Una campagna di
suore comboniane di Gerusalemme insieme a @miofratellobeduinoContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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ENGLISH VERSION BELOW
Qui vivono in baracche di zinco tante famiglie a cui non è permesso avere elettricità, pozzi per l’acqua, internet, strade e case in muratura che - se costruite - vengono immediatamente abbattute.
I beduini sopravvivono con pannelli solari fatiscenti e con 3 ore d’acqua al giorno. Gli uomini, che prima della guerra lavoravano negli insediamenti israeliani, ora sono senza lavoro e le loro famiglie non hanno più entrate
Dopo aver visitato quei luoghi dimenticati da tutti, a dicembre 2023 ho promosso il progetto “Eldorato nel deserto di Giuda” e grazie alla vendita delle foto abbiamo potuto acquistare cibo e beni di prima necessità per le famiglie beduine in estrema indigenza.
Questa seconda raccolta è probabilmente ancora più importante perché il conflitto in corso rischia di cancellare definitivamente la popolazione di questa zona della Palestina.
Il momento più adatto per piantare gli alberi e quello con più precipitazioni, ovvero Marzo-Aprile. Per questo vogliamo raccogliere entro un mese 10.000 euro e proseguire il lavoro iniziato a novembre dell’anno scorso.
Il costo totale del progetto è pari a € 14,125.00 così ripartiti:
Miglioramento del benessere delle persone grazie all’impiego di fiori e frutti a scopo medicale.
Il collettivo @miofratellobeduino nasce dalla volontà di un gruppo di artisti di sostenere il popolo palestinese. Il collettivo, nato dopo un viaggio in Palestina, vuole essere un gruppo di lavoro aperto e permanente capace di sostenere progetti di aiuto e cooperazione attraverso il contributo dell'arte e degli artisti stessi, in contesti spesso dimenticati dal mondo come nel progetto qui presentato in favore delle comunità beduine del deserto di Giuda.
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“La vera storia di un albero” è un libro di legno che non si apre e non si legge, ma ha una storia lunga e sempre originale da raccontare. È la storia della vita di un albero: la sua nascita, la sua crescita, la sua morte e le sue diverse reincarnazioni in oggetti di uso comune come un tavolo, un pavimento, un banco di scuola, una porta, una barca che ha fatto più volte il giro del mondo…
In questa seconda vita, a stretto contatto con l’uomo, l’albero sperimenta una nuova dimensione, spesso più avventurosa e dinamica di quella vissuta nel bosco. Ne sono testimonianza i graffi, le ferite e gli strati di colore riportati in copertina. Sono queste cicatrici, queste tracce di memoria che danno valore alla storia e rendono unico ciascun volume.
I volumi de “La vera storia di un albero” sono realizzati con pezzi di legno ormai troppo vecchi per svolgere il loro lavoro. Il libro è la loro ultima reincarnazione e la loro più autentica autobiografia. Un modo per consentire all’albero di riposare finalmente in pace, in mezzo ai suoi nipoti cartacei.
Niente viene aggiunto o tolto, il pezzo di legno raccolto viene solamente riquadrato, smussato sulla costola, e stampato a caldo in facciata, si finisce numerando i volumi uno ad uno.
Il libro è 100% fatto a mano, 100% made in Italy, 100% riciclato e riciclabile.
Con i proventi della vendita di questi libri sono già stati piantati 200 alberi di cacao in Camerun.
https://www.treedom.net/it/organization/the-real-story-of-a-tree
Adesso vogliamo creare una foresta in Palestina, come?
guarda il video
Eldorato è un progetto di Giovanni De Gara nato nel 2018.
Nel 2023 è mutato in EL-dorato, diventando un progetto performativo.
L'atto creativo a tutti gli effetti è svolto dal vento, l'artista funge da supporto su cui il vento può plasmare tutte le forme dorate.
Il video non è mezzo per documentare, ma è strumento generativo capace di generare 25 diverse FOTO-FORME al secondo.
L'artista sceglie solo successivamente quale frame stampare ed esporre come opera legata alla performance.
EL-dorato nel deserto di Giuda, agosto 2023,
performance di Giovanni De Gara con Umi Carroy
FOTO 38x22 cm, stampa digitale su carta fotografica
tiratura limitata a 20 copie numerate e firmate (100 euro)
In formato digitale per stampa 38x22 cm (50 euro)
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I beduini Jahalin hanno vissuto una vita nomade per centinaia di anni nel deserto del Negev fino alla guerra d'indipendenza di Israele, che ha cambiato completamente il loro stile di vita.
Espulse e più volte deportate tra il 1948 e il 1949, le comunità beduine Jahalin si sono insediate in Cisgiordania, nel deserto della Giudea, che si estende da Gerusalemme al Mar Morto.
I villaggi Jahalin sono sotto il controllo civile e militare di Israele e vivono sotto la costante minaccia di trasferimento e demolizione.
La costruzione del muro, iniziata nel 2002, ha accelerato il degrado e l'emarginazione e ha portato a nuovi spostamenti forzati.
I mezzi di sussistenza delle comunità Jahalin sono minimi perché allevare mandrie senza pascoli e senza acqua è di fatto impossibile.
