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Insieme, al fianco della resistenza nonviolenta palestinese

Una campagna di
Yole

Contatti

Una campagna di
Yole

Insieme, al fianco della resistenza nonviolenta palestinese

Insieme, al fianco della resistenza nonviolenta palestinese

Campagna terminata
  • Raccolti € 1.140,00
  • Sostenitori 31
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Comunità & sociale
  • Obiettivi
    16. Pace, giustizia e istituzioni forti

Una campagna di 
Yole

Contatti

Il Progetto

Posso raccontarti come sono quegli uomini e quelle donne che hanno vissuto la guerra, che hanno sofferto la fame.
Posso raccontarti le sensazioni, le emozioni, la rabbia, le lacrime e il sudore che ho vissuto
insieme a quegli uomini e a quelle donne.
Posso raccontarti la loro forza, una di quelle invincibili, una di quelle difficili da piegare.
Quella forza che ci salverà tutti, la forza dell’umanità riflessa nei loro sorrisi e nelle loro rughe.
La forza di chi non ci sta a mollare la vita, ci resta aggrappato, in fondo è tutto ciò che resta
”.

Yole

Mi chiamo Yole e sono una volontaria in Palestina di Operazione Colomba, il Corpo Nonviolento di Pace dell’APG23.

Lunedì 11 maggio è il mio compleanno e per quest’occasione vorrei raccontarvi un progetto per me molto importante e chiedervi un regalo speciale.

Operazione Colomba è presente in Palestina e Israele dal 2002.

Dopo una presenza di un anno nel sud della Striscia di Gaza durante la seconda Intifada, la presenza si è spostata in Cisgiordania (West Bank).

Dal 2004, su richiesta della comunità locale, Operazione Colomba è presente nel villaggio di At-Tuwani, nelle colline a sud di Hebron. Dagli accordi di Oslo il villaggio si trova in "area C", cioè sotto controllo civile e militare israeliano.

Nei villaggi più piccoli e poveri della zona, le famiglie vivono ancora in grotte scavate nella pietra e in tende, per il divieto di costruzione imposto dall'amministrazione civile israeliana. Le persone vivono principalmente di quella poca pastorizia e agricoltura che il terreno semi-desertico consente di sviluppare. La vita è molto semplice, profondamente legata alla terra, fatta di una quotidianità in cui si susseguono (in base alle stagioni) i momenti di pascolo, semina, raccolto, lavorazione del latte, macinatura dei cereali...

A poche decine di metri dal villaggio si trovano l'insediamento di Ma'on e l'avamposto di Havat Ma'on, abitati da coloni nazional-religiosi. Questi insediamenti israeliani sono in continua espansione e annettono a sé le terre dei vicini villaggi palestinesi che sono così costretti a vivere sotto la costante minaccia di violenze.

I pastori delle colline a sud di Hebron hanno però scelto di resistere con metodi nonviolenti per tutelare la propria vita e i propri diritti, riunendosi nel Comitato Popolare delle Colline a sud di Hebron.

Io faccio parte di questo cammino dal 2018, anno in cui ho deciso di partire per la prima volta; nel momento in cui sono arrivata in quella terra ho compreso che non sarebbe stato facile staccarmi da quelle persone, da quella resistenza e da quel territorio.

Le nostre giornate sono composte principalmente da accompagnamenti ai pastori e ai contadini palestinesi sulle loro terre, questo perché quotidianamente vengono attaccati dai coloni israeliani dei vicini insediamenti e dai soldati israeliani che, con motivazioni spesso illegali non solo per il Diritto internazionale, ma anche per quello israeliano, cercano di cacciare quotidianamente i palestinesi dalle proprie terre.

Noi seguiamo i pastori, se decidono di rimanere sulle loro terre rimaniamo con loro, se decidono di resistere resistiamo con loro. Filmiamo e documentiamo quotidianamente tutte le violazioni dei Diritti Umani che vengono perpetuate ai danni dei palestinesi come le demolizioni di case o interi villaggi, gli arresti, i check point, le violenze, le detenzioni, la chiusura di strade, le confische e i raid.

