forza, aiutiamoli!
Con il denaro raccolto l’azienda potrà operare quegli interventi di messa in sicurezza che gli permetteranno di riprendere le fondamentali attività dei mesi invernali. In ballo non c’è solo il futuro dell’azienda ma anche e soprattutto quello dei lavoratori che la compongono. La “Marchese Marino” infatti si distingue da sempre anche per l’attività di reinserimento sociale e lavorativo. Attività che la rende un vero e proprio punto di riferimento per il territorio. Un lavoro che va avanti da trent’anni e che non può e non deve interrompersi proprio ora.
Come contribuire:
Andando sul sito (https://ilbiochenontrema.noblogs.org/) della Campagna o QUI sulla piattaforma di Crowfounding nei quali è possibile contribuire direttamente ma anche condividere la campagna attraverso i propri social network per raggiungere il maggior numero di persone possibili. È inoltre possibile contribuire direttamente al banchetto informativo ogni sabato mattina dalle 8.30 alle 12.30 presso il Mercato Bio Mezza Campagna di Senigallia (AN).
Ogni contributo è importante, fai la tua parte!
Crowdfunding in support of the organic farms damaged by the earthquake.
A month after the earthquake of the 24th August, we are thinking about those who have lost everything. After the fear, the rubble and the victims’ count it is now time to come to terms with the events and to start again. The wounds of the 24th August are still deep, as evidenced by the story of the organic farm "Marchese Marino."
This small farm producing cheese was in fact doubly hit by bad luck: not only was it severely damaged by the earthquake, it is also situated in an area totally neglected by the mass media. Less attention is given to citizens of this area as thankfully there have been no deaths. The farm is located in the foothills of the of Sibillini Mountains National Park, Marche Appennine Mountains. In recent days news has emerged that the village of Monte San Marino has not been included in the so-called "crater area" (an area with priority over public funding and reconstruction) as part of the earthquake decree.
The farm - which consists of a stable, a processing workshop and the owners’and employees’ residence - suffered serious structural damage. The extent of this damage means that some workers still need to sleep in the cars for their safety.
Paola and Marino introduce themselves: "We settled here about thirty years ago along with other friends and we have helped to repopulate the mountainous region. We have had to work hard and invest everything. Whilst remaining confient in our activity over the years, we have coped with many adversities. Various wolf attacks have reduced the farm’s flock of sheep by one third. We have consistently restarted without seeking assistance. Following the recent events however we really feel as if we have hit rock bottom.”
The farm "Marchese Marino" is an integral contributer to the Organic Market « Mezza Campagna » and it shares its values and vision of agriculture: environmental sustainability, food quality, respect for public health, workers’ protection and the direct relationship between producer and consumer. "Some types of cheese are produced according to the ancient tradition of the Picentes (ancient inhabitants of the Sibillini Mountains) with local craftsmanship. The milk produced is processed within the farm itself. Sheeps graze for most of the year and only during the coldest winter months do they take cover in a stable ".
Now Paola and Marino need us. This is why the Organic Market “Mezza Campagna” has decided to launch a crowd funding campaign in name of their farm, to allow them to start again. We feel we must repay the value that Paola and Marino have given to us as human beings. That is, love and care of the territory, workers’ respect and a worthy treatment for animals. We are all a little in debt to them. We cannot turn our head the other way, we will not abandon them. So, let’s do our best to support them!
With the money raised, the farm will invest in key safety measures that will allow it to restart its main activities during the winter months. It is not only the future of the farm at risk but the livelihood of its workers. The "Marchese Marino" in fact, has always distinguished itself for its social reintegration activities and work. These activities make it a real landmark for the area, work started thirty years ago that cannot stop now.
How to contribute:
Visit the website (https://ilbiochenontrema.noblogs.org/) of the Campaign or on Crowd funding platform (https://www.produzionidalbasso.com/project/il-bio-che-non-trema/) : there you can directly contribute but also share the campaign through your social networks to reach as many people as possible. You can also directly contribute to the information stand every Saturday morning from 8:30 to 12:30 at the Organic Market « Mezza Campagna » of Senigallia (AN).
All contributions are important, please do your bit!
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