Una campagna di
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#InsiemePerleNeuroscienze è un progetto dell'associazione per le neuroscienze Giuseppe Moruzzi che si prefissa di sostenere la ricerca neuroscientifica con azioni di divulgazione e di erogazione fondi per giovani ricercatrici e ricercatori.
Dietro all'associazione Moruzzi c'è molto di più che una semplice associazione. C'è il sostegno ai gruppi scientifici di Verona che ogni anno si impegnano nella ricerca di base e applicata; il finanziamento di borse di studio per giovani ricercatori e ricercatrici; l'impegno a organizzare eventi divulgativi aperti alla cittadinanza. Il sostegno per tutte le attività dei centri di ricerca.
Le socie e i soci sono impegnati da anni in progetti di ricerca che studiano il funzionamento del cervello in condizioni sane e patologiche. In questo modo è possibile studiare diverse malattie, cercando di capirne il funzionamento per approntare protocolli di riabilitazione per un migliorameto nella qualità della vita dei pazienti.
La stampa 3d negli ultimi anni ha trovato applicazione in molteplici settori, nel 2021 ad Amsterdam è stato inaugurato un ponte in acciaio stampato in 3D. L’utilizzo di questa innovativa tecnica, permette di sviluppare strumenti indispensabili ai laboratori per lo svolgimento delle attività di ricerca.
Come è possibile sfruttare la stampa 3D nei nostri laboratori?
In un dei nostri laboratori, il panda lab dell’università di Verona, vi è una strumentazione all’avanguardia che permette di elaborare il segnale cerebrale in maniera non invasiva. Siamo leader in Italia di questa tecnica. E al mondo sono pochi i laboratori che la utilizzano, si possono contare sulle dita di una mano. Siamo delle eccellenze.
Sulla testa del paziente viene messo un caschetto e applicate delle fibre ottiche che emanano luce. Attraverso delle analisi complesse noi riusciamo a capire quali aree del cervello si attivano durante un compito.
Il problema è che questo caschetto è fatto a mano: quindi non è preciso, richiede molto tempo per realizzarlo e soprattutto è diverso tra i vari laboratori. La stampa 3D ci permetterebbe di creare modelli che si adattano perfettamente alla testa del paziente andando a studiare con più precisione la malattia oggetto di studio. La stampa 3D ci permette di implementare una metodica standardizzata utilizzabile da più laboratori. Riducendo gli errori derivanti da un caschetto fatto a mano.
Sviluppare un sistema di stampa 3d del caschetto ci permette di diventare leader e punto di riferimento a livello mondiale.
Oltre a portare notevole prestigio al nostro laboratorio e all’Università di Verona, il caschetto standardizzato ci permette di essere più precisi a livello scientifico e ci offre l’opportunità di implementare protocolli di riabilitazione in base alle esigenze dei pazienti. La stampa di questo caschetto è di fondamentale importanza al fine di ottenere risultati/dati più precisi.
Per continuare a far crescere la Ricerca abbiamo bisogno del tuo aiuto: con un contributo di soli 5 euro ci aiuterai a fornire i laboratori di materiali utili alla ricerca, come l'acquisto di materiale plastico per la stampa di connettori dove inserire le fibre ottiche.
Per noi è molto importante avvicinare la comunità ai temi trattati dalla ricerca scientifica, poiché molto spesso essi possono trovare applicazioni concrete nella vita di tutti i giorni.
Per questo è importante, per noi, organizzare eventi divulgativi aperti alla cittadinanza, oltre a fornire strumenti specifici per le attività di ricerca dei singoli progetti, come l'acquisto di specifiche strumentazioni o il finanziamento di borse di ricerca.
corredato anche da un concorso fotografico:
Riusciamo, inoltre, a finanziare giovani ricercatrici nel loro programma di disseminazione dei loro risultati scientifici a livello nazionale ed internazionale.
Il 25 maggio 1992, i professori Giovanni Berlucchi, Alberto Cangiano, Carlo Alberto Marzi, Efrem Pasino e Giancarlo Tassinari decisero di fondare una associazione culturale per le neuroscienze a Verona.
L'associazione è stata dedicata alla memoria di Giuseppe Moruzzi, padre fondatore della moderna neurofisilogia, come disse Rita Levi Montalcini:
«Se l’Italia è conosciuta nel mondo dal lato della biologia, e particolarmente nella neurofisiologia, tutto questo è dovuto a un figlio di questo paese, a Giuseppe Moruzzi.»
Dalla sua fondazione ad oggi l’Associazione ha rappresentato uno strumento prezioso a favore delle attività di ricerca che si svolgono presso la Sezione di Fisiologia e Psicologia dell’Università di Verona.
Oggi l'associazione conta tra i suoi soci personalità del mondo accademico italiano. A questo link trovi la composizione del direttivo.
La ricerca scientifica è il propellente indispensabile per il progresso di una società civile libera e dinamica: è questo il principio ispiratore di base. La ricerca rappresenta non solo il crogiolo da cui nascono le conquiste scientifiche e tecnologiche rilevanti ai più vari aspetti della nostra vita, ma anche un'occasione di riflessione critica sui valori fondanti l'individuo e la società umana.
L’Associazione offre il proprio continuo sostegno per la crescita di un centro ricerche all’avanguardia nell’ambito delle Neuroscienze, apprezzato entro e fuori i confini nazionali, in stretta partnership con l’Università di Verona ma anche con le realtà produttive e finanziarie del territorio.
Il sostegno dell’Associazione si è espresso soprattutto attraverso:
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
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