Elenco villaggi beduini
1 Abu Hindi
2 Abu Nawar
3 Al Muntar
4 Kassarat1
5 Kassarat2
6 Dawar Jabaa
7 Anata
8 Tabana
9 Mehtawish
10 Hadrura 1
11 Hadrura 2
12 Hadrura 3
13 Nabi Musa
14 Dar Hajla
Il progetto La vera storia di un albero / Il deserto fiorirà verrà attuato in collaborazione con le suore comboniane che ogni giorno visitano tre o quattro villaggi beduini e assistono le comunità.
Tredici anni fa, quando hanno cominciato a operare, nel deserto della Giudea non c’erano scuole e i bambini erano costretti a percorrere lunghe distanze a piedi sotto il sole cocente per raggiungere l’aula più vicina.
Su richiesta delle comunità Jahalin, sono stati creati i primi asili e oggi nei villaggi tra Gerusalemme e Gerico le suore comboniane coordinano cinque asili che sono diventati vere e proprie oasi nel deserto.
Tra i beduini le suore promuovono anche attività di sviluppo e di empowerment rivolti alle donne e progetti di sostenibilità ambientale. Con il supporto di volontari ebrei, insegnano le lingue ai genitori dei bambini: sono attivi sei corsi settimanali di inglese per le donne e due corsi settimanali di ebraico per gli uomini.
Il cambiamento climatico sta rendendo ancora più invivibili i villaggi del deserto della Giudea, alcuni dei quali si trovano sotto il livello del mare ed esposti a temperature superiori a 40°.
Promuovere iniziative di educazione e sviluppo sostenibile in condizioni climatiche così estreme è estremamente urgente. L’obiettivo di questo progetto è contribuire a portare nei quattordici villaggi beduini piante e ombra e affidarne la cura agli abitanti. Ogni famiglia di ciascun villaggio pianterà e curerà tre alberi: un ulivo, un limone e una bouganville.
All’inizio della stagione delle piogge, nel novembre del 2023, sono stati piantati i primi alberi di bouganville e di limone, che stanno crescendo sani e robusti, ben accuditi dalle famiglie beduine e costantemente monitorati dalle suore comboniane.
Anche i bambini sono coinvolti attivamente nel progetto e, mentre si prendono cura delle piante, si assumono spontaneamente la loro responsabilità ambientale.
Here, many families live in zinc shacks, deprived of electricity, water wells, internet, roads, and masonry houses, which, if built, are immediately demolished.
Bedouins survive with dilapidated solar panels and only 3 hours of water a day. The men, who used to work in Israeli settlements before the war, are now unemployed, and their families have lost their income.
After visiting these forgotten places, in December 2023, we launched the project "Eldorado in the Judean Desert," and thanks to the sale of photos, we were able to purchase food and essential goods for the extremely impoverished Bedouin families.
This second collection is probably even more important because the ongoing conflict risks erasing the population of this region of Palestine permanently.
Planting trees here is not just about aesthetics or an action against climate change; it becomes an act of resistance, a sign of hope, a mission.
The most suitable time to plant trees is during the period with the highest precipitation, namely March-April. That's why we aim to gather 7,000 euros within a month and continue the work that started last November.
"The real story of a tree" is a wooden book that doesn't open or read, but it has a long and always original story to tell. It's the story of a tree's life: its birth, growth, death, and various reincarnations into everyday objects like a table, a floor, a boat, a school desk, a door, and a bench that has traveled the world several times…
In this second life, in close contact with humans, the tree experiences a new dimension, often more adventurous and dynamic than the one it lived in the forest. The scratches, wounds, and layers of color on the cover bear witness to this. It's these scars, these traces of memory that give value to the story and make each volume unique.
The volumes of "The True Story of a Tree" are made from pieces of wood that are now too old to perform their original function. The book is their final reincarnation and their most authentic autobiography.
A way to allow the tree to finally rest in peace, amidst its paper grandchildren.
Nothing is added or removed; the collected piece of wood is simply squared, smoothed along the grain, and hot-stamped on the front, and each volume is numbered one by one.
The book is 100% handmade, 100% made in Italy, 100% recycled and recyclable.
With the proceeds from the sale of these books, 200 cocoa trees have already been planted in Cameroon.
(https://www.treedom.net/it/organization/the-real-story-of-a-tree).
Eldorato is a project born in 2018 curated by the artist Giovanni De Gara
In 2023 it becomes EL-dorato, transforming into a performative project.
The creative act is performed simply by the wind, while the artist acts as a medium upon which the wind can shape all the golden shapes.
Video is no longer a means of documentation, but becomes a generative tool animating 25 different PHOTO-FORMS per second.
The artist only subsequently chooses among the best works which frame to print and display
EL-dorato in the desert of Judah, August 2023,
performance by Giovanni De Gara with Umi Carroy
PHOTO 38x22 cm, digital print on photographic paper
limited edition of 20 numbered and signed copies (100 euros)
File to print 38x22 cm (50 euro)
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Lotta contro il cambiamento climatico: adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.
Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.
Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.
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