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Il 15 ottobre 2016 alle ore 17 si vedrà la definitiva realizzazione di un progetto su cui Closer Associazione Culturale sta lavorando da tempo: IAS — Interrogatorio Allo Scrittore.
L’idea è semplice: IAS vuole offrire il primo evento letterario ospitato all’interno delle mura carcerarie condotto da persone in stato di detenzione.
Per una volta, saranno le donne detenute a “interrogare”. La scelta di definirlo “interrogatorio” è volutamente provocatoria: la serie di domande poste all’autore, ovviamente, si limiterà alla sua opera e attività letteraria.
Il primo interrogato (di quella che speriamo essere una lunga serie) sarà Giorgio Fontana, scrittore e giornalista, vincitore del Premio Campiello 2014 con Morte di un uomo felice (Sellerio, 2014), e in attesa della pubblicazione a settembre di un suo nuovo romanzo per Sellerio. Proprio dall’opera Morte di un uomo felice l’incontro muoverà i primi passi, nella stessa città che, due anni fa, ha giocato un ruolo decisivo nel percorso di Fontana.
La cornice quest’anno non è il Teatro della Fenice, ma la Casa Circondariale – Casa di Reclusione Donne della Giudecca, Venezia.
Closer si impegna a intervenire attraverso l’organizzazione di workshop ed eventi finalizzati a includere ciò che è sempre stato escluso; si impegna a realizzare progetti di natura sociale rivolti alla cittadinanza, l’esclusa meno consapevole.
Inoltre, Closer promuove attività culturali dove è più difficile. Ovunque lo stato sociale mostri i suoi limiti, con un focus sull’ambito carcerario.
È soprattutto nei luoghi come il carcere, infatti, che la cultura rivendica il suo essere vettore di apertura e di scambio. IAS si propone negli ambiti in cui l’apertura viene considerata un’opportunità e non una minaccia. Attraverso l’unica vera lingua universale, l’arte, tutti possono comunicare.
L’evento di ottobre è la seconda fase di un progetto concepito quasi un anno fa; la prima fase, inaugurata all’inizio dell’estate, ha visto svolgersi una serie di incontri tra un gruppo selezionato di persone detenute e i ragazzi di Closer. È stata un’occasione per incanalare la creatività dei soggetti ristretti illuminando insieme le tematiche care a Fontana, tematiche affrontate nella sua prosa e negli articoli.
Supportando e partecipando all’evento ci aiuterai a concretizzare il lavoro svolto all’interno delle mura carcerarie, un lavoro che non sarebbe stato possibile senza l’aiuto delle donne detenute, persone che — nonostante le circostanze — vogliono rivendicare la loro identità di lettrici, pensatrici, cittadine.
Sostenendo questo progetto ci permetterai di realizzarne altri; realizzandone altri potremo migliorare la nostra società, un passo alla volta.
Sostenendo questo progetto, nella fattispecie, ci permetterai di migliorare gli spazi ricreativi/culturali del carcere. Per questo, una volta offerto il tuo contributo, dovrai inviarci una mail a info@associazionecloser.org contenente alcuni dati anagrafici di base (Nota Bene: nome e cognome, codice fiscale, luogo di nascita. I dati personali saranno trattati ai sensi del Dlgs 196 del 30 giugno 2003): sono i dati richiesti dalla direzione per fornirti l’ingresso in carcere. Si tratta di uno scambio di informazioni sicuro e privato. Una volta inviati, riceverai una mail di conferma entro 24 ore.
Attenzione: i posti disponibili sono CINQUANTA. Le prime 50 persone che —entro 24h dal contributo— invieranno la mail con i dati richiesti, potranno partecipare all’evento. Anche dopo il raggiungimento del limite dei partecipanti (che verrà comunicato sia nella piattaforma di donazione Produzioni dal Basso sia attraverso le pagine social di Closer), potrai sostenere il progetto scegliendo uno dei contributi proposti e ricevendo le ricompense previste.
I taccuini e le shopper in regalo (vedi sezione “ricompense”) saranno consegnate all’evento. Per chi è lontano e ci vuole aiutare economicamente, le ricompense verranno inviate per posta (entro 15 giorni dalla fine dell’evento).
In conclusione, per quanto riguarda le persone detenute coinvolte il fine ultimo del progetto è l’acquisizione di un forte senso di responsabilità e della consapevolezza della propria individualità davanti all’altro; per quanto riguarda le persone libere, il risultato sperato è un netto ridimensionamento dei pregiudizi riguardo la realtà carceraria attraverso la responsabilizzazione insita nella partecipazione.
L’effettiva partecipazione della comunità cittadina al progetto IAS non è considerata semplicemente un piacevole sottoprodotto ma parte integrante e senso dell’operazione. La comunità, chiamata alla partecipazione, in un certo senso si fa carico della riuscita del progetto. Lavoriamo insieme.
RICOMPENSE
5 €: Possibilità di partecipare all’incontro, previa iscrizione via mail, fino al sold out.
10 €: Possibilità di partecipare all’incontro, previa iscrizione via mail, fino al sold out. In regalo, un taccuino firmato Closer.
20 €: Possibilità di partecipare all’incontro, previa iscrizione via mail, fino al sold out. In regalo, un taccuino firmato Closer e una delle nostre shopper di tela, realizzate in collaborazione con la Cooperativa Sociale Rio Terà dei Pensieri.
Posti ancora disponibili: NO
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