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Indip è un periodico indipendente di approfondimento, nasce in Sardegna da un progetto del giornalista d'inchiesta Pablo Sole e da un gruppo di colleghi che ha deciso di puntare su inchieste, reportage e interviste, con l'obiettivo di assicurare ai lettori chiarezza, accuratezza e verifica puntuale delle fonti, secondo i princìpi dello Slow journalism.
Crediamo che l'informazione abbia bisogno di accuratezza, non di click. Seguire i princìpi dello slow journalism implica un processo preciso e approfondito. Significa effettuare un grande lavoro dietro le quinte, che parte dalla verifica della notizia fino ai contatti con le fonti, prosegue con la ricostruzione della vicenda e con un rigoroso fact-checking. Solo alla fine, se tutti i criteri saranno soddisfatti, l'articolo sarà pubblicato. Di certo non ci faremo dettare l'agenda dai social, dalle mode del momento, dalla ricerca di accessi e dalla smania di arrivare per primi sulla notizia.
Lavorare liberi da imposizioni, interessi più o meno velati e interpretazioni dei fatti 'addomesticate' è possibile. Basta soddisfare un'unica condizione: a sostenere Indip dovranno essere esclusivamente gli abbonati, senza editori né sponsor. Per questo la testata non avrà pubblicità, né pubbliredazionali (inserzioni pubblicitarie a pagamento che riprendono lo stile grafico degli articoli). Dal punto di vista economico non sarà semplice, ma per lanciare questo progetto non siamo partiti da un business plan, ma da una posizione (a)politica: crediamo che tutti debbano permettersi di essere informati, per cui leggere Indip per un anno costerà 60 euro. Sono 16 centesimi al giorno, 5 euro al mese. Ma ci saranno anche altre soluzioni: l'abbonamento mensile costerà 7 euro, il bimestrale 13, il semestrale 37.
Per far emergere quel che non si vede (da qui il richiamo all'iceberg in testata), il contributo dei lettori sarà determinante. Per questo abbiamo realizzato la piattaforma Inleaks, già operativa, che in forma assolutamente anonima permetterà di segnalare notizie e inviare documenti. Ci sarà poi un dialogo continuo con gli abbonati, che potranno indicarci i temi di maggiore interesse e suggerire inchieste. E soprattutto, periodicamente organizzeremo degli incontri tra lettori e redazione. Questo è il nostro progetto: semplice, chiaro, necessario.
Per realizzare le nostre inchieste, abbiamo scelto di dotarci degli strumenti tecnologici più avanzati. Per questo, caso unico nel panorama delle testate locali, abbiamo creato InLeaks, una piattaforma che permette a chiunque di inviare alla nostra redazione informazioni, immagini, documenti e video in modo completamente anonimo. Crediamo che la protezione delle fonti, in un’epoca in cui la sorveglianza è sempre più presente nelle nostre vite, sia un dovere del giornalista: grazie a InLeaks neanche la nostra redazione è in grado di risalire a chi manda informazioni. Questa tecnologia è già pronta e può essere già utilizzata, collegandosi al sito inleaks.it. Per inviare le segnalazioni dovrete utilizzare TorBrowser, strumento affidabile e leggero che garantirà la completa protezione dei dati trasmessi. Il rapporto tra Indip e i suoi lettori riparte da qui: per un giornalismo più moderno ed efficace.
Al servizio dei nostri editori - voi lettori - abbiamo raccolto una squadra di giornalisti (da sinistra, Pablo Sole, Monia Melis, Raffaele Angius, Maria Giovanna Fossati, Massimo Manca e Piero Loi) che si impegna a riportare in Sardegna le proprie conoscenze ed esperienze, maturate tra collaborazioni nazionali ed esperienze estere. È proprio da questo confronto che abbiamo deciso di puntare sul giornalismo d’inchiesta.
ci trovate qui: indip.it | potete scriverci qui: info@indip.it
potete conoscerci qui: autori | potete inviare le segnalazioni in modo anonimo qui: inleaks.it
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