Quotidianamente, anche con il supporto di attivisti per i Diritti Umani israeliani, tentiamo di abbassare il livello della tensione, se necessario interponendoci fisicamente per evitare che i contadini e i pastori palestinesi vengano aggrediti o ingiustamente arrestati.

I palestinesi mi hanno insegnato il valore della vera resistenza, quella nonviolenta.

Ho conosciuto e continuo a conoscere sguardi e visi nuovi ogni volta che torno in Palestina: ognuno di quei visi mi ha insegnato il valore della terra, della resilienza e della perseveranza.

Ho conosciuto molte persone a cui l’occupazione ha portato via familiari, la propria casa, la propria terra. Quelle stesse persone sono ancora lì, e continueranno a essere lì e a ricostruire le loro case, a ripiantare i propri ulivi e a camminare su quelle strade che l’occupazione ha rubato loro, perché l’occupazione non può vincere.

Il segreto sta nel guardare il tutto e in questo sguardo trovare una strada positiva. Il punto centrale sta nel decidere di prendere la via più giusta per affrontare tutto ciò e per rendere possibile il cambiamento. Per me questa è la scelta nonviolenta. Questa via sta nel ritrovare e nel conservare la propria umanità, salvaguardandola, al di là dei soprusi e delle violenze. La scelta nonviolenta è una resistenza quotidiana. Noi vogliamo vivere la nostra vita normalmente: lavorando, mandando a scuola i nostri figli e tutto il resto. È vero, la nostra vita e la resistenza sono intrecciate tra di loro, ma è proprio nel riuscire a vivere la quotidianità che preservi la tua umanità”.

H.

Per vivere con loro questa resistenza e continuare a denunciare tutte le violazioni dei Diritti Umani che vengono commesse quotidianamente, Operazione Colomba ha bisogno anche del tuo sostegno!

La tua donazione verrà utilizzata per acquistare nuove telecamere con cui documentare le violazioni e apparecchiature (pc, telefoni…) per permettere l’elaborazione del materiale raccolto e migliorare la comunicazione tra volontari e realtà locali.

Inoltre, il tuo contributo, appena passata l’emergenza COVID-19, sarà impiegato per sostenere gli spostamenti dell’equipe sul campo da un luogo all’altro della Cisgiordania e poter così rimanere vicini alle comunità più isolate.

In generale, la tua offerta permetterà ad Operazione Colomba di continuare a sostenere i palestinesi che hanno scelto di resistere in maniera nonviolenta all’occupazione.

Per questo vi chiedo di fare una donazione. Ora. Qui.

Come obiettivo della raccolta vorrei riuscire a raggiungere i 1000 euro!

Resistete con noi e con i palestinesi.

Quest’occupazione finirà, ma finché non sarà così noi continueremo a stare a fianco degli oppressi.

Grazie a tutti

Yole

Maggiori info: www.operazionecolomba.it

https://www.facebook.com/OperazioneColombaPalestina/

Commenti (8)

Per commentare devi fare
  • MM
    Marlène I-Le Palestines* sono vittim* di un vero e proprio terrorismo di Stato con la complicità di tutta la communità internazionale che da decenni accetta la stato d'Israele terrorista, come accetta in silenzio gli incentivi osceni degli USA... non si può stare zitti davanti a quest'orrore assoluto.
    • im
      irene Grazie❤️
      • rl
        rosa Sempre al fianco di chi crede che un mondo migliore deve esistere
        • im
          irene Grazie a voi!!
          • avatar
            Daniele Che possiate presto tornare ad accompagnare chi chiede giustizia e libertà.
            • ls
              luigi Auguri Yole e grazie. luigi - ancona - Italia
              • avatar
                Irene Sempre con te AMORE MIO!
                • MB
                  Marioluca Un piccolo sostegno... in bocca al lupo!

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